Descrizione

Comune di montagna, classificato "comune sparso" con sede in località Brallo; di origine romana, accanto alle tradizionali attività agricole registra un notevole sviluppo del turismo. I brallesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, sono distribuiti in vari aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, che mostra evidenti segni di una forte espansione edilizia, i più popolosi sono: Colleri, Cencerate, Corbesassi, Casone, Feligara, Pratolungo, Bralello e Pregola. Il comprensorio comunale, che include anche la Fontana Prevalese, un territorio in contestazione con il comune di Bobbio (PC), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche molto accentuate: le quote di altitudine sono infatti comprese tra i 375 e i 1.724 metri del Monte Lésima. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura su sfondo azzurro, un castello d'argento merlato alla ghibellina e sostenuto da un monte all'italiana di cinque cime d'oro. La corona che lo sormonta è marchionale.

Comune di montagna, classificato "comune sparso" con sede in località Brallo; di origine romana, accanto alle tradizionali attività agricole registra un notevole sviluppo del turismo. I brallesi, che presentano un indice di vecchiaia da primato, sono distribuiti in vari aggregati urbani, dei quali, oltre al capoluogo comunale, che mostra evidenti segni di una forte espansione edilizia, i più popolosi sono: Colleri, Cencerate, Corbesassi, Casone, Feligara, Pratolungo, Bralello e Pregola. Il comprensorio comunale, che include anche la Fontana Prevalese, un territorio in contestazione con il comune di Bobbio (PC), presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche anche molto accentuate: le quote di altitudine sono infatti comprese tra i 375 e i 1.724 metri del Monte Lésima. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura su sfondo azzurro, un castello d'argento merlato alla ghibellina e sostenuto da un monte all'italiana di cinque cime d'oro. La corona che lo sormonta è marchionale.

Storia

Le sue origini sono antiche: secondo la tradizione il cartaginese Annibale, che nel 218 a.C. sconfisse i romani nelle battaglie lungo i fiumi Trebbia e Ticino, sarebbe passato proprio per il passo del Lésima per individuare il miglior percorso da seguire nella sua marcia verso Roma. Dopo aver fatto parte nell'alto Medioevo dei possedimenti dell'abbazia di Bobbio, alla quale era stata probabilmente donata dal re Agilulfo, col diploma imperiale di Federico Barbarossa del 1164 fu concessa in feudo alla potente casata milanese dei Malaspina, la cui signoria su queste ed altre terre della Valle Staffora si protrasse molto a lungo: fu infatti riconfermata dapprima nel 1200 e successivamente nella prima metà del XIV e ancora nel XVI secolo. Il dominio malaspiniano fu caratterizzato dalle lotte interne a tale famiglia, che portarono alla distruzione di tanti castelli un tempo esistenti nella zona. Tra i monumenti figurano la moderna chiesa parrocchiale di Brallo e il castello di Pregola, costruito tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo utilizzando i materiali di un precedente fortilizio distrutto nel 1571.

Le sue origini sono antiche: secondo la tradizione il cartaginese Annibale, che nel 218 a.C. sconfisse i romani nelle battaglie lungo i fiumi Trebbia e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TICINO'>Ticino</a>, sarebbe passato proprio per il passo del Lésima per individuare il miglior percorso da seguire nella sua marcia verso Roma. Dopo aver fatto parte nell'alto Medioevo dei possedimenti dell'abbazia di Bobbio, alla quale era stata probabilmente donata dal re Agilulfo, col diploma imperiale di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> del 1164 fu concessa in feudo alla potente casata milanese dei Malaspina, la cui signoria su queste ed altre terre della Valle Staffora si protrasse molto a lungo: fu infatti riconfermata dapprima nel 1200 e successivamente nella prima metà del XIV e ancora nel XVI secolo. Il dominio malaspiniano fu caratterizzato dalle lotte interne a tale famiglia, che portarono alla distruzione di tanti castelli un tempo esistenti nella zona. Tra i monumenti figurano la moderna chiesa parrocchiale di Brallo e il castello di Pregola, costruito tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo utilizzando i materiali di un precedente fortilizio distrutto nel 1571.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. L'industria è pressoché assente, fatta eccezione per qualche piccola impresa edile, una falegnameria e un caseificio. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei servizi, tra l'altro poco sviluppati, forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; mancano anche strutture al servizio della cultura, mentre quelle scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che comprendono svariati ristoranti ed esercizi alberghieri; quelle sanitarie invece assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali, frumento, foraggi, vite e frutteti; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini e avicoli. L'industria è pressoché assente, fatta eccezione per qualche piccola impresa edile, una falegnameria e un caseificio. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei servizi, tra l'altro poco sviluppati, forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Non dispone di servizi pubblici particolarmente significativi né di strutture sociali di rilievo; mancano anche strutture al servizio della cultura, mentre quelle scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell'obbligo. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che comprendono svariati ristoranti ed esercizi alberghieri; quelle sanitarie invece assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Alla massiccia affluenza di turisti, diretti soprattutto al Passo del Brallo (che offre la possibilità di effettuare interessanti escursioni sulle cime circostanti) e che la prescelgono come luogo ideale di villeggiatura estiva o per la pratica degli sport invernali, si accompagna un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro grazie allo sviluppo dei servizi legati al turismo, che è anche alla base di rapporti particolarmente intensi con i centri vicini. La festa patronale, intitolata all'Assunzione di Maria, si celebra la seconda domenica di luglio.

Alla massiccia affluenza di turisti, diretti soprattutto al Passo del Brallo (che offre la possibilità di effettuare interessanti escursioni sulle cime circostanti) e che la prescelgono come luogo ideale di villeggiatura estiva o per la pratica degli sport invernali, si accompagna un buon numero di presenze esterne nel mondo del lavoro grazie allo sviluppo dei servizi legati al turismo, che è anche alla base di rapporti particolarmente intensi con i centri vicini. La festa patronale, intitolata all'Assunzione di Maria, si celebra la seconda domenica di luglio.

Località

Barostro, Bocco, Bralello, Brallo, Casone, Cencerate, Colleri, Collistano, Corbesassi, Cortevezzo, Feligara, Fontana Prevalese, Lama, Ponti, Pratolungo, Pregola, Rovaiolo, Somegli, Valformosa

Barostro, Bocco, Bralello, Brallo, Casone, Cencerate, Colleri, Collistano, Corbesassi, Cortevezzo, Feligara, Fontana Prevalese, Lama, Ponti, Pratolungo, Pregola, Rovaiolo, Somegli, Valformosa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Brallo di Pregola rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.