Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività del settore agricolo, quelle del settore industriale e commerciale. I bustesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Villa Cortese e Dairago dei comuni omonimi-. Il territorio, completamente pianeggiante, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili. L'abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Il clima è quello tipico della zona (compresa fra quella delle brughiere, a nord, e la pianura irrigua, a sud) cosiddetta dell'"alta pianura asciutta", mite con non più di quaranta giorni di nebbia all'anno. Nello stemma municipale "troncato", suddiviso cioè orizzontalmente in due parti uguali, campeggia la lettera maiuscola B. L'insegna è stata concessa con Decreto del Capo del Governo.

Cittadina di pianura, di antiche origini, che ha affiancato alle tradizionali attività del settore agricolo, quelle del settore industriale e commerciale. I bustesi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Villa Cortese e Dairago dei comuni omonimi-. Il territorio, completamente pianeggiante, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche appena percettibili. L'abitato, interessato da un fenomeno di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Il clima è quello tipico della zona (compresa fra quella delle brughiere, a nord, e la pianura irrigua, a sud) cosiddetta dell'"alta pianura asciutta", mite con non più di quaranta giorni di nebbia all'anno. Nello stemma municipale "troncato", suddiviso cioè orizzontalmente in due parti uguali, campeggia la lettera maiuscola B. L'insegna è stata concessa con Decreto del Capo del Governo.

Storia

Citata per la prima volta in un documento del 922, probabilmente fu abitata già in epoca romana, come lascia supporre l'origine della prima parte del toponimo, derivante dal latino BUSTUM, che presso i romani indicava il luogo dove venivano bruciati i cadaveri o più semplicemente un terreno bruciato e arido; la seconda parte invece deriva dal nome, Garolfo o Carolfo, del nobile cui queste terre forse appartennero nel Medioevo. La sua storia si è strettamente intrecciata con quella del feudo di Dairago, assegnato dapprima alla famiglia dei Maggi e successivamente a quella degli Arconati. Verso la metà del Seicento, tuttavia, fu separata dalla pieve di Dairago, di cui faceva parte già nel IX secolo, ed eletta a marchesato, venendo concessa ai Losetti, che in seguito la cedettero nuovamente agli Arconati. Divisa tra numerosi proprietari agli inizi del Settecento, partecipò attivamente alle guerre d'indipendenza e nel 1868 le furono annessi gli allora autonomi comuni di Arconate, Dairago e Villa Cortese; nel 1870, però, Arconate riacquistò la sua autonomia amministrativa, assorbendo Dairago, tornata ad essere comune indipendente nel 1958. Nel 1967 si staccò anche Villa Cortese. Dal punto di vista monumentale spiccano: la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Margherita e Salvatore, costruita nel XVI secolo, gli oratori di San Remigio e Santa Maria Maddalena, il palazzo Molteni del Settecento, oggi sede del municipio, il palazzo Fossati-Litta Modignani e le ville della Croce-Maino, Rescalli-Villoresi, Arconati-Battaglia, Lucca-Morandini e Brentano-Litta Modignani-Rondanini.

Citata per la prima volta in un documento del 922, probabilmente fu abitata già in epoca romana, come lascia supporre l'origine della prima parte del toponimo, derivante dal latino BUSTUM, che presso i romani indicava il luogo dove venivano bruciati i cadaveri o più semplicemente un terreno bruciato e arido; la seconda parte invece deriva dal nome, Garolfo o Carolfo, del nobile cui queste terre forse appartennero nel Medioevo. La sua storia si è strettamente intrecciata con quella del feudo di Dairago, assegnato dapprima alla famiglia dei Maggi e successivamente a quella degli Arconati. Verso la metà del Seicento, tuttavia, fu separata dalla pieve di Dairago, di cui faceva parte già nel IX secolo, ed eletta a marchesato, venendo concessa ai Losetti, che in seguito la cedettero nuovamente agli Arconati. Divisa tra numerosi proprietari agli inizi del Settecento, partecipò attivamente alle guerre d'indipendenza e nel 1868 le furono annessi gli allora autonomi comuni di Arconate, Dairago e Villa Cortese; nel 1870, però, Arconate riacquistò la sua autonomia amministrativa, assorbendo Dairago, tornata ad essere comune indipendente nel 1958. Nel 1967 si staccò anche Villa Cortese. Dal punto di vista monumentale spiccano: la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Margherita e Salvatore, costruita nel XVI secolo, gli oratori di San Remigio e Santa Maria Maddalena, il palazzo Molteni del Settecento, oggi sede del municipio, il palazzo Fossati-Litta Modignani e le ville della Croce-Maino, Rescalli-Villoresi, Arconati-Battaglia, Lucca-Morandini e Brentano-Litta Modignani-Rondanini.

Economia

Oltre che dei consueti uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura (che fa ormai registrare un calo di addetti anche se continua ad essere praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento e foraggi) e l'allevamento di avicoli hanno perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da varie aziende che operano nei comparti meccanico, automobilistico, edile e lattiero-caseario; a queste si affiancano alcune fabbriche per la produzione del vetro, di macchine agricole e strumenti ottici. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività di consulenza informatica. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico industriale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici deputati al funzionamento dei servizi municipali e postali, è sede di una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura (che fa ormai registrare un calo di addetti anche se continua ad essere praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento e foraggi) e l'allevamento di avicoli hanno perso terreno rispetto all'industria, rappresentata da varie aziende che operano nei comparti meccanico, automobilistico, edile e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>; a queste si affiancano alcune fabbriche per la produzione del vetro, di macchine agricole e strumenti ottici. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi e scolastici, sono presenti il servizio bancario, per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e attività di consulenza informatica. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un istituto tecnico industriale, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, anche di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica per l'assenza di attrattive significative ma è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, alle sue attività commerciali e alla presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti tradizionali meritano di essere citate le fiere, primaverile e autunnale, del bestiame, che si svolgono rispettivamente la prima settimana di marzo e la prima settimana di ottobre. La festa della Patrona, la Madonna del Rosario, si celebra il primo lunedì di ottobre.

Non può essere considerata una meta turistica per l'assenza di attrattive significative ma è al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni limitrofi, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera, alle sue attività commerciali e alla presenza dell'istituto d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti tradizionali meritano di essere citate le fiere, primaverile e autunnale, del bestiame, che si svolgono rispettivamente la prima settimana di marzo e la prima settimana di ottobre. La festa della Patrona, la Madonna del Rosario, si celebra il primo lunedì di ottobre.

Località

Olcella

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Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Busto Garolfo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.