Descrizione

Cittadina collinare di antica origine, dominata dai ruderi di castello Girone; le attività rurali non hanno perso la loro funzione trainante a fronte dell'affermazione del commercio e del turismo. La comunità dei campagnesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, ha trovato nella parte meridionale dell'agro comunale condizioni favorevoli all'insediamento e si è distribuita in minuscoli aggregati urbani (Ponte Barbieri, Rofigliano, Romandola, San Paolo, San Zaccaria, Vallegrini e Varano), in numerose case sparse e in diverse località (Camaldoli, Folcata, Galdo, Oppidi, Pezza Rotonda, Puglietta, Quadrivio, Santa Lucia-Santa Maria la Nova e Serradarce), oltre che nel capoluogo comunale, suggestivo borgo incuneato nella gola del torrente Tenza. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta tratti di accentuata discontinuità. La zona montuosa del comprensorio, culminante con il monte Polveracchio, è un crogiolo di varietà floro-faunistiche: i boschi di carpini, cerri, faggi e ontani offrono asilo a lontre e cinghiali e riecheggiano lo scroscio di innumerevoli corsi d'acqua -il fiume Sele e i torrenti Atri, Tenza e Trigento-.  

Cittadina collinare di antica origine, dominata dai ruderi di castello Girone; le attività rurali non hanno perso la loro funzione trainante a fronte dell'affermazione del commercio e del turismo. La comunità dei campagnesi, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, ha trovato nella parte meridionale dell'agro comunale condizioni favorevoli all'insediamento e si è distribuita in minuscoli aggregati urbani (Ponte Barbieri, Rofigliano, Romandola, San Paolo, San Zaccaria, Vallegrini e Varano), in numerose case sparse e in diverse località (Camaldoli, Folcata, Galdo, Oppidi, Pezza Rotonda, Puglietta, Quadrivio, Santa Lucia-Santa Maria la Nova e Serradarce), oltre che nel capoluogo comunale, suggestivo borgo incuneato nella gola del torrente Tenza. Il profilo geometrico del territorio comunale presenta tratti di accentuata discontinuità. La zona montuosa del comprensorio, culminante con il monte Polveracchio, è un crogiolo di varietà floro-faunistiche: i boschi di carpini, cerri, faggi e ontani offrono asilo a lontre e cinghiali e riecheggiano lo scroscio di innumerevoli corsi d'acqua -il fiume Sele e i torrenti Atri, Tenza e Trigento-.  

Storia

Il territorio comunale era già abitato nel neolitico e nell'eneolitico, come testimoniano i reperti affiorati sui monti Eremo e Polveracchio, e in età antica conobbe la presenza di sanniti, etruschi, greci e lucani. Municipio romano, l'abitato fu distrutto durante le invasioni barbariche per via dell'accessibilità del sito -il toponimo, citato nel Catalogus Baronum, formalmente corrisponde a campagna nel senso di 'luogo aperto e pianeggiante'-. Sorsero in seguito i casali che ebbero il loro centro amministrativo nel castello locale; tra i signori del posto figurano gli Orsini di Gravina, i Grimaldi e i Pironi. Nel periodo fascista il comune fu sede di due campi di internamento in cui fu raccolto un migliaio di ebrei strappati ai campi di sterminio nazisti. Fra le vestigia del passato spiccano il castello Girone (X secolo), il duomo di Santa Maria della Pace (1564-1683), la chiesa di San Salvatore e Sant'Antonino, il convento agostiniano (XIV secolo), con pregevole chiostro e affreschi rinascimentali, e i conventi di Santa Maria la Nova (VIII secolo), dei cappuccini (XVI secolo) e di San Bartolomeo.  

Il territorio comunale era già abitato nel neolitico e nell'eneolitico, come testimoniano i reperti affiorati sui monti Eremo e Polveracchio, e in età antica conobbe la presenza di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SANNITI'>sanniti</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GRECI'>greci</a> e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=LUCANI'>lucani</a>. Municipio romano, l'abitato fu distrutto durante le invasioni barbariche per via dell'accessibilità del sito -il toponimo, citato nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CATALOGUSBARONUM'>Catalogus Baronum</a>, formalmente corrisponde a campagna nel senso di 'luogo aperto e pianeggiante'-. Sorsero in seguito i casali che ebbero il loro centro amministrativo nel castello locale; tra i signori del posto figurano gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=ORSINIDIGRAVINA'>Orsini di Gravina</a>, i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=GRIMALDI'>Grimaldi</a> e i Pironi. Nel periodo fascista il comune fu sede di due campi di internamento in cui fu raccolto un migliaio di ebrei strappati ai campi di sterminio nazisti. Fra le vestigia del passato spiccano il castello Girone (X secolo), il duomo di Santa Maria della Pace (1564-1683), la chiesa di San Salvatore e Sant'Antonino, il convento agostiniano (XIV secolo), con pregevole chiostro e affreschi rinascimentali, e i conventi di Santa Maria la Nova (VIII secolo), dei cappuccini (XVI secolo) e di San Bartolomeo.  

Economia

Nonostante il discreto spirito imprenditoriale che sempre più si manifesta fra gli operatori economici locali, la comunità campagnese non ha allentato i vincoli che la legano al patrimonio della tradizione. Insieme al turismo, principale fonte di reddito e di occupazione è l'agricoltura, specializzata nella produzione di olive, uva da vino, cereali, legumi e frutta, coltivate sul terreno fertile della valle del Sele; sono presenti inoltre piccole e medie imprese alimentari, delle calzature, delle confezioni e dei materiali da costruzione; la rete di distribuzione è abbastanza articolata e il comparto dei servizi include anche l'intermediazione finanziaria. La vivacità intellettuale dei campagnesi, che anima alcune associazioni sportive e ricreative, ha promosso anche la crescita del sistema delle infrastrutture. Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi ma è dotato di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (istituto magistrale e istituto professionale per l'industria); vanta due musei (Museo Campagna e Museo centro arte, gestiti dall'associazione culturale intitolata a Giordano Bruno) e un discreto apparato ricettivo; le sue strutture sanitarie includono un poliambulatorio, un servizio di guardia medica e un consultorio familiare.  

Nonostante il discreto spirito imprenditoriale che sempre più si manifesta fra gli operatori economici locali, la comunità campagnese non ha allentato i vincoli che la legano al patrimonio della tradizione. Insieme al turismo, principale fonte di reddito e di occupazione è l'agricoltura, specializzata nella produzione di olive, uva da vino, cereali, legumi e frutta, coltivate sul terreno fertile della valle del Sele; sono presenti inoltre piccole e medie imprese alimentari, delle calzature, delle confezioni e dei materiali da costruzione; la rete di distribuzione è abbastanza articolata e il comparto dei servizi include anche l'intermediazione finanziaria. La vivacità intellettuale dei campagnesi, che anima alcune associazioni sportive e ricreative, ha promosso anche la crescita del sistema delle infrastrutture. Il comune presenta un quadro fondamentalmente piatto di servizi burocratico-amministrativi ma è dotato di istituti di istruzione secondaria di secondo grado (istituto magistrale e istituto professionale per l'industria); vanta due musei (Museo Campagna e Museo centro arte, gestiti dall'associazione culturale intitolata a Giordano Bruno) e un discreto apparato ricettivo; le sue strutture sanitarie includono un poliambulatorio, un servizio di guardia medica e un consultorio familiare.  

Relazioni

Al turista desideroso di sottrarsi ai ritmi accelerati della vita moderna il comune offre condizioni ideali di soggiorno e un contatto rigenerante con la natura; vanta infatti un prestigioso primato, quello di possedere ben due oasi protette del Wwf -del monte Polveracchio, con due aree faunistiche per gli anfibi, e di Persano, estesa su una pianura palustre con invaso artificiale e dotata di un centro recupero per rapaci- oltre ad una zona di caccia autogestita in località Sant'Elmo. Una grande attrattiva sono anche le numerose manifestazioni folcloristiche che scandiscono il trascorrere delle stagioni -le feste di San Michele (8 maggio) e della Madonna di Avigliano (15 agosto); le fiere di San Giuseppe (19 marzo) e della Madonna del Buonconsiglio (ultimo venerdì di maggio)-. La festa del Patrono Sant'Antonino si celebra il 14 febbraio.

Al turista desideroso di sottrarsi ai ritmi accelerati della vita moderna il comune offre condizioni ideali di soggiorno e un contatto rigenerante con la natura; vanta infatti un prestigioso primato, quello di possedere ben due oasi protette del Wwf -del monte Polveracchio, con due aree faunistiche per gli anfibi, e di Persano, estesa su una pianura palustre con invaso artificiale e dotata di un centro recupero per rapaci- oltre ad una zona di caccia autogestita in località Sant'Elmo. Una grande attrattiva sono anche le numerose manifestazioni folcloristiche che scandiscono il trascorrere delle stagioni -le feste di San Michele (8 maggio) e della Madonna di Avigliano (15 agosto); le fiere di San Giuseppe (19 marzo) e della Madonna del Buonconsiglio (ultimo venerdì di maggio)-. La festa del Patrono Sant'Antonino si celebra il 14 febbraio.

Località

Avigliano, Camaldoli, Concezione, Folcata, Galdo, Montenero, Oppidi, Pezza Rotonda, Piantito, Ponte Barbieri, Puglietta, Quadrivio, Rofigliano, Romandola, San Paolo, San Zaccaria, Santa Lucia-Santa Maria la Nova, Serradarce, Vallegrini, Varano

Avigliano, Camaldoli, Concezione, Folcata, Galdo, Montenero, Oppidi, Pezza Rotonda, Piantito, Ponte Barbieri, Puglietta, Quadrivio, Rofigliano, Romandola, San Paolo, San Zaccaria, Santa Lucia-Santa Maria la Nova, Serradarce, Vallegrini, Varano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Campagna rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.