Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I campoformidensi, con un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Bressa e Basaldella, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio, ameno e molto fertile, perché abbondantemente irrigato, presenta un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata nella parte nord-orientale. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica; nella prima parte si rappresenta una bilancia argentata con impugnatura d’oro (che rappresenta la giustizia amministrata dal Patriarca d’Aquileia “ante Ecclesiam Beati Kantiani”, cioè sui prati della chiesetta di San Canciano, distrutta nel 1915), sormontata da un cartiglio giallo sul quale spicca la scritta “Actum in prato de Campoformido feliciter”. Sullo sfondo azzurro del secondo campo si raffigurano tre grifoni (che rievocano la storia dell’aeronautica italiana, che fece di Campoformido una delle sue basi permanenti).

Centro di pianura, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. I campoformidensi, con un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti distribuiti tra il capoluogo comunale e le località Bressa e Basaldella, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica. Il territorio, ameno e molto fertile, perché abbondantemente irrigato, presenta un profilo geometrico regolare, con qualche variazione altimetrica più accentuata nella parte nord-orientale. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, troncato, è stato concesso con Decreto del Presidente della Repubblica; nella prima parte si rappresenta una bilancia argentata con impugnatura d’oro (che rappresenta la giustizia amministrata dal Patriarca d’Aquileia “ante Ecclesiam Beati Kantiani”, cioè sui prati della chiesetta di San Canciano, distrutta nel 1915), sormontata da un cartiglio giallo sul quale spicca la scritta “Actum in prato de Campoformido feliciter”. Sullo sfondo azzurro del secondo campo si raffigurano tre grifoni (che rievocano la storia dell’aeronautica italiana, che fece di Campoformido una delle sue basi permanenti).

Storia

Abitata forse già in tempi antichi, deriva il toponimo, che in alcuni documenti del XIII secolo compare nelle forme di Campoformio e Campoformoso, dall’unione del termine latino CAMPUS, ‘campo’, con l’aggettivo, anch’esso latino, FORMIDUS, ossia ‘caldo’, usato in riferimento a un luogo dal clima caldo. Sicuramente esistente durante la dominazione dei longobardi, sotto i quali pare sia stata un luogo in cui si tenevano le riunioni per discutere o approvare le leggi, seguì le vicende dei territori circostanti che, superato il triste periodo delle invasioni barbariche, furono a lungo travagliati dalle lotte tra i feudatari della zona. Entrata a far parte, nella prima metà del XV secolo, dei possedimenti della Repubblica di Venezia, ne condivise le sorti fino all’avvento di Napoleone, sul finire del Settecento. La sua fama è legata allo storico trattato che ne porta il nome (conosciuto anche come pace di Campoformio) e che, firmato il 17 ottobre 1797 da Napoleone e dai delegati dell’imperatore d’Austria, sancì la fine della Serenissima. Sul luogo preciso della firma non c’è concordanza. Secondo la tradizione popolare l’accordo sarebbe stato sottoscritto in una locanda del posto ma in effetti fu firmato nella villa Manin di Passariano (località del comune di Codroipo), dove Napoleone soggiornò per quasi due mesi. Dopo l’alternarsi delle dominazioni francesi e austriache, nel 1814 tornò sotto gli Asburgo, venendo annessa all’Italia nel 1866. Nel periodo tra le due guerre mondiali acquistò rilevanza perché dotata di un importante campo di aviazione. Il patrimonio architettonico annovera vari edifici di culto, tra cui spicca la chiesa parrocchiale. Interessante è anche l’antica “osteria del trattato”, dove, stando alla tradizione, sarebbe stata firmata la famosa pace omonima.

Abitata forse già in tempi antichi, deriva il toponimo, che in alcuni documenti del XIII secolo compare nelle forme di Campoformio e Campoformoso, dall’unione del termine latino CAMPUS, ‘campo’, con l’aggettivo, anch’esso latino, FORMIDUS, ossia ‘caldo’, usato in riferimento a un luogo dal clima caldo. Sicuramente esistente durante la dominazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, sotto i quali pare sia stata un luogo in cui si tenevano le riunioni per discutere o approvare le leggi, seguì le vicende dei territori circostanti che, superato il triste periodo delle invasioni barbariche, furono a lungo travagliati dalle lotte tra i feudatari della zona. Entrata a far parte, nella prima metà del XV secolo, dei possedimenti della Repubblica di Venezia, ne condivise le sorti fino all’avvento di Napoleone, sul finire del Settecento. La sua fama è legata allo storico trattato che ne porta il nome (conosciuto anche come <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=FVG&parola=PACEDICAMPOFORMIO'>pace di Campoformio</a>) e che, firmato il 17 ottobre 1797 da Napoleone e dai delegati dell’imperatore d’Austria, sancì la fine della Serenissima. Sul luogo preciso della firma non c’è concordanza. Secondo la tradizione popolare l’accordo sarebbe stato sottoscritto in una locanda del posto ma in effetti fu firmato nella villa Manin di Passariano (località del comune di Codroipo), dove Napoleone soggiornò per quasi due mesi. Dopo l’alternarsi delle dominazioni francesi e austriache, nel 1814 tornò sotto gli Asburgo, venendo annessa all’Italia nel 1866. Nel periodo tra le due guerre mondiali acquistò rilevanza perché dotata di un importante campo di aviazione. Il patrimonio architettonico annovera vari edifici di culto, tra cui spicca la chiesa parrocchiale. Interessante è anche l’antica “osteria del trattato”, dove, stando alla tradizione, sarebbe stata firmata la famosa pace omonima.

Economia

L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa su proficue coltivazioni di cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta e vite; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, ovini, equini e avicoli. Sviluppate sono le industrie metalmeccanica ed elettronica, affiancate da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cartario, chimico, edile, elettrico, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, della stampa e dell’editoria; non mancano fabbriche di mobili, articoli sportivi, prodotti petroliferi raffinati, macchine per l’agricoltura e la silvicoltura nonché di articoli in gomma e in plastica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

L’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa su proficue coltivazioni di cereali (in particolare frumento), foraggi, ortaggi, frutta e vite; è praticato anche l’allevamento di bovini, suini, caprini, ovini, equini e avicoli. Sviluppate sono le industrie metalmeccanica ed elettronica, affiancate da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), cartario, chimico, edile, elettrico, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, della stampa e dell’editoria; non mancano fabbriche di mobili, articoli sportivi, prodotti petroliferi raffinati, macchine per l’agricoltura e la silvicoltura nonché di articoli in gomma e in plastica. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. È possibile frequentare le scuole dell’obbligo. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali. I rapporti, particolarmente intensi, con il contiguo capoluogo provinciale e il resto del circondario, cui la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di comunicazioni. La festa della Patrona, la Madonna della Candelora, viene celebrata il 2 febbraio.

È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali. I rapporti, particolarmente intensi, con il contiguo capoluogo provinciale e il resto del circondario, cui la popolazione si rivolge per i servizi non forniti sul posto, sono favoriti da un agevole sistema di comunicazioni. La festa della Patrona, la Madonna della Candelora, viene celebrata il 2 febbraio.

Località

Basaldella, Bressa

Basaldella, Bressa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campoformido rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.