Descrizione

Centro di pianura, di presunta origine medioevale, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I brignanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in numerose case sparse e nella località Le Piane. Il territorio, ricco di canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, che conferiscono all'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia (dovuto anche al saldo attivo del movimento demografico, sia naturale che migratorio), un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Centro di pianura, di presunta origine medioevale, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I brignanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in numerose case sparse e nella località Le Piane. Il territorio, ricco di canali che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche lievi, che conferiscono all'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia (dovuto anche al saldo attivo del movimento demografico, sia naturale che migratorio), un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Citata per la prima volta in un documento della metà del IX secolo, si è chiamata Brignano fino al 1863, quando le fu aggiunta la specificazione "Gera d'Adda", con chiaro riferimento alla sua ubicazione nell'omonima zona che, in tempi remotissimi, fu occupata da un lago, detto Gerundo. La prima parte del toponimo deriva dal personale latino BRINNIUS, con l'aggiunta del suffisso ANUS, o BIRRONIUS. Nel corso del Medioevo fu trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello che, verso la fine del XII secolo, fu infeudato da Federico Barbarossa ai Visconti, ai quali fu sottratto dai Torriani. Agli inizi del Trecento, col ripristino della signoria viscontea sul ducato di Milano, tornò sotto i precedenti feudatari. In questo castello sarebbe nato, nel 1579, Francesco Bernardino Visconti, che molti identificano con il celebre personaggio dell'Innominato dei Promessi Sposi. L'edificio di maggior rilievo è indubbiamente il castello visconteo, risultato della trasformazione settecentesca di una fortificazione del XVI secolo, a sua volta ricavata da una rocca di origini antiche; circondato da un grande giardino all'italiana, è arricchito da sale ampiamente affrescate: degno di nota è un dipinto di Giovan Battista Tiepolo, raffigurante un episodio delle crociate. Nell'architettura sacra spiccano: la chiesetta di Sant'Andrea, costruita nel Quattrocento su un precedente edificio di culto, del secolo XI; la settecentesca parrocchiale, dedicata alla Madonna dell'Assunta; la chiesa di San Pietro, del XV secolo; l'oratorio di San Giorgio, meglio noto come santuario della Madonna dei Campi.

Citata per la prima volta in un documento della metà del IX secolo, si è chiamata Brignano fino al 1863, quando le fu aggiunta la specificazione "Gera d'Adda", con chiaro riferimento alla sua ubicazione nell'omonima zona che, in tempi remotissimi, fu occupata da un lago, detto Gerundo. La prima parte del toponimo deriva dal personale latino BRINNIUS, con l'aggiunta del suffisso ANUS, o BIRRONIUS. Nel corso del Medioevo fu trasformata in un luogo fortificato, con la costruzione di un castello che, verso la fine del XII secolo, fu infeudato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, ai quali fu sottratto dai Torriani. Agli inizi del Trecento, col ripristino della signoria viscontea sul ducato di Milano, tornò sotto i precedenti feudatari. In questo castello sarebbe nato, nel 1579, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FRANCESCOBERNARDINOVISCONTI'>Francesco Bernardino Visconti</a>, che molti identificano con il celebre personaggio dell'Innominato dei Promessi Sposi. L'edificio di maggior rilievo è indubbiamente il castello visconteo, risultato della trasformazione settecentesca di una fortificazione del XVI secolo, a sua volta ricavata da una rocca di origini antiche; circondato da un grande giardino all'italiana, è arricchito da sale ampiamente affrescate: degno di nota è un dipinto di Giovan Battista Tiepolo, raffigurante un episodio delle crociate. Nell'architettura sacra spiccano: la chiesetta di Sant'Andrea, costruita nel Quattrocento su un precedente edificio di culto, del secolo XI; la settecentesca parrocchiale, dedicata alla Madonna dell'Assunta; la chiesa di San Pietro, del XV secolo; l'oratorio di San Giorgio, meglio noto come santuario della Madonna dei Campi.

Economia

Il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto della stazione dei carabinieri. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, ortaggi e foraggi; si allevano bovini, suini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, con forte presenza di fabbriche metalmeccaniche, affiancate da aziende che operano nei comparti edile, tessile, calzaturiero, lattiero-caseario, del legno, della gioielleria e della produzione di mobili e giocattoli. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei brignanesi giustificano la presenza del servizio bancario. Non mancano una discreta rete commerciale e attività di consulenza informatica, che costituiscono un valido supporto per l'economia locale. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Il sindaco riveste, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, per l'assenza sul posto della stazione dei carabinieri. L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, si basa sulla produzione di cereali, ortaggi e foraggi; si allevano bovini, suini, equini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è quello industriale, con forte presenza di fabbriche metalmeccaniche, affiancate da aziende che operano nei comparti edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CALZATURIERO'>calzaturiero</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>, del legno, della gioielleria e della produzione di mobili e giocattoli. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei brignanesi giustificano la presenza del servizio bancario. Non mancano una discreta rete commerciale e attività di consulenza informatica, che costituiscono un valido supporto per l'economia locale. Tra le strutture sociali si segnala un asilo nido. Nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta di un significativo flusso turistico (soprattutto appassionati di equitazione), offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare il suo pregevole patrimonio storico-architettonico, col grandioso castello visconteo, e di gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui le mortadelle di fegato con lenticchie. Abbastanza frequentata anche per lavoro (grazie alla presenza delle fabbriche, che consentono un buon assorbimento di manodopera), intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali vanno segnalate: la solenne processione del lunedì di Pasqua; la festa neroazzurra, che si svolge a settembre; la festa della Madonna del Rosario, a ottobre. La festa del Patrono, San Bonifacio, si celebra la prima domenica di ottobre.

Meta di un significativo flusso turistico (soprattutto appassionati di equitazione), offre a quanti vi si rechino la possibilità di ammirare il suo pregevole patrimonio storico-architettonico, col grandioso castello visconteo, e di gustare le specialità gastronomiche locali, tra cui le mortadelle di fegato con lenticchie. Abbastanza frequentata anche per lavoro (grazie alla presenza delle fabbriche, che consentono un buon assorbimento di manodopera), intrattiene intensi rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non disponibili sul posto. Tra le manifestazioni tradizionali vanno segnalate: la solenne processione del lunedì di Pasqua; la festa neroazzurra, che si svolge a settembre; la festa della Madonna del Rosario, a ottobre. La festa del Patrono, San Bonifacio, si celebra la prima domenica di ottobre.

Località

Case Valota, Le Piane

Case Valota, Le Piane

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Brignano Gera d'Adda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.