Descrizione

Cittadina di pianura, di origini antichissime, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I bronesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alla località Stradella del comune omonimo-, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Tra le altre località le più popolose sono: Cassino Po, Casa Bernini, Cascina Monache, Casottelli e Vescovera. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con evidenti variazioni altimetriche; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. La sola località situata ad un'altitudine più elevata, 238 metri sul livello del mare, è Colombarone -contigua alla località Canneto Pavese del comune omonimo-. Lo stemma comunale, che pare risalga all'età comunale, riproduce una croce bianca in campo rosso. Il motto è: "Obbedienza alle leggi".

Cittadina di pianura, di origini antichissime, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. I bronesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alla località Stradella del comune omonimo-, che fa registrare evidenti segni di espansione edilizia. Tra le altre località le più popolose sono: Cassino Po, Casa Bernini, Cascina Monache, Casottelli e Vescovera. Il territorio presenta un profilo geometrico regolare, con evidenti variazioni altimetriche; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. La sola località situata ad un'altitudine più elevata, 238 metri sul livello del mare, è Colombarone -contigua alla località Canneto Pavese del comune omonimo-. Lo stemma comunale, che pare risalga all'età comunale, riproduce una croce bianca in campo rosso. Il motto è: "Obbedienza alle leggi".

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono ai liguri, cui subentrarono i romani, che nel 115 a.C. costruirono la via Emilia che, congiungendo Genova a Roma, non solo favorì lo sviluppo di questi luoghi, grazie all'intensificarsi degli scambi commerciali, ma li espose a continue invasioni di eserciti stranieri. La storia bronese registra un susseguirsi di guerre e calamità naturali, con conseguenti grandi distruzioni, che comunque non fecero mai venir meno negli abitanti la volontà di risorgere. Dopo essere appartenuta nell'alto Medioevo al comitato di Auce, sito nel territorio di Piacenza, passò a Pavia; venne coinvolta nelle dure lotte tra queste due città, con inevitabili saccheggi e rovine, accompagnati dai soprusi dei tanti signori che si susseguirono alla sua guida: infatti fu feudo dei Visconti, degli Sforza, dei Beccaria, degli Aicardi, degli Adorno, di Giovanni Acuto, degli Arrigoni e dei Barbiano di Belgioioso, passando infine ai Savoia col trattato di Worms. Tra i monumenti spiccano: la Collegiata della metà del XVI secolo, la chiesa parrocchiale, l'oratorio di Santa Maria, la cappella della Madonna del Rio Frate, l'ottocentesco palazzo comunale.

I primi insediamenti nella zona risalgono ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, cui subentrarono i romani, che nel 115 a.C. costruirono la via Emilia che, congiungendo Genova a Roma, non solo favorì lo sviluppo di questi luoghi, grazie all'intensificarsi degli scambi commerciali, ma li espose a continue invasioni di eserciti stranieri. La storia bronese registra un susseguirsi di guerre e calamità naturali, con conseguenti grandi distruzioni, che comunque non fecero mai venir meno negli abitanti la volontà di risorgere. Dopo essere appartenuta nell'alto Medioevo al comitato di Auce, sito nel territorio di Piacenza, passò a Pavia; venne coinvolta nelle dure lotte tra queste due città, con inevitabili saccheggi e rovine, accompagnati dai soprusi dei tanti signori che si susseguirono alla sua guida: infatti fu feudo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, dei Beccaria, degli Aicardi, degli Adorno, di Giovanni Acuto, degli Arrigoni e dei Barbiano di Belgioioso, passando infine ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a> col trattato di Worms. Tra i monumenti spiccano: la Collegiata della metà del XVI secolo, la chiesa parrocchiale, l'oratorio di Santa Maria, la cappella della Madonna del Rio Frate, l'ottocentesco palazzo comunale.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali, postali e per l'ordine pubblico, è sede del distretto sociosanitario e della Pro Loco. L'economia non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutteti e soprattutto vigneti; molto sviluppato è l'allevamento di bovini. Il tessuto industriale è costituito da stabilimenti operanti nel comparto petrilifero e da fabbriche tessili, metalmeccaniche, di prodotti petroliferi raffinati e di giocattoli; a queste si affiancano numerose imprese edili e qualche falegnameria. Il terziario si compone di una capillare rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie assicurano sia il servizio farmaceutico che quelli forniti dal locale ospedale.

Oltre che dei consueti uffici municipali, postali e per l'ordine pubblico, è sede del distretto sociosanitario e della Pro Loco. L'economia non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutteti e soprattutto vigneti; molto sviluppato è l'allevamento di bovini. Il tessuto industriale è costituito da stabilimenti operanti nel comparto petrilifero e da fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>, metalmeccaniche, di prodotti petroliferi raffinati e di giocattoli; a queste si affiancano numerose imprese edili e qualche falegnameria. Il terziario si compone di una capillare rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario. Presenta tra le strutture sociali un asilo nido e una casa di riposo. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo e includono un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno e quelle sanitarie assicurano sia il servizio farmaceutico che quelli forniti dal locale ospedale.

Relazioni

Meta abbastanza celebrata del turismo termale, per le sue fonti di acqua solfridica e ferrugginosa, registra anche molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie allo sviluppo di tutti e tre i settori produttivi, che consente l'assorbimento di un flusso significativo di manodopera. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per il suo istituto di istruzione secondaria di secondo grado e le sue attività produttive e commerciali nonché per l'ospedale, attira numerosi visitatori anche con i suoi tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citati: il mercatino dell'antiquariato, che si svolge la seconda domenica di ogni mese; la fiera di San Contardino, ad aprile; la fiera di San Contardo, con esposizione e vendita di macchine agricole ed enologiche, che si tiene tra luglio e agosto; la festa dell'uva, a settembre, e la fiera di ottobre. La festa del Patrono, San Contardo d'Este, si celebra l'ultimo sabato di agosto e la domenica e il lunedì successivi. È gemellata con Lahnstein Oberlahnstein (Germania).

Meta abbastanza celebrata del turismo termale, per le sue fonti di acqua solfridica e ferrugginosa, registra anche molte presenze esterne nel mondo del lavoro, grazie allo sviluppo di tutti e tre i settori produttivi, che consente l'assorbimento di un flusso significativo di manodopera. Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per il suo istituto di istruzione secondaria di secondo grado e le sue attività produttive e commerciali nonché per l'ospedale, attira numerosi visitatori anche con i suoi tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citati: il mercatino dell'antiquariato, che si svolge la seconda domenica di ogni mese; la fiera di San Contardino, ad aprile; la fiera di San Contardo, con esposizione e vendita di macchine agricole ed enologiche, che si tiene tra luglio e agosto; la festa dell'uva, a settembre, e la fiera di ottobre. La festa del Patrono, San Contardo d'Este, si celebra l'ultimo sabato di agosto e la domenica e il lunedì successivi. È gemellata con Lahnstein Oberlahnstein (Germania).

Località

Casa Bernini, Casa dell'Olmo, Casa Novarini, Cascina Monache, Casottelli, Cassino Po, Colombaia dei Ratti, Colombarone, Colombera, Colombirola, Dossi, Pirocco, Vescovera

Casa Bernini, Casa dell'Olmo, Casa Novarini, Cascina Monache, Casottelli, Cassino Po, Colombaia dei Ratti, Colombarone, Colombera, Colombirola, Dossi, Pirocco, Vescovera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Broni rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.