Descrizione

Centro di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali e su una discreta presenza di servizi. I cambiaghesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Cavenago di Brianza del comune omonimo- e in minor misura nella località Torrazza dei Mandelli. Il territorio, comprendente anche la Cascina Orombella e poche case sparse, presenta un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche. L'abitato, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Centro di pianura, di antiche origini, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali e su una discreta presenza di servizi. I cambiaghesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono per la maggior parte concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Cavenago di Brianza del comune omonimo- e in minor misura nella località Torrazza dei Mandelli. Il territorio, comprendente anche la Cascina Orombella e poche case sparse, presenta un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche. L'abitato, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ai celti che, provenendo dalla Gallia, si stanziarono in tutta la Lombardia. Di origine celtica è anche il toponimo, fatto derivare dal termine "Cambria" che, presso tale popolo, veniva usato per indicare un nucleo abitato: da Cambria si passò a Cambia che, con l'aggiunta del suffisso -ago, ha dato luogo alla denominazione attuale. Al pari dei territori circostanti, fu a lungo sotto la giurisdizione civile e religiosa di Melzo e Gorgonzola, seguendo dapprima le vicende legate al sorgere e allo svilupparsi di più istituzioni religiose ed entrando successivamente a far parte dei possedimenti di varie nobili famiglie. Sul finire del XIV secolo fu assegnata infatti ai Mazzoni, che ne conservarono la proprietà fino alla seconda metà del Quattrocento, quando il duca Galeazzo Maria Sforza la concesse, con tutta la pieve di Gorgonzola, a Lucia Visconti Marliani. Nel 1499 il re di Francia, Luigi XII, che aveva occupato Milano, la infeudò ai Trivulzio, dai quali passò agli Sforza, agli Stampa, ai De Leyva e ai Rabbia, tornando nella prima metà del XVI secolo ai Trivulzio, che la governarono fino all'estinzione della loro casata, avvenuta verso la metà del Seicento. Tra i monumenti meritano di essere citati: la chiesa parrocchiale, intitolata a San Zenone ed edificata agli inizi del Novecento su un precedente edificio di culto, il palazzo Cottini, la villa Perani, il palazzo Lattuada e, a Torrazza dei Mandelli, la chiesetta della Beata Vergine del Rosario.

I primi insediamenti nella zona risalgono ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CELTI'>celti</a> che, provenendo dalla Gallia, si stanziarono in tutta la Lombardia. Di origine celtica è anche il toponimo, fatto derivare dal termine "Cambria" che, presso tale popolo, veniva usato per indicare un nucleo abitato: da Cambria si passò a Cambia che, con l'aggiunta del suffisso -ago, ha dato luogo alla denominazione attuale. Al pari dei territori circostanti, fu a lungo sotto la giurisdizione civile e religiosa di Melzo e Gorgonzola, seguendo dapprima le vicende legate al sorgere e allo svilupparsi di più istituzioni religiose ed entrando successivamente a far parte dei possedimenti di varie nobili famiglie. Sul finire del XIV secolo fu assegnata infatti ai Mazzoni, che ne conservarono la proprietà fino alla seconda metà del Quattrocento, quando il duca Galeazzo Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> la concesse, con tutta la pieve di Gorgonzola, a Lucia Visconti Marliani. Nel 1499 il re di Francia, Luigi XII, che aveva occupato Milano, la infeudò ai Trivulzio, dai quali passò agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, agli Stampa, ai De Leyva e ai Rabbia, tornando nella prima metà del XVI secolo ai Trivulzio, che la governarono fino all'estinzione della loro casata, avvenuta verso la metà del Seicento. Tra i monumenti meritano di essere citati: la chiesa parrocchiale, intitolata a San Zenone ed edificata agli inizi del Novecento su un precedente edificio di culto, il palazzo Cottini, la villa Perani, il palazzo Lattuada e, a Torrazza dei Mandelli, la chiesetta della Beata Vergine del Rosario.

Economia

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di avicoli. L'industria è rappresentata da varie aziende che operano nei comparti tessile, edile e dell'oreficeria, affiancate da fabbriche del vetro e di mobili. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva (basata soprattutto sul commercio all'ingrosso) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Se si escludono gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non ve ne sono altri di rilievo e, per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Nell'economia locale l'agricoltura, pur registrandosi un sensibile calo degli addetti a questo settore, conserva un ruolo importante: si coltivano cereali, frumento, foraggi, ortaggi, frutteti e vigneti; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l'allevamento di avicoli. L'industria è rappresentata da varie aziende che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile e dell'oreficeria, affiancate da fabbriche del vetro e di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva (basata soprattutto sul commercio all'ingrosso) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività di consulenza informatica. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo qualche esercizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può essere definita una meta turistica ma è abbastanza frequentata per motivi di lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, agevolata da un sistema di collegamenti funzionale, si intensificano in occasione di un appuntamento ricorrente, la sagra paesana, che si svolge l'ultima domenica di maggio a Torrazza dei Mandelli. La festa del Patrono, San Zeno, si celebra l'ultima domenica di agosto con la tradizionale sagra del comune.

Non può essere definita una meta turistica ma è abbastanza frequentata per motivi di lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non disponibili sul posto, agevolata da un sistema di collegamenti funzionale, si intensificano in occasione di un appuntamento ricorrente, la sagra paesana, che si svolge l'ultima domenica di maggio a Torrazza dei Mandelli. La festa del Patrono, San Zeno, si celebra l'ultima domenica di agosto con la tradizionale sagra del comune.

Località

Torrazza dei Mandelli

Torrazza dei Mandelli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cambiago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.