Descrizione

Centro collinare, di origine araba, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I calascibettesi o xibetani, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita tra i nuclei urbani minori di Buonriposo, Cacchiamo e numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge disposto ad anfiteatro sull’alto di una rupe, al centro dei monti Erei, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Centro collinare, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. I calascibettesi o xibetani, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione è distribuita tra i nuclei urbani minori di Buonriposo, Cacchiamo e numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge disposto ad anfiteatro sull’alto di una rupe, al centro dei monti Erei, mostra forti segni di espansione edilizia; ha un andamento plano-altimetrico inclinato.

Storia

Il toponimo, di sicura origine araba, sembrerebbe composto dalle parole “qal’a(t)”, ‘castello’, ‘cittadella’ e “šabat”, ‘punta’. Figura in un’attestazione del 1094 come “Calaxibet”. Il ritrovamento sul territorio di tracce di insediamenti umani risalenti all’Età del Rame testimonia l’origine antica del borgo. Le attestazioni documentate certe, a proposito della sua costituzione come nucleo urbano, risalgono al Medioevo, e precisamente alla conquista dei normanni. Il conte Ruggero fece edificare nella zona una roccaforte, per avere a disposizione una base per portare a termine l’assedio della città di Enna. Fu comune feudale fino al 1535, anno in cui diventò possedimento demaniale. Tra le vestigia del passato figurano: la necropoli di Realmese, datata tra il X e il VI secolo a.C., quella di Valle Coniglio, del VII e V secolo a.C. e quella di Malpasso, con cinque tombe a forma di grotta; la chiesa madre, dedicata a San Pietro e Santa Maria Assunta, edificata nel 1340, con tre navate, al cui interno sono custodite pregevoli opere d’arte come un coro ligneo del Seicento; la parrocchiale di San Pietro, ex cappella del castello normanno, ricostruita nel Settecento; la chiesa di Sant’Antonio Abate, eretta nel XVII secolo; la parrocchiale del Carmine del XVIII secolo, al cui interno presenta notevoli stucchi; la chiesa del Convento dei Cappuccini, realizzata nell’anno 1589.

Il toponimo, di sicura origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABA'>araba</a>, sembrerebbe composto dalle parole “qal’a(t)”, ‘castello’, ‘cittadella’ e “šabat”, ‘punta’. Figura in un’attestazione del 1094 come “Calaxibet”. Il ritrovamento sul territorio di tracce di insediamenti umani risalenti all’Età del Rame testimonia l’origine antica del borgo. Le attestazioni documentate certe, a proposito della sua costituzione come nucleo urbano, risalgono al Medioevo, e precisamente alla conquista dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNI'>normanni</a>. Il conte Ruggero fece edificare nella zona una roccaforte, per avere a disposizione una base per portare a termine l’assedio della città di Enna. Fu comune feudale fino al 1535, anno in cui diventò possedimento demaniale. Tra le vestigia del passato figurano: la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NECROPOLIDIREALMESE'>necropoli di Realmese</a>, datata tra il X e il VI secolo a.C., quella di Valle Coniglio, del VII e V secolo a.C. e quella di Malpasso, con cinque tombe a forma di grotta; la chiesa madre, dedicata a San Pietro e Santa Maria Assunta, edificata nel 1340, con tre navate, al cui interno sono custodite pregevoli opere d’arte come un coro ligneo del Seicento; la parrocchiale di San Pietro, ex cappella del castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NORMANNO'>normanno</a>, ricostruita nel Settecento; la chiesa di Sant’Antonio Abate, eretta nel XVII secolo; la parrocchiale del Carmine del XVIII secolo, al cui interno presenta notevoli stucchi; la chiesa del Convento dei Cappuccini, realizzata nell’anno 1589.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, agrumi e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, della metallurgia e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale sono presenti molteplici biblioteche, tra cui quella dei frati minori cappuccini, e il museo civico. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un campo sportivo. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. L’agricoltura, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva, olive, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMI'>agrumi</a> e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da aziende di piccole e medie dimensioni, che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, della lavorazione del legno, dei materiali da costruzione, della metallurgia e dell’edilizia. Il terziario si compone di una buona rete commerciale oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; per l’arricchimento culturale sono presenti molteplici biblioteche, tra cui quella dei frati minori cappuccini, e il museo civico. Alla diffusione dell’informazione e della cultura provvede anche un’emittente radiotelevisiva locale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un campo sportivo. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale, la tranquillità del luogo, la genuinità dei suoi prodotti (tra cui il noto formaggio 'Piacentinu', aromatizzato con zafferano e chicchi di pepe nero) e il prezioso patrimonio archeologico costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni ad esempio alla scoperta delle tombe scavate nella roccia della necropoli di Realmese. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione, che allietano la comunità locale e i visitatori dai dintorni, meritano di essere citati: i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera del bestiame, tra agosto e settembre; la sagra “Buonriposo”, a settembre. La festa del Patrono, San Pietro in Vincoli, si celebra la prima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

L’aria salubre, le bellezze dell’ambiente naturale, la tranquillità del luogo, la genuinità dei suoi prodotti (tra cui il noto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=FORMAGGIOPIACENTINU'>formaggio 'Piacentinu'</a>, aromatizzato con zafferano e chicchi di pepe nero) e il prezioso patrimonio archeologico costituiscono valide risorse, il cui sfruttamento potrebbe portare a un incremento della presenza turistica nella zona. Offre, comunque, la possibilità di effettuare interessanti escursioni nei dintorni ad esempio alla scoperta delle tombe scavate nella roccia della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NECROPOLIDIREALMESE'>necropoli di Realmese</a>. Tra le manifestazioni folcloristiche all’insegna della tradizione, che allietano la comunità locale e i visitatori dai dintorni, meritano di essere citati: i suggestivi riti della Settimana Santa; la fiera del bestiame, tra agosto e settembre; la sagra “Buonriposo”, a settembre. La festa del Patrono, San Pietro in Vincoli, si celebra la prima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Buonriposo, Cacchiamo

Buonriposo, Cacchiamo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Calascibetta rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.