Descrizione

Piccola comunità, di probabili origini medievali, classificata “comune sparso” con sede in Piaggia; la sua economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività rurali. I brigaschi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e i nuclei urbani minori di Upega e Carnino Inferiore. Il territorio, classificato montano e comprendente anche l'isola amministrativa Monte Carsene, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate, il cui valore massimo, per raggiungere il monte Marguareis-Bertrand-Tanarello sfiora i millecinquecento metri. L'abitato, circondato da boschi e da pascoli estesi, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Piccola comunità, di probabili origini medievali, classificata “comune sparso” con sede in Piaggia; la sua economia si basa essenzialmente sulle tradizionali attività rurali. I brigaschi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, e i nuclei urbani minori di Upega e Carnino Inferiore. Il territorio, classificato montano e comprendente anche l'isola amministrativa Monte Carsene, ha un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate, il cui valore massimo, per raggiungere il monte Marguareis-Bertrand-Tanarello sfiora i millecinquecento metri. L'abitato, circondato da boschi e da pascoli estesi, mostra segni di espansione edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Citata come “Briga” in un documento della fine del XIII secolo, deriva il toponimo dall'omonima voce celtica, avente il significato di ‘altura', riferito chiaramente alla posizione dell'insediamento. Meno appropriata pare la connessione col termine ugualmente celtico “briva”, ‘ponte'. La specificazione “Alta” si richiama allo smembramento della zona conseguito al trattato di Parigi del 1947: il territorio di questo comune è ciò che resta all'Italia della precedente Briga Marittima, ceduta in gran parte alla Francia. Al pari delle località circostanti, nel corso del Duecento passò sotto il dominio degli Angiò, che dominarono la scena politica per oltre un secolo, in quella che chiamavano “la loro contea di Piemonte”. Al momento della decadenza angioina, nella lotta per l'acquisto delle terre della contea la spuntarono i Savoia contro i Visconti e i marchesi di Monferrato e i marchesi di Saluzzo. Annessa all'impero francese, durante la parentesi napoleonica, col trattato di Vienna tornò nello stato sabaudo, partecipando poi alle più recenti vicende nazionali e internazionali. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la chiesa parrocchiale di San Giacomo; la chiesa di Sant'Anna, a Upega; quella della Madonna della Neve, a Carnino.

Citata come “Briga” in un documento della fine del XIII secolo, deriva il toponimo dall'omonima voce celtica, avente il significato di ‘altura', riferito chiaramente alla posizione dell'insediamento. Meno appropriata pare la connessione col termine ugualmente celtico “briva”, ‘ponte'. La specificazione “Alta” si richiama allo smembramento della zona conseguito al trattato di Parigi del 1947: il territorio di questo comune è ciò che resta all'Italia della precedente Briga Marittima, ceduta in gran parte alla Francia. Al pari delle località circostanti, nel corso del Duecento passò sotto il dominio degli Angiò, che dominarono la scena politica per oltre un secolo, in quella che chiamavano “la loro contea di Piemonte”. Al momento della decadenza <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ANGIOINA'>angioina</a>, nella lotta per l'acquisto delle terre della contea la spuntarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> contro i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDISALUZZO'>marchesi di Saluzzo</a>. Annessa all'impero francese, durante la parentesi napoleonica, col trattato di Vienna tornò nello stato sabaudo, partecipando poi alle più recenti vicende nazionali e internazionali. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la chiesa parrocchiale di San Giacomo; la chiesa di Sant'Anna, a Upega; quella della Madonna della Neve, a Carnino.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell'area hanno condizionato lo sviluppo dell'economia: esclusa la possibilità di praticare l'agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente con la coltivazione di ortaggi (patate) e con l'allevamento di bovini e ovini, praticato seguendo le regole della transumanza. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale, data l'esiguità numerica della popolazione costituita per lo più da anziani, fatta eccezione per una piccola impresa edile. Non sono forniti servizi qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si segnalano particolari strutture sociali. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco. Le caratteristiche orografiche dell'area hanno condizionato lo sviluppo dell'economia: esclusa la possibilità di praticare l'agricoltura su vasta scala, il settore primario è presente con la coltivazione di ortaggi (patate) e con l'allevamento di bovini e ovini, praticato seguendo le regole della transumanza. Non vi è stato praticamente alcuno sviluppo industriale, data l'esiguità numerica della popolazione costituita per lo più da anziani, fatta eccezione per una piccola impresa edile. Non sono forniti servizi qualificati, come quello bancario; una rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità, completa il panorama del terziario. Non si segnalano particolari strutture sociali. Mancano scuole di ogni ordine e grado, nonché una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di soggiorno e di ristorazione. L'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Località di villeggiatura, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni a contatto diretto con un ambiente naturale integro, di rara bellezza. La particolare orografia della zona la rende adatta a tutti gli sport della montagna, a cominciare dall'alpinismo. Alcuni villaggi dal carattere prettamente alpino, come Upega, sono comode basi per escursioni nei gruppi montani del Marguareis e del Mongioie e raggiungere così i rifugi in alta montagna. Non vi si svolgono particolari momenti di folclore, che potrebbero contribuire ad aumentare il numero dei visitatori. La festa del Patrono, San Giacomo, viene celebrata il 25 luglio.

Località di villeggiatura, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi rilassanti soggiorni a contatto diretto con un ambiente naturale integro, di rara bellezza. La particolare orografia della zona la rende adatta a tutti gli sport della montagna, a cominciare dall'alpinismo. Alcuni villaggi dal carattere prettamente alpino, come Upega, sono comode basi per escursioni nei gruppi montani del Marguareis e del Mongioie e raggiungere così i rifugi in alta montagna. Non vi si svolgono particolari momenti di folclore, che potrebbero contribuire ad aumentare il numero dei visitatori. La festa del Patrono, San Giacomo, viene celebrata il 25 luglio.

Località

Carnino Inferiore, Monte Carsene, Piaggia, Upega

Carnino Inferiore, Monte Carsene, Piaggia, Upega

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Briga Alta rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.