Descrizione
Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia è ancora essenzialmente agricola, con una discreta apertura verso l'industria. La comunità dei borgofranchesi presenta un indice di vecchiaia straordinariamente alto e risiede per una buona metà nel capoluogo comunale (che si è saldato urbanisticamente con la località di Carbonara di Po del comune omonimo): il resto è distribuito nella località di Bonizzo e in alcuni agglomerati urbani di minore consistenza demografica. Il territorio è del tutto pianeggiante, privo di variazioni altimetriche degne di nota e fortemente condizionato dalla presenza del fiume Po. L'attuale centro abitato, che mostra i caratteri dell'espansione edilizia, si raccoglie intorno alla piazza principale, dedicata ad un eroico partigiano, fucilato dai tedeschi all'epoca del secondo conflitto mondiale, durante l'occupazione.
Storia
Ha assunto l'attuale denominazione con un Regio Decreto del 1867; la prima parte del toponimo è un evidente composto di BURGUS, 'luogo fortificato' o 'torre di guardia', e "franco", cioè 'esente da tasse'. La nascita del primo nucleo urbano risale alla seconda metà del XII secolo, quando, con una serie di esenzioni fiscali, si cercò di favorire il sorgere di nuovi insediamenti sulla sponda del Po, che costituissero avamposti militari contro Modena. Più antica sarebbe la nascita della località Bonizzo, come si evince da un documento dell'ottavo secolo. Nei primi anni del '200, in seguito a trattative commerciali, fu concessa per un periodo alla città di Ferrara, insieme a Carbonara di Po, come assicurazione dell'impegno assunto. Le entità territoriali che la costituiscono furono per lungo periodo in disaccordo, per il desiderio di autonomia che ne animava le popolazioni; nel XVII secolo, infatti, si chiese l'intervento del duca di Mantova perché la chiesa, da poco edificata, venisse riconosciuta come parrocchiale: conseguenza di ciò, sarebbe stato il distacco dalla chiesa di Bonizzo, che il vescovo non aveva mai voluto concedere. Dopo molti mesi, la comunità fu accontentata. Quest'area è stata sottoposta a continui straripamenti del Po, che in molte occasioni, fino agli ultimi anni del XIX secolo, hanno distrutto interi villaggi e provocato numerose vittime. Anche per questo motivo, la chiesa parrocchiale del capoluogo comunale, dedicata a San Giacomo, ha subito diverse ricostruzioni. Degno di nota, come strumento di conservazione della memoria storica, è il monumento ai caduti, situato nei pressi del municipio e dedicato ai tre partigiani che persero la vita (per mano tedesca) nel secondo conflitto mondiale.
Economia
Il profilo economico è quello di un comune che risente ancora in maniera massiccia delle antiche tradizioni rurali. Infatti la fonte di reddito più importante resta tuttora l'agricoltura, svolta in piccole e medie aziende familiari, in cui si praticano le classiche colture della pianura padana come cereali, ortaggi, vite e foraggi; diffuso è anche l'allevamento di avicoli, bovini e suini. L'industria non ha conosciuto un vero e proprio decollo ma è rimasta ancorata a modeste imprese artigianali e ad alcune aziende specializzate nella fabbricazione di prodotti alimentari (in particolare lattiero-caseari); sono rappresentati, altresì, i comparti tessile e dell'abbigliamento, nonché quello edile. Il terziario comprende una rete distributiva sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione. Si registra la presenza di una casa di riposo; a garantire l'istruzione della componente più giovane della comunità contribuiscono le sole scuole materna ed elementare; il servizio di biblioteca, però, consente un personale approfondimento della cultura. L'apparato ricettivo garantisce possibilità di ristorazione e di soggiorno, mentre le strutture sanitarie mettono a disposizione il servizio farmaceutico.
Relazioni
Le carenze infrastrutturali giustificano rapporti costanti con il circondario; poco frequentata sia per lavoro che per turismo, tende comunque a valorizzare il proprio patrimonio naturalistico e delle tradizioni con l'organizzazione di feste e manifestazioni ricorrenti, come la sagra del tartufo, che si tiene la prima settimana di settembre nel capoluogo comunale e in ottobre nella località di Bonizzo. La vicinanza geografica alle regioni Veneto ed Emilia-Romagna ne ha condizionato il dialetto. Il lunedì seguente la prima domenica di settembre è il giorno in cui si tengono i festeggiamenti civili in onore del Patrono, S. Giovanni Battista, che ai fini religiosi è festeggiato il 24 giugno.
Località
Agnella, Bancare, Bonizzo, Casoni, Chiavichetta, Masi, Palpera
- Popolazione 784
- Lat 45° 2' 58,54'' 45.04959444
- Long 11° 12' 22,46'' 11.20623889
- CAP 46020
- Prefisso 0386
- Codice ISTAT 020006
- Codice Catasto B013
- Altitudine slm 14 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2355 - Superficie 14.98 Km2
- Densità 52,34 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 05:12
- Tramonto 19:13
- Donato Zangrillo
- Strada Provinciale Ferrarese, 35
- 46020 (MN) Lombardia
- protocollo@pec.comune.borgocarbonara.mn.it
- www.comune.borgocarbonara.mn.it
- 02575310202