Descrizione

Piccola comunità di montagna, di probabili origini alto-medievali, la cui economia è basata prevalentemente sull'agricoltura. I blessagnesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale; una piccola parte risiede nella località di Lura, contigua a quella di San Fedele Intelvi del comune omonimo. Il territorio mostra un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si va da un'altitudine minima di 675 metri a una massima di 1.397 metri nella parte nord-orientale. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, negli ultimi tempi è stato interessato da una certa espansione edilizia; circondato da boschi, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Piccola comunità di montagna, di probabili origini alto-medievali, la cui economia è basata prevalentemente sull'agricoltura. I blessagnesi presentano un indice di vecchiaia nella media e sono concentrati soprattutto nel capoluogo comunale; una piccola parte risiede nella località di Lura, contigua a quella di San Fedele Intelvi del comune omonimo. Il territorio mostra un profilo geometrico irregolare, con accentuate variazioni altimetriche: si va da un'altitudine minima di 675 metri a una massima di 1.397 metri nella parte nord-orientale. L'abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, negli ultimi tempi è stato interessato da una certa espansione edilizia; circondato da boschi, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Le prime notizie che la riguardano sono riportate in un documento della metà del IX secolo, in cui è citata col nome di Blexum. Ben poco si conosce della sua storia fino al XII secolo, quando fu sottoposta alla giurisdizione di Como. Verso la metà del Quattrocento entrò a far parte del feudo della famiglia Rusca, venendo assegnata, nel 1525, ai Pusterla. Poco dopo tornò tra i possedimenti dei Rusca, che ne conservarono la proprietà fin verso la fine del XVI secolo, quando fu concessa ai Marliani. La storia successiva non fa registrare eventi di particolare rilievo, seguendo quella dei territori circostanti. Il monumento più interessante è rappresentato dall'oratorio di San Silvestro, che si trova nella località di Lura; l'edificio conserva ben poco della sua originaria struttura romanica, essendo stato ristrutturato una prima volta nel Quattrocento e successivamente nel Settecento, quando venne completamente ricostruito anche il campanile. All'interno dell'abside si possono ammirare pregevoli affreschi cinquecenteschi, alcuni dei quali risultano coperti da altri dipinti del Seicento e da stucchi settecenteschi. Nel capoluogo comunale è ubicata la chiesa parrocchiale di Sant'Abbondio, costruita nel XVII secolo e restaurata agli inizi del Novecento; vi sono custoditi alcuni affreschi di epoca seicentesca e un paliotto d'altare risalente alla metà del Settecento.

Le prime notizie che la riguardano sono riportate in un documento della metà del IX secolo, in cui è citata col nome di Blexum. Ben poco si conosce della sua storia fino al XII secolo, quando fu sottoposta alla giurisdizione di Como. Verso la metà del Quattrocento entrò a far parte del feudo della famiglia Rusca, venendo assegnata, nel 1525, ai Pusterla. Poco dopo tornò tra i possedimenti dei Rusca, che ne conservarono la proprietà fin verso la fine del XVI secolo, quando fu concessa ai Marliani. La storia successiva non fa registrare eventi di particolare rilievo, seguendo quella dei territori circostanti. Il monumento più interessante è rappresentato dall'oratorio di San Silvestro, che si trova nella località di Lura; l'edificio conserva ben poco della sua originaria struttura romanica, essendo stato ristrutturato una prima volta nel Quattrocento e successivamente nel Settecento, quando venne completamente ricostruito anche il campanile. All'interno dell'abside si possono ammirare pregevoli affreschi cinquecenteschi, alcuni dei quali risultano coperti da altri dipinti del Seicento e da stucchi settecenteschi. Nel capoluogo comunale è ubicata la chiesa parrocchiale di Sant'Abbondio, costruita nel XVII secolo e restaurata agli inizi del Novecento; vi sono custoditi alcuni affreschi di epoca seicentesca e un paliotto d'altare risalente alla metà del Settecento.

Economia

Viste le piccole dimensioni della comunità, non sono presenti particolari servizi burocratici: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non risulta particolarmente fiorente: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura basata sulla coltivazione di mais e foraggi e integrata dalla produzione di legname, favorita dalla presenza dei boschi. Le attività industriali e artigianali sono pressoché assenti. Molto limitate sono anche le dimensioni del terziario: la rete distributiva, di cui si compone, è appena sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali della popolazione; oltre a quelli forniti dalla pubblica amministrazione, mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo; priva di scuole di ogni ordine e grado, non dispone di strutture destinate all'arricchimento culturale né di strutture ricettive. L'assenza di una farmacia costringe gli abitanti a recarsi nelle località limitrofe anche per i servizi sanitari di base.

Viste le piccole dimensioni della comunità, non sono presenti particolari servizi burocratici: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, mancando sul posto una stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all'occorrenza, esercitate dal sindaco. Il quadro economico non risulta particolarmente fiorente: esso risente dell'impronta rurale della zona, con un'agricoltura basata sulla coltivazione di mais e foraggi e integrata dalla produzione di legname, favorita dalla presenza dei boschi. Le attività industriali e artigianali sono pressoché assenti. Molto limitate sono anche le dimensioni del terziario: la rete distributiva, di cui si compone, è appena sufficiente a soddisfare i bisogni essenziali della popolazione; oltre a quelli forniti dalla pubblica amministrazione, mancano servizi qualificati, come l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Non vi sono strutture sociali, sportive e per il tempo libero di un certo rilievo; priva di scuole di ogni ordine e grado, non dispone di strutture destinate all'arricchimento culturale né di strutture ricettive. L'assenza di una farmacia costringe gli abitanti a recarsi nelle località limitrofe anche per i servizi sanitari di base.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, al pari delle altre località della Valle d'Intelvi sta registrando un significativo incremento nel numero dei visitatori, che la scelgono come luogo di villeggiatura estiva, attratti dall'aria salubre, dalla bellezza dei suoi boschi e dalla possibilità di effettuare interessanti escursioni lungo i numerosi sentieri, che si aprono tra i monti circostanti. Le esigue possibilità di occupazione offerte dalle attività produttive locali e la carenza di strutture e servizi sono alla base di intensi rapporti con i comuni del circondario e in particolare con il capoluogo provinciale. Notevole è anche il pendolarismo verso la vicina Svizzera, soprattutto nel periodo invernale. A sua volta, ha fatto registrare un saldo migratorio attivo tra i due ultimi censimenti, del 1991 e del 1981. La festa del Patrono, Sant'Abbondio, viene celebrata il 31 agosto.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, al pari delle altre località della Valle d'Intelvi sta registrando un significativo incremento nel numero dei visitatori, che la scelgono come luogo di villeggiatura estiva, attratti dall'aria salubre, dalla bellezza dei suoi boschi e dalla possibilità di effettuare interessanti escursioni lungo i numerosi sentieri, che si aprono tra i monti circostanti. Le esigue possibilità di occupazione offerte dalle attività produttive locali e la carenza di strutture e servizi sono alla base di intensi rapporti con i comuni del circondario e in particolare con il capoluogo provinciale. Notevole è anche il pendolarismo verso la vicina Svizzera, soprattutto nel periodo invernale. A sua volta, ha fatto registrare un saldo migratorio attivo tra i due ultimi censimenti, del 1991 e del 1981. La festa del Patrono, Sant'Abbondio, viene celebrata il 31 agosto.

Località

Lura

Lura

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Blessagno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.