Descrizione

Comune di collina, di antiche origini, che ha affiancato un modesto sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. I bosnaschesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti soprattutto tra la località di Cardazzo -contigua alla località Fabbrica del comune di Arena Po-, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e il capoluogo comunale, tipico borgo rurale caratterizzato dall'assenza pressoché totale di sviluppo edilizio. Il territorio, comprendente anche le località di Balanzine, Lupa, Sparano, Sparano Superiore e Torrione, presenta un profilo geometrico più o meno regolare, con quote comprese tra gli 84 e i 185 metri. Lo stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, undici stelle d'oro a sei raggi disposte su quattro file.

Comune di collina, di antiche origini, che ha affiancato un modesto sviluppo industriale alle tradizionali attività agricole. I bosnaschesi, che presentano un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti soprattutto tra la località di Cardazzo -contigua alla località Fabbrica del comune di Arena Po-, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e il capoluogo comunale, tipico borgo rurale caratterizzato dall'assenza pressoché totale di sviluppo edilizio. Il territorio, comprendente anche le località di Balanzine, Lupa, Sparano, Sparano Superiore e Torrione, presenta un profilo geometrico più o meno regolare, con quote comprese tra gli 84 e i 185 metri. Lo stemma municipale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, su sfondo azzurro, undici stelle d'oro a sei raggi disposte su quattro file.

Storia

Il toponimo è un derivato da un nome di persona tardo-antico che alcuni studiosi individuavano nel germanico "Bosone"; altri lo fanno derivare, invece, dall'antico termine ligure "bosso", che significa 'mirtillo'. La storia di questo borgo, anticamente chiamato Bosonassio, è stata caratterizzata da continue contese tra piacentini e pavesi, data la sua ubicazione ai confini con l'Emilia Romagna. Dopo essere stata assegnata ai pavesi, nella prima metà del XIII secolo fu coinvolta nella guerra che vide schierate Milano e Piacenza contro Pavia; venne in seguito infeudata ai Beccaria di Arena Po e a questi confermata nel 1335 dall'imperatore Carlo III. Con l'estinzione del ramo bosnaschese dei Beccaria, sul finire del XVII secolo il feudo passò ai Busca e nel 1752 al conte Pio Bellisomi. Entrata a far parte dei possedimenti dei Savoia, fu assegnata nel 1778 da Vittorio Amedeo III al conte Francesco Giacinto Corsi di Nizza. Ha assunto l'estensione attuale dopo aver inglobato la località di Sparano, che in passato era organizzata in comune autonomo. Tra i monumenti spiccano: la cinquecentesca chiesa parrocchiale, intitolata a San Lorenzo, il palazzo Scarpa e, in località Cardazzo, un edificio costruito nel 1825, che fungeva da dogana al confine tra lo stato piemontese e il ducato di Parma e Piacenza.

Il toponimo è un derivato da un nome di persona tardo-antico che alcuni studiosi individuavano nel germanico "Bosone"; altri lo fanno derivare, invece, dall'antico termine ligure "bosso", che significa 'mirtillo'. La storia di questo borgo, anticamente chiamato Bosonassio, è stata caratterizzata da continue contese tra piacentini e pavesi, data la sua ubicazione ai confini con l'Emilia Romagna. Dopo essere stata assegnata ai pavesi, nella prima metà del XIII secolo fu coinvolta nella guerra che vide schierate Milano e Piacenza contro Pavia; venne in seguito infeudata ai Beccaria di Arena Po e a questi confermata nel 1335 dall'imperatore Carlo III. Con l'estinzione del ramo bosnaschese dei Beccaria, sul finire del XVII secolo il feudo passò ai Busca e nel 1752 al conte Pio Bellisomi. Entrata a far parte dei possedimenti dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, fu assegnata nel 1778 da Vittorio Amedeo III al conte Francesco Giacinto Corsi di Nizza. Ha assunto l'estensione attuale dopo aver inglobato la località di Sparano, che in passato era organizzata in comune autonomo. Tra i monumenti spiccano: la cinquecentesca chiesa parrocchiale, intitolata a San Lorenzo, il palazzo Scarpa e, in località Cardazzo, un edificio costruito nel 1825, che fungeva da dogana al confine tra lo stato piemontese e il ducato di Parma e Piacenza.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo. Il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo rilevante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutteti. L'industria, di modeste dimensioni, è rappresentata da uno stabilimento per l'estrazione del petrolio greggio, affiancato da alcune iniziative nei comparti edile, metallurgico e della plastica. Il terziario si compone di una piccola rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dei servizi, peraltro poco sviluppati, forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Notevoli sono le carenze (giustificate in parte dall'esigua consistenza numerica della popolazione) che si registrano nella dotazione di strutture sociali, sanitarie, culturali, sportive e per il tempo libero; quelle scolastiche consentono di frequentare soltanto le scuole elementari e quelle ricettive, pur mettendo a disposizione la ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno. Chiaramente tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri di rilievo. Il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, vista l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura conserva un ruolo rilevante: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutteti. L'industria, di modeste dimensioni, è rappresentata da uno stabilimento per l'estrazione del petrolio greggio, affiancato da alcune iniziative nei comparti edile, metallurgico e della plastica. Il terziario si compone di una piccola rete distributiva (adeguata comunque alle esigenze primarie della popolazione) e dei servizi, peraltro poco sviluppati, forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole. Notevoli sono le carenze (giustificate in parte dall'esigua consistenza numerica della popolazione) che si registrano nella dotazione di strutture sociali, sanitarie, culturali, sportive e per il tempo libero; quelle scolastiche consentono di frequentare soltanto le scuole elementari e quelle ricettive, pur mettendo a disposizione la ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno. Chiaramente tutte queste carenze strutturali rendono la comunità notevolmente dipendente dall'esterno.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, mancando di attrattive particolari, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto alla presenza di qualche pur modesta iniziativa industriale, che consente di assorbire discreti flussi di manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i comuni limitrofi, solitamente non rilevanti, a causa dell'assenza di scuole e servizi, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citate: la "Polenta" di metà Quaresima con carri mascherati, la mostra di vini che ha luogo ad aprile e la festa della trebbiatura. La festa del Patrono, San Lorenzo, viene celebrata il 16 luglio.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, mancando di attrattive particolari, è abbastanza frequentata per lavoro, grazie soprattutto alla presenza di qualche pur modesta iniziativa industriale, che consente di assorbire discreti flussi di manodopera dai dintorni. I suoi rapporti con i comuni limitrofi, solitamente non rilevanti, a causa dell'assenza di scuole e servizi, si intensificano in occasione di alcuni tradizionali appuntamenti del folclore; tra questi meritano di essere citate: la "Polenta" di metà Quaresima con carri mascherati, la mostra di vini che ha luogo ad aprile e la festa della trebbiatura. La festa del Patrono, San Lorenzo, viene celebrata il 16 luglio.

Località

Balanzine, Cardazzo, Fabbrica, Sparano, Torrone

Balanzine, Cardazzo, Fabbrica, Sparano, Torrone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bosnasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.