Descrizione

Comune di montagna, che affonda le sue radici nella preistoria; la sua economia si basa sull’industria e sul terziario. I borgonesi, che hanno un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra la località San Valeriano e alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 703 metri di quota. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è stretto tra il fianco del monte e il corso del fiume. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura una muraglia rossa, attraversata da un mastio merlato alla guelfa, anch’esso rosso; il tutto è fondato su uno specchio d’acqua con sei fiori bianchi, muniti di pistilli dorati. Sullo sfondo aureo del capo campeggiano tre gigli rossi ordinati in fascia.

Comune di montagna, che affonda le sue radici nella preistoria; la sua economia si basa sull’industria e sul terziario. I borgonesi, che hanno un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra la località San Valeriano e alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 703 metri di quota. L’abitato, interessato da espansione edilizia, è stretto tra il fianco del monte e il corso del fiume. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura una muraglia rossa, attraversata da un mastio merlato alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=GUELFA'>guelfa</a>, anch’esso rosso; il tutto è fondato su uno specchio d’acqua con sei fiori bianchi, muniti di pistilli dorati. Sullo sfondo aureo del capo campeggiano tre gigli rossi ordinati in fascia.

Storia

La forma in ablativo plurale “Burgonis”, costituisce la più antica attestazione del nome ed è riconducibile, secondo alcuni studiosi, al nome personale germanico Burgo -onis, mentre il determinante Susa, composto del radicale gallico “sego”, ‘forte’, ha il significato di ‘la potente’. Il ritrovamento di reperti fittili del neolitico, caolitico e dell’età del bronzo e di incisioni rupestri coppelliformi, costituiscono la testimonianza della sua antichissima origine. Dell’epoca romana è, invece, una stele funeraria, oggi conservata presso il museo di antichità di Torino, e il celebre “Maometto”, bassorilievo posto all’interno di un’edicola, scavata nella roccia, che raffigura un personaggio accompagnato da un cane. Secondo alcuni studiosi si tratterebbe del dio Silvano, mentre, secondo altri, l’edicola sarebbe dedicata a Giove Dolicheno. Le prime notizie storiche provengono dal testamento di Abbone, datato 739, ove figura tra i territori donati all’abbazia dei Santi Pietro e Andrea della Novalesa. Successivamente è citata tra i beni dell’abbazia di San Giusto a Susa. In qualità di feudo venne concessa a diverse famiglie della zona, tra cui i Manfredi, Beauvoir, Roero, Balbi, Chiaberti e Groppelli di Avigliana. I suoi emblemi monumentali sono costituiti da: la torre, chiamata “Clastas”, unico resto di una casa forte; le due cappelle di San Valeriano, poste a poca distanza l’una d’altra e risalenti all’XI e al XII secolo; la parrocchiale di San Nicolao, in stile barocco, eretta sul sito di una precedente struttura religiosa, e villa Montalbone, del XVII secolo.

La forma in ablativo plurale “Burgonis”, costituisce la più antica attestazione del nome ed è riconducibile, secondo alcuni studiosi, al nome personale germanico Burgo -onis, mentre il determinante Susa, composto del radicale gallico “sego”, ‘forte’, ha il significato di ‘la potente’. Il ritrovamento di reperti fittili del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=NEOLITICO'>neolitico</a>, caolitico e dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ETADELBRONZO'>età del bronzo</a> e di incisioni rupestri coppelliformi, costituiscono la testimonianza della sua antichissima origine. Dell’epoca romana è, invece, una stele funeraria, oggi conservata presso il museo di antichità di Torino, e il celebre “Maometto”, bassorilievo posto all’interno di un’edicola, scavata nella roccia, che raffigura un personaggio accompagnato da un cane. Secondo alcuni studiosi si tratterebbe del dio Silvano, mentre, secondo altri, l’edicola sarebbe dedicata a Giove Dolicheno. Le prime notizie storiche provengono dal testamento di Abbone, datato 739, ove figura tra i territori donati all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ABBAZIADEISANTIPIETROEANDREADELLANOVALESA'>abbazia dei Santi Pietro e Andrea della Novalesa</a>. Successivamente è citata tra i beni dell’abbazia di San Giusto a Susa. In qualità di feudo venne concessa a diverse famiglie della zona, tra cui i Manfredi, Beauvoir, Roero, Balbi, Chiaberti e Groppelli di Avigliana. I suoi emblemi monumentali sono costituiti da: la torre, chiamata “Clastas”, unico resto di una casa forte; le due cappelle di San Valeriano, poste a poca distanza l’una d’altra e risalenti all’XI e al XII secolo; la parrocchiale di San Nicolao, in stile barocco, eretta sul sito di una precedente struttura religiosa, e villa Montalbone, del XVII secolo.

Economia

È sede di Pro Loco, di vigili del fuoco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di frumento, cereali, frumento, viti e con l’allevamento di bovini, equini e avicoli. Il settore economico secondario, discretamente sviluppato, è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, tessile, della stampa, della lavorazione del vetro, del legno, della pietra, metallurgico, meccanico, elettronico, della fabbricazione di motocicli e biciclette, di mobili ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l’assicurativo. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria. Non manca, per l’arricchimento culturale, una biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco, di vigili del fuoco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario è presente con la coltivazione di frumento, cereali, frumento, viti e con l’allevamento di bovini, equini e avicoli. Il settore economico secondario, discretamente sviluppato, è costituito da aziende che operano nei comparti: alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, della stampa, della lavorazione del vetro, del legno, della pietra, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, elettronico, della fabbricazione di motocicli e biciclette, di mobili ed edile. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e l’assicurativo. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria. Non manca, per l’arricchimento culturale, una biblioteca civica. L’apparato ricettivo offre la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Dotata di numerose attrattive di carattere naturalistico, non costituisce tuttavia una località ambita dai turisti, pur essendo uno scenario ideale per vacanze ed escursioni all’insegna della tranquillità e del contatto diretto con la natura; non mancano inoltre interessanti testimonianze del passato. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni in grado di richiamare visitatori dai dintorni si segnalano il “Maggio Borgonese” con il concorso ebologico e la sfilata di moda sulle scalinate del palazzo del municipio. Il Patrono, San Nicola, si festeggia il 6 dicembre.

Dotata di numerose attrattive di carattere naturalistico, non costituisce tuttavia una località ambita dai turisti, pur essendo uno scenario ideale per vacanze ed escursioni all’insegna della tranquillità e del contatto diretto con la natura; non mancano inoltre interessanti testimonianze del passato. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni in grado di richiamare visitatori dai dintorni si segnalano il “Maggio Borgonese” con il concorso ebologico e la sfilata di moda sulle scalinate del palazzo del municipio. Il Patrono, San Nicola, si festeggia il 6 dicembre.

Località

Chiampano, Chiantusello, Molere, San Valeriano

Chiampano, Chiantusello, Molere, San Valeriano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Borgone Susa rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.