Descrizione

“Comune sparso” con sede in Rivalta. Di origine antica, basa la sua economia sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. I rivoltini o brentinati, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono oltre che nel capoluogo comunale anche nelle località Belluno Veronese e Brentino; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani Cà Vecchia, Mama di Sotto –contigua al nucleo omonimo del comune di Avio (TN)–, Molini, Preabocco e in alcune case sparse. Il territorio, classificato di montagna, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, in forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipicamente montano. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da un fascia d’argento, accompagnata, in capo, da un aratro d’oro e, in punta, da tre colli verdi.

“Comune sparso” con sede in Rivalta. Di origine antica, basa la sua economia sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. I rivoltini o brentinati, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vivono oltre che nel capoluogo comunale anche nelle località Belluno Veronese e Brentino; il resto della popolazione si distribuisce nei nuclei urbani Cà Vecchia, Mama di Sotto –contigua al nucleo omonimo del comune di Avio (TN)–, Molini, Preabocco e in alcune case sparse. Il territorio, classificato di montagna, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, in forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipicamente montano. Lo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da un fascia d’argento, accompagnata, in capo, da un aratro d’oro e, in punta, da tre colli verdi.

Storia

I primi abitanti si insediarono sul Pian di Feste e furono i cacciatori-raccoglitori paleolitici di circa 100.000 anni fa. In questa località si stanziarono presso il Rio Secco abitanti dell’età del bronzo, XIII secolo a.C., seguirono poi quelli dell’età del ferro e quindi la conquista e successiva dominazione da parte dei romani. In epoca successiva a quella dell’impero romano, insieme ai centri limitrofi, fu sotto l’amministrazione della famiglia dei Bevilacqua. Da questo momento in poi la sua storia è legata a quella della sua pieve, anche se le notizie storiche in nostro possesso sono molte scarse. Nel XVI secolo il vescovo Matteo Giberti separò le due parrocchie ivi presenti, la più grande, che comprendeva anche il territorio di Caprino, assunse, per un certo periodo, il ruolo di Chiesa Madre. Si sa di certo che con altre località ad essa vicine segnava il limite tra il territorio retto dal vescovo di Trento e quello governato dalla Serenissima. Tra i monumenti architettonici più importanti del suo patrimonio troviamo la chiesa principale edificata intorno alla metà del XV secolo e il Santuario della Madonna della Corona sito in un luogo poco distante dal centro.

I primi abitanti si insediarono sul Pian di Feste e furono i cacciatori-raccoglitori paleolitici di circa 100.000 anni fa. In questa località si stanziarono presso il Rio Secco abitanti dell’età del bronzo, XIII secolo a.C., seguirono poi quelli dell’età del ferro e quindi la conquista e successiva dominazione da parte dei romani. In epoca successiva a quella dell’impero romano, insieme ai centri limitrofi, fu sotto l’amministrazione della famiglia dei Bevilacqua. Da questo momento in poi la sua storia è legata a quella della sua pieve, anche se le notizie storiche in nostro possesso sono molte scarse. Nel XVI secolo il vescovo Matteo Giberti separò le due parrocchie ivi presenti, la più grande, che comprendeva anche il territorio di Caprino, assunse, per un certo periodo, il ruolo di Chiesa Madre. Si sa di certo che con altre località ad essa vicine segnava il limite tra il territorio retto dal vescovo di Trento e quello governato dalla Serenissima. Tra i monumenti architettonici più importanti del suo patrimonio troviamo la chiesa principale edificata intorno alla metà del XV secolo e il Santuario della Madonna della Corona sito in un luogo poco distante dal centro.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l’autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all’occorrenza, dal sindaco. Le principali fonti di reddito sono costituite dall’agricoltura con la coltivazione di cereali, ortaggi, viti, ulivi e alberi da frutta; dall’allevamento di caprini e avicoli e dal lavoro offerto dalle industrie meccaniche e di prodotti alimentari; sono inoltre presenti fabbriche di pasta carta, fissaggio del tessile e di articoli di maglieria. La presenza di una rete commerciale e del servizio bancario completano il quadro delle attività terziarie. Tra le strutture pubbliche e sociali, commisurate alle dimensioni del centro, non si registrano case di riposo o asili nido. Le strutture scolastiche locali consentono solo un’istruzione primaria di primo grado. Non sono presenti strutture per l’arricchimento culturale come musei o biblioteche. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; è presente anche un agriturismo. Le strutture sanitarie locali non assicurano neppure il servizio farmaceutico, costringendo gli abitanti a rivolgersi altrove anche per le esigenze di base.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l’autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all’occorrenza, dal sindaco. Le principali fonti di reddito sono costituite dall’agricoltura con la coltivazione di cereali, ortaggi, viti, ulivi e alberi da frutta; dall’allevamento di caprini e avicoli e dal lavoro offerto dalle industrie meccaniche e di prodotti alimentari; sono inoltre presenti fabbriche di pasta carta, fissaggio del tessile e di articoli di maglieria. La presenza di una rete commerciale e del servizio bancario completano il quadro delle attività terziarie. Tra le strutture pubbliche e sociali, commisurate alle dimensioni del centro, non si registrano case di riposo o asili nido. Le strutture scolastiche locali consentono solo un’istruzione primaria di primo grado. Non sono presenti strutture per l’arricchimento culturale come musei o biblioteche. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; è presente anche un agriturismo. Le strutture sanitarie locali non assicurano neppure il servizio farmaceutico, costringendo gli abitanti a rivolgersi altrove anche per le esigenze di base.

Relazioni

È poco frequentata per turismo, lo è invece abbastanza per lavoro e vive rapporti non rilevanti con i centri del circondario anche se ad essi la popolazione si rivolge per l’istruzione e per l’espletamento di pratiche burocratiche e amministrative. L’unico evento ricorrente durante l’anno è la festa dei vini DOC di Valdadige 1997 che si celebra con convegni, mostre e serate teatrali e folcloristiche. È rinomata anche la sua gastronomia, i suoi piatti tipici sono: i “bigoli” con sugo ai funghi e coniglio, i salumi con la polenta e il capriolo. La festa del Patrono, S. Giacomo, si celebra il 25 luglio.

È poco frequentata per turismo, lo è invece abbastanza per lavoro e vive rapporti non rilevanti con i centri del circondario anche se ad essi la popolazione si rivolge per l’istruzione e per l’espletamento di pratiche burocratiche e amministrative. L’unico evento ricorrente durante l’anno è la festa dei vini DOC di Valdadige 1997 che si celebra con convegni, mostre e serate teatrali e folcloristiche. È rinomata anche la sua gastronomia, i suoi piatti tipici sono: i “bigoli” con sugo ai funghi e coniglio, i salumi con la polenta e il capriolo. La festa del Patrono, S. Giacomo, si celebra il 25 luglio.

Località

Belluno Veronese, Brentino, Ca' Vecchia, Mama di Sotto, Molini, Preabocco, Rivalta

Belluno Veronese, Brentino, Ca' Vecchia, Mama di Sotto, Molini, Preabocco, Rivalta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Brentino Belluno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.