Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia ha fatto registrare un modesto sviluppo del settore industriale, accanto alle tradizionali attività agricole. I boffaloresi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante e in fase di forte espansione edilizia. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi impercettibili, ed è attraversato, nella parte più occidentale, dal placido corso del fiume Adda, che determina, naturalmente, il tipico ambiente ripariale che lo costeggia. Lo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Decreto del 1976, è attraversato in banda da un fiume d'argento ondato di azzurro. Al centro un castello rosso merlato alla ghibellina e accostato in un cantone del capo da tre scettri d'oro gigliati e incrociati e nel cantone opposto della punta da due spighe d'oro decussate.

Comune di pianura, di origine medievale, la cui economia ha fatto registrare un modesto sviluppo del settore industriale, accanto alle tradizionali attività agricole. I boffaloresi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, dall'andamento plano-altimetrico pianeggiante e in fase di forte espansione edilizia. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi impercettibili, ed è attraversato, nella parte più occidentale, dal placido corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a>, che determina, naturalmente, il tipico ambiente ripariale che lo costeggia. Lo sfondo verde dello stemma comunale, concesso con Decreto del 1976, è attraversato in banda da un fiume d'argento ondato di azzurro. Al centro un castello rosso merlato alla ghibellina e accostato in un cantone del capo da tre scettri d'oro gigliati e incrociati e nel cantone opposto della punta da due spighe d'oro decussate.

Storia

Nel dialetto locale la prima parte del toponimo vuol dire 'soffia il vento' ed è questa una delle teorie più accreditate circa l'origine del nome; minor seguito hanno le interpretazioni che lo connettono al termine tedesco "Wulfhari" o addirittura alla parola italiana "bufalo"; la seconda parte del toponimo fu aggiunta con un Regio Decreto del 1863. Il territorio ha fatto parte della diocesi di Lodi e la nascita dell'agglomerato urbano sembra da mettere in relazione con la presenza di un maniero oggi scomparso che deve aver avuto notevole importanza per la posizione strategica che occupava. Le cronache attestano anche la presenza, nel Duecento, dell'ospedale di San Cassiano, ceduto all'Ospedale Maggiore di Lodi nel XV secolo. All'ospedale milanese di Sant'Ambrogio appartenevano alcuni terreni, oggi ricompresi nella circoscrizione comunale, acquisiti per volontà di Bernabò Visconti. La particolare posizione geografica ne ha fatto teatro di combattimenti e del passaggio di personaggi illustri ed eserciti agguerriti: da Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni, dai lanzichenecchi all'esercito francese. Degli scontri che hanno insanguinato le campagne circostanti resta traccia anche in alcuni toponimi di tradizione popolare, come "Campo della Morte". Appartenuta ai Destrieri fino al XVII secolo, fu poi dei Corrado e dei Barattieri; nell'Ottocento ebbe proprietà nella zona anche Cristina Trivulzio Belgioioso. La chiesa parrocchiale, risalente al XVI secolo e dedicata alla Natività di Maria, la settecentesca villa Maggi, la torre del vecchio castello e villa Trivulzio Belgioioso costituiscono i principali tesori del patrimonio architettonico locale.

Nel dialetto locale la prima parte del toponimo vuol dire 'soffia il vento' ed è questa una delle teorie più accreditate circa l'origine del nome; minor seguito hanno le interpretazioni che lo connettono al termine tedesco "Wulfhari" o addirittura alla parola italiana "bufalo"; la seconda parte del toponimo fu aggiunta con un Regio Decreto del 1863. Il territorio ha fatto parte della diocesi di Lodi e la nascita dell'agglomerato urbano sembra da mettere in relazione con la presenza di un maniero oggi scomparso che deve aver avuto notevole importanza per la posizione strategica che occupava. Le cronache attestano anche la presenza, nel Duecento, dell'ospedale di San Cassiano, ceduto all'Ospedale Maggiore di Lodi nel XV secolo. All'ospedale milanese di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SANTAMBROGIO'>Sant'Ambrogio</a> appartenevano alcuni terreni, oggi ricompresi nella circoscrizione comunale, acquisiti per volontà di Bernabò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. La particolare posizione geografica ne ha fatto teatro di combattimenti e del passaggio di personaggi illustri ed eserciti agguerriti: da Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> a Bartolomeo Colleoni, dai lanzichenecchi all'esercito francese. Degli scontri che hanno insanguinato le campagne circostanti resta traccia anche in alcuni toponimi di tradizione popolare, come "Campo della Morte". Appartenuta ai Destrieri fino al XVII secolo, fu poi dei Corrado e dei Barattieri; nell'Ottocento ebbe proprietà nella zona anche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CRISTINATRIVULZIOBELGIOIOSO'>Cristina Trivulzio Belgioioso</a>. La chiesa parrocchiale, risalente al XVI secolo e dedicata alla Natività di Maria, la settecentesca villa Maggi, la torre del vecchio castello e villa Trivulzio Belgioioso costituiscono i principali tesori del patrimonio architettonico locale.

Economia

Non sono state abbandonate le colture di cereali e foraggio ed è tuttora praticato l'allevamento di bovini e suini; il settore secondario presenta una spiccata vocazione per l'attività di lavorazione delle pelli e la produzione di pelletteria. Il terziario conta su una rete distributiva di modeste dimensioni ma comunque adeguata al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità; tra le attività di servizio figura quello bancario. Non si segnalano attività di radio e telediffusione, giornali locali o servizi sociali di particolare rilievo, quali asili nido e case di riposo; le strutture scolastiche consentono il conseguimento dell'istruzione primaria e costringono la popolazione più giovane a spostarsi per completare l'istruzione obbligatoria. Non si segnalano strutture destinate alla diffusione e promozione della cultura, quali biblioteche, musei, pinacoteche o gallerie, né strutture ricettive.

Non sono state abbandonate le colture di cereali e foraggio ed è tuttora praticato l'allevamento di bovini e suini; il settore secondario presenta una spiccata vocazione per l'attività di lavorazione delle pelli e la produzione di pelletteria. Il terziario conta su una rete distributiva di modeste dimensioni ma comunque adeguata al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità; tra le attività di servizio figura quello bancario. Non si segnalano attività di radio e telediffusione, giornali locali o servizi sociali di particolare rilievo, quali asili nido e case di riposo; le strutture scolastiche consentono il conseguimento dell'istruzione primaria e costringono la popolazione più giovane a spostarsi per completare l'istruzione obbligatoria. Non si segnalano strutture destinate alla diffusione e promozione della cultura, quali biblioteche, musei, pinacoteche o gallerie, né strutture ricettive.

Relazioni

Il Parco dell'Adda sud non basta a fare di questo comune una meta turistica in grado di attrarre flussi significativi; i rapporti con i centri vicini sono così dovuti alle relazioni di ordine socio-economico: gli abitanti si spostano quotidianamente verso le località del circondario per lavorare, studiare, fare acquisti o espletare pratiche negli uffici amministrativi. Non si organizzano eventi o manifestazioni di rilievo, che costituiscano motivo di richiamo e momento di aggregazione: non si rileva una particolare propensione alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale, da attuare anche per mezzo di feste e sagre. La festa patronale, in onore della Beata Vergine Maria, si celebra l'8 settembre.

Il Parco dell'Adda sud non basta a fare di questo comune una meta turistica in grado di attrarre flussi significativi; i rapporti con i centri vicini sono così dovuti alle relazioni di ordine socio-economico: gli abitanti si spostano quotidianamente verso le località del circondario per lavorare, studiare, fare acquisti o espletare pratiche negli uffici amministrativi. Non si organizzano eventi o manifestazioni di rilievo, che costituiscano motivo di richiamo e momento di aggregazione: non si rileva una particolare propensione alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale, da attuare anche per mezzo di feste e sagre. La festa patronale, in onore della Beata Vergine Maria, si celebra l'8 settembre.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Boffalora d'Adda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.