Descrizione

Piccola comunità di montagna (è la più piccola del Bergamasco), di origine antica, con un'economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività rurali. I brumanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che raggiungono i 1.875 metri del monte Serada. L'abitato, circondato da alte cime coperte di vegetazione boschiva, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano ed è interessato da una forte espansione edilizia.

Piccola comunità di montagna (è la più piccola del Bergamasco), di origine antica, con un'economia basata essenzialmente sulle tradizionali attività rurali. I brumanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che raggiungono i 1.875 metri del monte Serada. L'abitato, circondato da alte cime coperte di vegetazione boschiva, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano ed è interessato da una forte espansione edilizia.

Storia

Numerose sono le tesi avanzate a proposito dell'origine del toponimo, che potrebbe derivare dall'espressione VICUS BROMANUS, di epoca romana, o dal termine latino BRUMANUM, da BRUMA, 'inverno', per cui andrebbe posto in relazione con le condizioni climatiche della zona, dagli inverni lunghi e molto freddi. La sua storia si differenzia da quella del resto del Bergamasco, a lungo assoggettato alla signoria veneziana. Rimasta sempre nell'orbita del ducato di Milano, passò sotto la dominazione spagnola, cui seguì quella austriaca. Tra gli eventi più recenti vanno ricordate l'attiva partecipazione dei brumanesi alla lotta partigiana e le efferate rappresaglie da parte dei nazisti verso la fine della seconda guerra mondiale. Dal punto di vista storico-architettonico non vi sono edifici di rilievo, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo: costruita nella seconda metà del XIX secolo, nel 1958 fu visitata dall'allora arcivescovo di Milano, Giovan Battista Montini, che di lì a poco sarebbe diventato papa Paolo VI. Degne di particolare menzione sono le sculture rupestri sulla parete rocciosa di una vecchia mulattiera: opera di un maestro delle locali scuole elementari, Carlo Vitari, comprendono bassorilievi di argomento per lo più religioso, come il panorama di Gerusalemme, il monte Golgota o la Creazione.

Numerose sono le tesi avanzate a proposito dell'origine del toponimo, che potrebbe derivare dall'espressione VICUS BROMANUS, di epoca romana, o dal termine latino BRUMANUM, da BRUMA, 'inverno', per cui andrebbe posto in relazione con le condizioni climatiche della zona, dagli inverni lunghi e molto freddi. La sua storia si differenzia da quella del resto del Bergamasco, a lungo assoggettato alla signoria veneziana. Rimasta sempre nell'orbita del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, passò sotto la dominazione spagnola, cui seguì quella austriaca. Tra gli eventi più recenti vanno ricordate l'attiva partecipazione dei brumanesi alla lotta partigiana e le efferate rappresaglie da parte dei nazisti verso la fine della seconda guerra mondiale. Dal punto di vista storico-architettonico non vi sono edifici di rilievo, fatta eccezione per la chiesa parrocchiale, dedicata a San Bartolomeo: costruita nella seconda metà del XIX secolo, nel 1958 fu visitata dall'allora arcivescovo di Milano, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GIOVANBATTISTAMONTINI'>Giovan Battista Montini</a>, che di lì a poco sarebbe diventato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PAPAPAOLOVI'>papa Paolo VI</a>. Degne di particolare menzione sono le sculture rupestri sulla parete rocciosa di una vecchia mulattiera: opera di un maestro delle locali scuole elementari, Carlo Vitari, comprendono bassorilievi di argomento per lo più religioso, come il panorama di Gerusalemme, il monte Golgota o la Creazione.

Economia

Per le piccole dimensioni della comunità, non sono presenti servizi burocratici particolarmente significativi: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, poiché manca sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il quadro economico non risulta molto fiorente: risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura piuttosto povera, a causa delle caratteristiche del territorio, poco adatto alle coltivazioni; diffuso è, invece, l'allevamento, che può contare su estesi pascoli per il bestiame e soprattutto per bovini, caprini ed equini; si allevano anche suini e avicoli. L'industria è pressoché assente. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: non dispone di servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota; mancano scuole di ogni ordine e grado nonché strutture destinate all'approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e l'assenza si strutture sanitarie costringe gli abitanti a spostarsi nelle località limitrofe anche per i servizi sanitari di base.

Per le piccole dimensioni della comunità, non sono presenti servizi burocratici particolarmente significativi: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, poiché manca sul posto la stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, svolte dal sindaco. Il quadro economico non risulta molto fiorente: risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura piuttosto povera, a causa delle caratteristiche del territorio, poco adatto alle coltivazioni; diffuso è, invece, l'allevamento, che può contare su estesi pascoli per il bestiame e soprattutto per bovini, caprini ed equini; si allevano anche suini e avicoli. L'industria è pressoché assente. Alquanto modesta è pure la presenza del terziario: non dispone di servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria, e la rete distributiva è appena sufficiente al soddisfacimento dei bisogni primari della popolazione. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero degne di nota; mancano scuole di ogni ordine e grado nonché strutture destinate all'approfondimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e l'assenza si strutture sanitarie costringe gli abitanti a spostarsi nelle località limitrofe anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta registrando un incremento del numero dei villeggianti che, soprattutto in estate, vi giungono attratti dall'aria salubre e dalle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza dell'oasi di protezione "Resegone", che vanta magnifici esemplari della flora e della fauna alpina. Poco frequentata per lavoro, poiché le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale (costretta quotidianamente a raggiungere le aree più sviluppate), intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge anche per l'istruzione e i servizi non forniti sul posto. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il primo agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, sta registrando un incremento del numero dei villeggianti che, soprattutto in estate, vi giungono attratti dall'aria salubre e dalle bellezze dell'ambiente naturale, arricchito dalla presenza dell'oasi di protezione "Resegone", che vanta magnifici esemplari della flora e della fauna alpina. Poco frequentata per lavoro, poiché le sue attività produttive non sono in grado di assorbire neppure tutta la manodopera locale (costretta quotidianamente a raggiungere le aree più sviluppate), intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge anche per l'istruzione e i servizi non forniti sul posto. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il primo agosto.

Località

Monte Serada

Monte Serada

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Brumano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.