Descrizione

“Comune sparso” con sede in Roveleto. Di presunte origini medievali, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e il terziario. I cadeesi, con un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Fontana Fredda, Saliceto, Chiusa, Contradone di Sopra, Contradone Sotto e Crosa. Il territorio, classificato di pianura, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi: di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante ed è interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, rappresenta, su sfondo azzurro, una chiesa rossa con campanile, fondata su una pianura erbosa e sormontata da due bordoni d’oro posti in croce di Sant’Andrea.

“Comune sparso” con sede in Roveleto. Di presunte origini medievali, accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e il terziario. I cadeesi, con un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e nelle località Fontana Fredda, Saliceto, Chiusa, Contradone di Sopra, Contradone Sotto e Crosa. Il territorio, classificato di pianura, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi: di questa caratteristica orografica risente l’abitato, che ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante ed è interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, rappresenta, su sfondo azzurro, una chiesa rossa con campanile, fondata su una pianura erbosa e sormontata da due bordoni d’oro posti in croce di Sant’Andrea.

Storia

Riguardo alle epoche più antiche non si hanno testimonianze di significativi insediamenti nella zona; in epoca romana inoltre non sembra essere stata interessata dalla centuriazione e fu con ogni probabilità popolata solo saltuariamente. La nascita del primo nucleo insediativo viene, pertanto, datata agli inizi del XII secolo quando, secondo la tradizione, un certo Gandolfo con la moglie Gilda, avrebbe costruito in questi luoghi un rifugio per viandanti, chiamandolo “Casa Dei”: da qui il toponimo. Le altre notizie relative al Medioevo vedono il locale castello coinvolto, nei secoli XIV e XV, nelle lotte fra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini: così, dopo essere stato incendiato, nella prima metà del XIV secolo, da Alberto Scotti e in seguito da Azzo Visconti, nel 1449 fu dato alle fiamme da Alberto Sanvitale, nella contesa tra i Piccinino e gli Sforza. Assegnato da Gian Galeazzo Maria Sforza ai Canonici lateranensi, che ne conservarono il possesso per oltre tre secoli, nel XIX secolo fu ceduto all’Opera Pia Alberoni. Divenuta comune solo nel 1806, in seguito alla riforma territoriale e amministrativa voluta da Napoleone, ha registrato nell’ultimo secolo un apprezzabile sviluppo economico. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano, oltre al castello: la chiesa parrocchiale, con un portale romanico; il santuario della Beata Vergine del Carmine, a Roveleto, la cui costruzione fu iniziata intorno alla metà del XVIII secolo; il campanile della chiesa di Fontana Fredda, da alcuni identificata con il mastio dell’antico castello, il cui primo nucleo fu costruito da Teodorico; la parrocchiale di Saliceto.

Riguardo alle epoche più antiche non si hanno testimonianze di significativi insediamenti nella zona; in epoca romana inoltre non sembra essere stata interessata dalla centuriazione e fu con ogni probabilità popolata solo saltuariamente. La nascita del primo nucleo insediativo viene, pertanto, datata agli inizi del XII secolo quando, secondo la tradizione, un certo Gandolfo con la moglie Gilda, avrebbe costruito in questi luoghi un rifugio per viandanti, chiamandolo “Casa Dei”: da qui il toponimo. Le altre notizie relative al Medioevo vedono il locale castello coinvolto, nei secoli XIV e XV, nelle lotte fra le opposte fazioni dei guelfi e dei ghibellini: così, dopo essere stato incendiato, nella prima metà del XIV secolo, da Alberto Scotti e in seguito da Azzo Visconti, nel 1449 fu dato alle fiamme da Alberto Sanvitale, nella contesa tra i Piccinino e gli Sforza. Assegnato da Gian Galeazzo Maria Sforza ai Canonici lateranensi, che ne conservarono il possesso per oltre tre secoli, nel XIX secolo fu ceduto all’Opera Pia Alberoni. Divenuta comune solo nel 1806, in seguito alla riforma territoriale e amministrativa voluta da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>, ha registrato nell’ultimo secolo un apprezzabile sviluppo economico. Nel patrimonio storico-architettonico spiccano, oltre al castello: la chiesa parrocchiale, con un portale romanico; il santuario della Beata Vergine del Carmine, a Roveleto, la cui costruzione fu iniziata intorno alla metà del XVIII secolo; il campanile della chiesa di Fontana Fredda, da alcuni identificata con il mastio dell’antico castello, il cui primo nucleo fu costruito da Teodorico; la parrocchiale di Saliceto.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco, all’occorrenza, svolge anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l’assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; è praticato anche l’allevamento di bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare (lattiero-caseario), edile, elettronico (apparecchiature elettriche) e metalmeccanico; a queste si affiancano industrie specializzate nella lavorazione del legno e nella produzione di articoli in plastica, di mezzi di trasporto, di materiali da costruzione. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra cui va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive garantiscono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. Il sindaco, all’occorrenza, svolge anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l’assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri. L’economia locale non ha abbandonato l’agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, ortaggi, foraggi, viti e frutteti; è praticato anche l’allevamento di bovini e suini. Il tessuto industriale è costituito da aziende operanti nei comparti alimentare (lattiero-caseario), edile, elettronico (apparecchiature elettriche) e metalmeccanico; a queste si affiancano industrie specializzate nella lavorazione del legno e nella produzione di articoli in plastica, di mezzi di trasporto, di materiali da costruzione. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme dei servizi, tra cui va segnalato il servizio bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce la sola istruzione obbligatoria. Le strutture ricettive garantiscono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Oltre a essere abbastanza frequentata dai turisti, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore, tra i quali vanno segnalati: la fiera-mercato dell’antiquariato, che si svolge con cadenza mensile; la fiera di aprile, con esposizione e vendita di prodotti alimentari e merci varie; la fiera delle bancarelle, a settembre. La festa della Patrona, la Beata Vergine del Carmine, si celebra il 16 luglio.

Oltre a essere abbastanza frequentata dai turisti, registra un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali, che consentono l’assorbimento di discreti flussi di manodopera. I suoi rapporti con i centri vicini si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore, tra i quali vanno segnalati: la fiera-mercato dell’antiquariato, che si svolge con cadenza mensile; la fiera di aprile, con esposizione e vendita di prodotti alimentari e merci varie; la fiera delle bancarelle, a settembre. La festa della Patrona, la Beata Vergine del Carmine, si celebra il 16 luglio.

Località

Chiusa, Contradone di Sopra, Contradone Sotto, Crosa, Fontana Fredda, Roveleto, Saliceto, Tartaglia, Triulza

Chiusa, Contradone di Sopra, Contradone Sotto, Crosa, Fontana Fredda, Roveleto, Saliceto, Tartaglia, Triulza

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Cadeo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.