Descrizione

Cittadina di pianura, cui è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antica, ha un’economia basata sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I bovolonesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale, solo poche centinaia di persone sono distribuite tra le località Le Campagne, Villafontana –contigua ai centri omonimi dei comuni di Isola della Scala e Oppeano–, Bellevere e Malpasso, oltre che in numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, in forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo di cielo, un albero di quercia, fondato su una verde pianura erbosa.

Cittadina di pianura, cui è stato concesso titolo di città con Decreto del Presidente della Repubblica. Di origine antica, ha un’economia basata sulla positiva coesistenza di attività agricole e industriali. I bovolonesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale, solo poche centinaia di persone sono distribuite tra le località Le Campagne, Villafontana –contigua ai centri omonimi dei comuni di Isola della Scala e Oppeano–, Bellevere e Malpasso, oltre che in numerosissime case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato, in forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo di cielo, un albero di quercia, fondato su una verde pianura erbosa.

Storia

Numerose testimonianze archeologiche, trovate in località Castello, fanno presupporre che i primi abitanti di questa zona furono i neolitici del IV e III millennio a.C. In località Castello è sorto, quindi, il primordiale insediamento che in seguito, probabilmente in epoca medioevale, si è spostato verso il sito odierno. Nel medioevo si trovava sotto la giurisdizione del vescovo ed è citata per la prima volta in un privilegio firmato dal vescovo Ratoldo nel IX secolo. Durante questo periodo la località era terra contesa fra il comune, che cercava di raggiungere una sua indipendenza politica, il vescovo, che obbligava la popolazione del luogo a pagare le tasse e Verona, che cercava di raggiungere l’egemonia su tutte le località della zona ad essa circostante. A partire dal XIII secolo fino al XVI secolo furono condotte, in tutto il territorio della località, opere di bonifica. In seguito la zona conobbe la supremazia della repubblica di Venezia e poi quella di Napoleone. La sua storia seguente segue quella del resto della provincia. Il suo patrimonio storico-architettonico si presenta abbastanza ricco. Degne di nota tra gli edifici civili sono: Villa Noris, nella quale soggiornò nel XVIII secolo Napoleone Bonaparte; Villa Lucato, che presenta alcuni elementi architettonici in stile barocco. Tra quelli sacri si ricordano la chiesa di San Giovanni in Campagna, edificata nel periodo romanico, e la chiesa di San Biagio risalente al XIX secolo.

Numerose testimonianze archeologiche, trovate in località Castello, fanno presupporre che i primi abitanti di questa zona furono i neolitici del IV e III millennio a.C. In località Castello è sorto, quindi, il primordiale insediamento che in seguito, probabilmente in epoca medioevale, si è spostato verso il sito odierno. Nel medioevo si trovava sotto la giurisdizione del vescovo ed è citata per la prima volta in un privilegio firmato dal vescovo Ratoldo nel IX secolo. Durante questo periodo la località era terra contesa fra il comune, che cercava di raggiungere una sua indipendenza politica, il vescovo, che obbligava la popolazione del luogo a pagare le tasse e Verona, che cercava di raggiungere l’egemonia su tutte le località della zona ad essa circostante. A partire dal XIII secolo fino al XVI secolo furono condotte, in tutto il territorio della località, opere di bonifica. In seguito la zona conobbe la supremazia della repubblica di Venezia e poi quella di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>. La sua storia seguente segue quella del resto della provincia. Il suo patrimonio storico-architettonico si presenta abbastanza ricco. Degne di nota tra gli edifici civili sono: Villa Noris, nella quale soggiornò nel XVIII secolo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONEBONAPARTE'>Napoleone Bonaparte</a>; Villa Lucato, che presenta alcuni elementi architettonici in stile barocco. Tra quelli sacri si ricordano la chiesa di San Giovanni in Campagna, edificata nel periodo romanico, e la chiesa di San Biagio risalente al XIX secolo.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali, ed è sede di Pro Loco e di una stazione dei carabinieri. Le principali fonti di reddito sono costituite dall’agricoltura con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e alberi da frutta; dall’allevamento di bovini, suini e avicoli e dal lavoro offerto dalle industrie di tabacco, tessili, di laterizi, metallurgiche, alimentari, lattiero-casearie, di lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi ed edili; sono inoltre presenti fabbriche di mobili, del vetro, di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, di produzione e distribuzione di energia elettrica e di gas. La presenza di centri per la fornitura di software, di uffici per la consulenza informatica, di uffici per l’assistenza e di fondi pensione, di una buona rete commerciale e del servizio bancario completano il quadro delle attività terziarie. Fra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo e di un asilo nido. Le strutture scolastiche locali consentono non solo il conseguimento del titolo di studio obbligatorio ma anche il raggiungimento della maturità per la presenza di un istituto tecnico per periti aziendali. Le strutture ricettive offrono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Quelle sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

Ospita i consueti uffici municipali e postali, ed è sede di Pro Loco e di una stazione dei carabinieri. Le principali fonti di reddito sono costituite dall’agricoltura con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e alberi da frutta; dall’allevamento di bovini, suini e avicoli e dal lavoro offerto dalle industrie di tabacco, tessili, di laterizi, metallurgiche, alimentari, lattiero-casearie, di lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi ed edili; sono inoltre presenti fabbriche di mobili, del vetro, di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura, di produzione e distribuzione di energia elettrica e di gas. La presenza di centri per la fornitura di software, di uffici per la consulenza informatica, di uffici per l’assistenza e di fondi pensione, di una buona rete commerciale e del servizio bancario completano il quadro delle attività terziarie. Fra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo e di un asilo nido. Le strutture scolastiche locali consentono non solo il conseguimento del titolo di studio obbligatorio ma anche il raggiungimento della maturità per la presenza di un istituto tecnico per periti aziendali. Le strutture ricettive offrono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Quelle sanitarie assicurano il servizio ospedaliero.

Relazioni

È poco frequentata per turismo, lo è invece molto per lavoro e vive rapporti particolarmente intensi con i centri del circondario per la presenza di numerosi servizi. Speciali eventi ricorrenti sono: la festa della Befana e la “camminada de baco”, durante la quale vi è la votazione della maschera migliore, con stands gastronomici e accensione del “briolo” o fuoco della Befana; la fiera agricola di S. Biagio, fondata 717 anni fa nel Veneto, e la “camminada de S. Biagio”; il carnevale bovolonese, con la sfilata dei carri e delle maschere delle varie contrade; la maratona della città di Bovolone; i concerti di primavera, con musica classica e banda cittadina; l’esposizione di Bovolone in fiore, che si tiene ad aprile; le rappresentazioni teatrali, anche di compagnie locali, messe in scena durante il mese di maggio; la rassegna corale a giugno; il palio tra le contrade e il concorso di pittura estemporanea a settembre; la manifestazione “invito a teatro” a novembre e infine, a dicembre la mostra dei presepi artigianali e il concerto di Natale con la banda cittadina e il coro. La festa del Patrono, San Biagio, si celebra il 3 febbraio.

È poco frequentata per turismo, lo è invece molto per lavoro e vive rapporti particolarmente intensi con i centri del circondario per la presenza di numerosi servizi. Speciali eventi ricorrenti sono: la festa della Befana e la “camminada de baco”, durante la quale vi è la votazione della maschera migliore, con stands gastronomici e accensione del “briolo” o fuoco della Befana; la fiera agricola di S. Biagio, fondata 717 anni fa nel Veneto, e la “camminada de S. Biagio”; il carnevale bovolonese, con la sfilata dei carri e delle maschere delle varie contrade; la maratona della città di Bovolone; i concerti di primavera, con musica classica e banda cittadina; l’esposizione di Bovolone in fiore, che si tiene ad aprile; le rappresentazioni teatrali, anche di compagnie locali, messe in scena durante il mese di maggio; la rassegna corale a giugno; il palio tra le contrade e il concorso di pittura estemporanea a settembre; la manifestazione “invito a teatro” a novembre e infine, a dicembre la mostra dei presepi artigianali e il concerto di Natale con la banda cittadina e il coro. La festa del Patrono, San Biagio, si celebra il 3 febbraio.

Località

Bellevere, Le Campagne, Malpasso, Villa Fontana

Bellevere, Le Campagne, Malpasso, Villa Fontana

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bovolone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.