Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I campogallianesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e le località Panzano, Saliceto Buzzalino e Bottega Panzano. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta una selva su una pianura erbosa; sul capo dello scudo, d’azzurro, spicca una stella d’oro a sette raggi.

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I campogallianesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuito tra numerosissime case sparse e le località Panzano, Saliceto Buzzalino e Bottega Panzano. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti, che determinano nell’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico del tutto pianeggiante. Sullo sfondo argenteo dello stemma comunale, concesso con Regio Decreto, si rappresenta una selva su una pianura erbosa; sul capo dello scudo, d’azzurro, spicca una stella d’oro a sette raggi.

Storia

Abitata fin da tempi preistorici, stando ai rialzi del terreno (le cosiddette “motte”), che testimoniano l’esistenza nella zona di stazioni terramaricole, registrò in seguito insediamenti di galli boi e romani. Il toponimo è composto dal latino CAMPUS, ‘campo’, e dal personale ugualmente latino GALLIANUS. Occupata, nell’alto Medioevo, da longobardi e franchi, si sviluppò attorno all’antica pieve di Sant’Ambrogio. Sul finire del secolo XI fu munita di un castello, oggetto di ripetuti assalti, il più grave dei quali fu quello di Federico Barbarossa, nel 1100. Possedimento della Casa d’Este, nei secoli XIII e XIV venne coinvolta nelle lotte tra i guelfi e i ghibellini, cui si aggiunsero gli scontri tra i vari signorotti locali. Schieratasi col duca Passerino Bonaccolsi, che era riuscito a impossessarsene, subì dure ritorsioni da parte degli Estensi, allorquando questi, nella prima metà del Trecento, vi riaffermarono il proprio dominio. Una ripresa vi fu soltanto tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, con la promulgazione del primo statuto da parte di Nicolò I d’Este, che ne affidava il governo a un podestà. Infeudata agli Strozzi, con l’estinzione di questa famiglia tornò alla camera ducale, venendo assegnata, all’inizio del Cinquecento, ai marchesi di San Martino. Ceduta, in affitto, al nobile napoletano don Paolo Rango d’Aragona, nella seconda metà del XVIII secolo, nel periodo napoleonico entrò a far parte della Repubblica cisalpina e del dipartimento del Panaro. Attiva ne è stata la partecipazione alla lotta di liberazione. Tra i monumenti spiccano: la settecentesca parrocchiale di Sant’Orsola; la torre dell’orologio, del Seicento; il santuario della Beata Vergine della Sassola, della metà del XVIII secolo; la parrocchiale di Panzano, dell’Ottocento, e la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, a Saliceto Buzzalino.

Abitata fin da tempi preistorici, stando ai rialzi del terreno (le cosiddette “motte”), che testimoniano l’esistenza nella zona di stazioni terramaricole, registrò in seguito insediamenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=GALLI'>galli</a> boi e romani. Il toponimo è composto dal latino CAMPUS, ‘campo’, e dal personale ugualmente latino GALLIANUS. Occupata, nell’alto Medioevo, da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FRANCHI'>franchi</a>, si sviluppò attorno all’antica pieve di Sant’Ambrogio. Sul finire del secolo XI fu munita di un castello, oggetto di ripetuti assalti, il più grave dei quali fu quello di Federico Barbarossa, nel 1100. Possedimento della Casa d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTE'>Este</a>, nei secoli XIII e XIV venne coinvolta nelle lotte tra i guelfi e i ghibellini, cui si aggiunsero gli scontri tra i vari signorotti locali. Schieratasi col duca Passerino Bonaccolsi, che era riuscito a impossessarsene, subì dure ritorsioni da parte degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTENSI'>Estensi</a>, allorquando questi, nella prima metà del Trecento, vi riaffermarono il proprio dominio. Una ripresa vi fu soltanto tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, con la promulgazione del primo statuto da parte di Nicolò I d’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=ESTE'>Este</a>, che ne affidava il governo a un podestà. Infeudata agli Strozzi, con l’estinzione di questa famiglia tornò alla camera ducale, venendo assegnata, all’inizio del Cinquecento, ai marchesi di San Martino. Ceduta, in affitto, al nobile napoletano don Paolo Rango d’Aragona, nella seconda metà del XVIII secolo, nel periodo napoleonico entrò a far parte della Repubblica cisalpina e del dipartimento del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=PANARO'>Panaro</a>. Attiva ne è stata la partecipazione alla lotta di liberazione. Tra i monumenti spiccano: la settecentesca parrocchiale di Sant’Orsola; la torre dell’orologio, del Seicento; il santuario della Beata Vergine della Sassola, della metà del XVIII secolo; la parrocchiale di Panzano, dell’Ottocento, e la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, a Saliceto Buzzalino.

Economia

è sede della stazione dei carabinieri. L’agricoltura si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, i foraggi, gli ortaggi, vari tipi di uva e altra frutta; sviluppato è l’allevamento di suini, seguito da quello di bovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende operanti nei comparti automobilistico, edile, metalmeccanico, tessile, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di giocattoli. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e del museo della bilancia. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

è sede della stazione dei carabinieri. L’agricoltura si articola in numerose produzioni, delle quali le maggiori riguardano i cereali, il frumento, i foraggi, gli ortaggi, vari tipi di uva e altra frutta; sviluppato è l’allevamento di suini, seguito da quello di bovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende operanti nei comparti automobilistico, edile, metalmeccanico, tessile, dei materiali da costruzione e della fabbricazione di giocattoli. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali figura un asilo nido. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale si può usufruire di una biblioteca e del museo della bilancia. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, ammirandone le pregevoli testimonianze storico-architettoniche e gustando i prodotti locali. Molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali merita di essere citata la fiera che si tiene nel mese di luglio. La Patrona, Sant’Orsola, si festeggia il 21 ottobre. È gemellata con Holtzheim (Francia).

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, ammirandone le pregevoli testimonianze storico-architettoniche e gustando i prodotti locali. Molto frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive e soprattutto agli insediamenti industriali, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, intrattiene rapporti non particolarmente intensi con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali merita di essere citata la fiera che si tiene nel mese di luglio. La Patrona, Sant’Orsola, si festeggia il 21 ottobre. È gemellata con Holtzheim (Francia).

Località

Bottega Panzano, Giglio, Panzano, Passo della Barchetta, Saliceto Buzzalino

Bottega Panzano, Giglio, Panzano, Passo della Barchetta, Saliceto Buzzalino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campogalliano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.