Descrizione

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. I santanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale –contiguo al centro Stoppazzole-Boschi Sant'Anna del comune di Minerbe–, e nelle località Boschi San Marco e Oni, oltre che in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, in espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una fascia azzurra, accompagnata, in capo, da una stella a sei raggi, accostata dalle lettere puntate S e A, in caratteri lapidari neri, e, in punta, da un albero sradicato.

Comune di pianura, di origine antica, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. I santanesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale –contiguo al centro Stoppazzole-Boschi Sant'Anna del comune di Minerbe–, e nelle località Boschi San Marco e Oni, oltre che in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, in espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo sfondo argentato dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è attraversato da una fascia azzurra, accompagnata, in capo, da una stella a sei raggi, accostata dalle lettere puntate S e A, in caratteri lapidari neri, e, in punta, da un albero sradicato.

Storia

Comune indipendente dal primo gennaio 1948. I suoi primi abitanti furono i Romani del I secolo d.C., ciò è avvalorato anche da ritrovamenti archeologici e dalla presenza di un antico tracciato stradale: la via Vicinalis che da Ostiglia arriva a Este. Il suo nome sembra indicare la passata origine boscosa di questa zona. All'inizio del XIII secolo la giurisdizione sul territorio apparteneva al vescovo, in seguito, verso la metà del XIII secolo, la località tornò sotto il controllo amministrativo di Verona con gli Scaligeri. A partire dalla fine del XIV secolo, passò nelle mani di diversi Signori per arrivare, infine, a essere parte dei possedimenti della Serenissima. All'inizio del XVI secolo questo territorio, che attraverso un'ordinanza emanata dalla repubblica di Venezia aveva acquistato il diritto di nominare un proprio luogotenente, scelse di sottoporsi alla giurisdizione di un tale Federico Cavalli. In seguito la zona passò nelle mani dei Donà delle Rose, importante famiglia veneta, che divise il territorio fra i vari membri appartenenti alla sua famiglia. Nel XIX secolo, in seguito alla pace di Presburgo, divenne parte del regno italico di Napoleone. Solo dopo il Congresso di Vienna del 1815, quando vennero ristabiliti i confini europei così come erano prima della venuta di Napoleone, e dopo che il Veneto tornò nelle mani dell'Austria riconquistò la sua indipendenza. La storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Il palazzetto Rinaldi del XV secolo è l'unica opera architettonica di rilievo presente sul territorio.

Comune indipendente dal primo gennaio 1948. I suoi primi abitanti furono i Romani del I secolo d.C., ciò è avvalorato anche da ritrovamenti archeologici e dalla presenza di un antico tracciato stradale: la via Vicinalis che da Ostiglia arriva a <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTE'>Este</a>. Il suo nome sembra indicare la passata origine boscosa di questa zona. All'inizio del XIII secolo la giurisdizione sul territorio apparteneva al vescovo, in seguito, verso la metà del XIII secolo, la località tornò sotto il controllo amministrativo di Verona con gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>. A partire dalla fine del XIV secolo, passò nelle mani di diversi Signori per arrivare, infine, a essere parte dei possedimenti della Serenissima. All'inizio del XVI secolo questo territorio, che attraverso un'ordinanza emanata dalla repubblica di Venezia aveva acquistato il diritto di nominare un proprio luogotenente, scelse di sottoporsi alla giurisdizione di un tale Federico Cavalli. In seguito la zona passò nelle mani dei Donà delle Rose, importante famiglia veneta, che divise il territorio fra i vari membri appartenenti alla sua famiglia. Nel XIX secolo, in seguito alla pace di Presburgo, divenne parte del regno italico di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>. Solo dopo il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=CONGRESSODIVIENNA'>Congresso di Vienna</a> del 1815, quando vennero ristabiliti i confini europei così come erano prima della venuta di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=NAPOLEONE'>Napoleone</a>, e dopo che il Veneto tornò nelle mani dell'Austria riconquistò la sua indipendenza. La storia seguente non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo e segue quella dei territori circostanti. Il palazzetto Rinaldi del XV secolo è l'unica opera architettonica di rilievo presente sul territorio.

Economia

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto della stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Le principali fonti di reddito sono costituite dall'agricoltura con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e alberi da frutta; dall'allevamento di avicoli, suini e bovini da latte e da carne e dal lavoro offerto dalle industrie tessili, metallurgiche ed edili; sono inoltre presenti fabbriche di mobili. La presenza di centri per la fornitura di software e di uffici per la consulenza informatica completano il quadro delle attività terziarie. Non è presente il servizio bancario. Anche le strutture pubbliche e sociali sono commisurate alle dimensioni del centro: non si registra la presenza di case di riposo o di asili nido. Le strutture scolastiche locali consentono solo l'istruzione primaria di primo grado. Non sono presenti strutture per l'arricchimento culturale come musei o biblioteche. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie locali non offrono neppure il servizio farmaceutico.

Ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto della stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. Le principali fonti di reddito sono costituite dall'agricoltura con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti e alberi da frutta; dall'allevamento di avicoli, suini e bovini da latte e da carne e dal lavoro offerto dalle industrie tessili, metallurgiche ed edili; sono inoltre presenti fabbriche di mobili. La presenza di centri per la fornitura di software e di uffici per la consulenza informatica completano il quadro delle attività terziarie. Non è presente il servizio bancario. Anche le strutture pubbliche e sociali sono commisurate alle dimensioni del centro: non si registra la presenza di case di riposo o di asili nido. Le strutture scolastiche locali consentono solo l'istruzione primaria di primo grado. Non sono presenti strutture per l'arricchimento culturale come musei o biblioteche. Le strutture ricettive offrono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie locali non offrono neppure il servizio farmaceutico.

Relazioni

È poco frequentata per turismo, lo è invece abbastanza per lavoro e vive rapporti non rilevanti con i centri del circondario, ai quali, comunque si rivolge per le necessità sanitarie, per l'istruzione secondaria di secondo grado e per i servizi in genere. Non si evidenzia una particolare ricchezza di feste religiose di rilevanza intercomunale. La festa della Patrona, Sant'Anna, viene celebrata il 27 luglio.

È poco frequentata per turismo, lo è invece abbastanza per lavoro e vive rapporti non rilevanti con i centri del circondario, ai quali, comunque si rivolge per le necessità sanitarie, per l'istruzione secondaria di secondo grado e per i servizi in genere. Non si evidenzia una particolare ricchezza di feste religiose di rilevanza intercomunale. La festa della Patrona, Sant'Anna, viene celebrata il 27 luglio.

Località

Belfiore, Boschi San Marco, Faro, Oni, Sabbioni

Belfiore, Boschi San Marco, Faro, Oni, Sabbioni

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Boschi Sant'Anna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.