Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, ha un’economia di tipo agricolo e industriale. I boschesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Pollastra Levata e Quattro Cascine, alcuni nuclei urbani minori e numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico pianeggiante, con variazioni altimetriche appena accennate; è caratterizzato dalla presenza di diverse specie arboree legate all’ambiente acquatico vista la vicinanza al torrente Orba; gli aironi hanno qui la loro sede. L’abitato si trova su una pianura irrigua.

Comune di pianura, di origine antica, ha un’economia di tipo agricolo e industriale. I boschesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Pollastra Levata e Quattro Cascine, alcuni nuclei urbani minori e numerose case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico pianeggiante, con variazioni altimetriche appena accennate; è caratterizzato dalla presenza di diverse specie arboree legate all’ambiente acquatico vista la vicinanza al torrente Orba; gli aironi hanno qui la loro sede. L’abitato si trova su una pianura irrigua.

Storia

Prima dell’epoca romana il territorio di Bosco Marengo era abitato dalla stirpe ligure dei Marici, da cui potrebbe derivare il determinante “Marengo”, aggiunto nel 1863 al toponimo originario, “Bosco”, derivante dalla lingua germanica. Sotto il dominio romano, intorno al 187 a.C., ad opera di Marco Emilio Lepido fu costruita la Via Emilia, che ne attraversa il territorio, passando a circa due chilometri dal paese; è in questo periodo che nella zona si formò un primo agglomerato di case che prese il nome di Media Silva, probabilmente con la funzione di “mansione” e cioè di luogo per il cambio dei cavalli. Il paese Bosco nasce nel periodo alto-medioevale, nell’anno 498: secondo la tradizione, per volontà di Teodorico re degli Ostrogoti, già insediato nel castello di Marengo, e per mano di Manlio da Lugo. Dopo un lungo susseguirsi di dominazioni barbariche, negli ultimi anni del primo millennio, Ottone I imperatore di Germania eresse Bosco a marchesato: uno dei sette famosi marchesati Aleramici, il cui territorio si estendeva dall’attuale Alessandria fin quasi alle coste liguri. I Marchesi del Bosco nel 1168 parteciparono alla fondazione di Alessandria, che sorse in parte su terreni di loro proprietà. Il potente marchesato del Bosco durò fino al 1350, allorquando passò sotto il dominio del ducato di Milano, governato dagli Sforza. Il 18 ottobre 1447 si svolse sotto le mura di Bosco un’epica battaglia in cui si scontrarono l’esercito francese e quello del ducato milanese condotto da Bartolomeo Colleoni; in quella battaglia l’intervento dei boschesi permise la vittoria del Colleoni. La posizione di Bosco in una zona di confine tra il ducato di Milano, in mano agli spagnoli, e i possedimenti francesi fece sì che per tutto il XVI secolo e fino alla metà di quello successivo il suo territorio fosse teatro di battaglie e quindi costretto a sopportare assedi e innumerevoli saccheggi a opera degli opposti eserciti. La nomina del boschese Antonio Ghislieri a papa, nel Cinquecento, segnò favorevolmente la storia del paese. Tra le tante opere il pontefice fondò il convento domenicano di Santa Croce, che rappresenta uno dei maggiori monumenti tardo-rinascimentali del Piemonte: nella chiesa sono conservati quadri di Giorgio Vasari, il mausoleo marmoreo di S. Pio V e un pregevole coro ligneo; nel convento oltre ai due chiostri si trovano i bellissimi locali della biblioteca e del refettorio.

Prima dell’epoca romana il territorio di Bosco Marengo era abitato dalla stirpe <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURE'>ligure</a> dei Marici, da cui potrebbe derivare il determinante “Marengo”, aggiunto nel 1863 al toponimo originario, “Bosco”, derivante dalla lingua germanica. Sotto il dominio romano, intorno al 187 a.C., ad opera di Marco Emilio Lepido fu costruita la Via Emilia, che ne attraversa il territorio, passando a circa due chilometri dal paese; è in questo periodo che nella zona si formò un primo agglomerato di case che prese il nome di Media Silva, probabilmente con la funzione di “mansione” e cioè di luogo per il cambio dei cavalli. Il paese Bosco nasce nel periodo alto-medioevale, nell’anno 498: secondo la tradizione, per volontà di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TEODORICO'>Teodorico</a> re degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=OSTROGOTI'>Ostrogoti</a>, già insediato nel castello di Marengo, e per mano di Manlio da Lugo. Dopo un lungo susseguirsi di dominazioni barbariche, negli ultimi anni del primo millennio, Ottone I imperatore di Germania eresse Bosco a marchesato: uno dei sette famosi marchesati <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ALERAMICI'>Aleramici</a>, il cui territorio si estendeva dall’attuale Alessandria fin quasi alle coste liguri. I Marchesi del Bosco nel 1168 parteciparono alla fondazione di Alessandria, che sorse in parte su terreni di loro proprietà. Il potente marchesato del Bosco durò fino al 1350, allorquando passò sotto il dominio del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, governato dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SFORZA'>Sforza</a>. Il 18 ottobre 1447 si svolse sotto le mura di Bosco un’epica battaglia in cui si scontrarono l’esercito francese e quello del ducato milanese condotto da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BARTOLOMEOCOLLEONI'>Bartolomeo Colleoni</a>; in quella battaglia l’intervento dei boschesi permise la vittoria del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=COLLEONI'>Colleoni</a>. La posizione di Bosco in una zona di confine tra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, in mano agli spagnoli, e i possedimenti francesi fece sì che per tutto il XVI secolo e fino alla metà di quello successivo il suo territorio fosse teatro di battaglie e quindi costretto a sopportare assedi e innumerevoli saccheggi a opera degli opposti eserciti. La nomina del boschese Antonio Ghislieri a papa, nel Cinquecento, segnò favorevolmente la storia del paese. Tra le tante opere il pontefice fondò il convento domenicano di Santa Croce, che rappresenta uno dei maggiori monumenti tardo-rinascimentali del Piemonte: nella chiesa sono conservati quadri di Giorgio Vasari, il mausoleo marmoreo di S. <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PIOV'>Pio V</a> e un pregevole coro ligneo; nel convento oltre ai due chiostri si trovano i bellissimi locali della biblioteca e del refettorio.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali (uno nel capoluogo e uno nella frazione di Pollastra Levata), è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali e foraggi; si pratica l’allevamento avicolo e bovino. In prossimità del capoluogo si trovano industrie dolciarie e cartarie di media dimensione mentre, nella zona industriale, si trovano numerose e varie aziende che operano in svariati comparti. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale; è presente il servizio bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria. Le strutture culturali sono costituite dalla biblioteca comunale e dal museo posto nella casa natale di San Pio V. Di prossima apertura il museo vasariano. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un campo da calcio. Sono garantiti il servizio farmaceutico e il pronto intervento con sede nel paese.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali (uno nel capoluogo e uno nella frazione di Pollastra Levata), è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si coltivano cereali e foraggi; si pratica l’allevamento avicolo e bovino. In prossimità del capoluogo si trovano industrie dolciarie e cartarie di media dimensione mentre, nella zona industriale, si trovano numerose e varie aziende che operano in svariati comparti. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale; è presente il servizio bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria. Le strutture culturali sono costituite dalla biblioteca comunale e dal museo posto nella casa natale di San <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PIOV'>Pio V</a>. Di prossima apertura il museo vasariano. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Per lo sport e il tempo libero è a disposizione un campo da calcio. Sono garantiti il servizio farmaceutico e il pronto intervento con sede nel paese.

Relazioni

Rappresenta una meta turistica di crescente interesse per il complesso monumentale di Santa Croce in cui sono organizzate, durante il corso dell’anno, importanti manifestazioni culturali d’importanza regionale e nazionale. Altro motivo di richiamo è la vicina Riserva Naturale Speciale del torrente Orba, caratterizzata da una varia e diversificata vegetazione e fauna. Si segnala la “Sagra del galletto”, l’ultima domenica di agosto. La festa del Patrono, San Pio V, cade il 30 aprile. Patria di Antonio Ghislieri (1504-1572), elevato al soglio pontificio nel 1566 col nome di Pio V, poi beatificato nel 1672 e proclamato santo nel 1710.

Rappresenta una meta turistica di crescente interesse per il complesso monumentale di Santa Croce in cui sono organizzate, durante il corso dell’anno, importanti manifestazioni culturali d’importanza regionale e nazionale. Altro motivo di richiamo è la vicina Riserva Naturale Speciale del torrente Orba, caratterizzata da una varia e diversificata vegetazione e fauna. Si segnala la “Sagra del galletto”, l’ultima domenica di agosto. La festa del Patrono, San <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PIOV'>Pio V</a>, cade il 30 aprile. Patria di Antonio Ghislieri (1504-1572), elevato al soglio pontificio nel 1566 col nome di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=PIOV'>Pio V</a>, poi beatificato nel 1672 e proclamato santo nel 1710.

Località

Carlona, Cascina Laghi, Cascinale Zuccotti, Donna, Fittavolini, Pollastra-Levata, Prati da Cemme, Quattro Cascine, San Quirico

Carlona, Cascina Laghi, Cascinale Zuccotti, Donna, Fittavolini, Pollastra-Levata, Prati da Cemme, Quattro Cascine, San Quirico

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bosco Marengo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.