Descrizione

Comune di impronta medievale adagiato su di un colle, sorretto dalla florida agricoltura, dal commercio e dall'industria ancora non molto evoluti; eredi degli antichi "tinai", i moderni artigiani sono riconosciuti impareggiabili fabbricatori di botti. La comunità dei bisentini presenta un elevato indice di vecchiaia e risulta sparpagliata in un gran numero di aggregati urbani minori (Bivio Castelli, Bivio San Nicola, Camiscione, Cardarelli, Ciariscelli, Falone, La Carpenta, Mascimantonio, Mongoni, Pellicianetti, Piano Grande, Popò, Scarscinetti, Scipione, Tingoli, Troiano, Venditti e Zurritto), che, insieme alle numerosissime case sparse sul territorio, testimoniano il processo di urbanizzazione estensiva, da cui anche il capoluogo comunale, in fase di espansione lungo le strade di accesso, è interessato. Il profilo geometrico del territorio comunale è caratterizzato dalle curve smussate di morbidi rilievi plasmati dall'intervento dell'uomo, che ne ha fatto una compatta estensione di coltivi. Con andamento serpeggiante il fiume Fino lambisce l'abitato, elevando il tasso di umidità nella zona contigua al fondovalle che, come il resto del comprensorio, gode di un clima mite.

Comune di impronta medievale adagiato su di un colle, sorretto dalla florida agricoltura, dal commercio e dall'industria ancora non molto evoluti; eredi degli antichi "tinai", i moderni artigiani sono riconosciuti impareggiabili fabbricatori di botti. La comunità dei bisentini presenta un elevato indice di vecchiaia e risulta sparpagliata in un gran numero di aggregati urbani minori (Bivio Castelli, Bivio San Nicola, Camiscione, Cardarelli, Ciariscelli, Falone, La Carpenta, Mascimantonio, Mongoni, Pellicianetti, Piano Grande, Popò, Scarscinetti, Scipione, Tingoli, Troiano, Venditti e Zurritto), che, insieme alle numerosissime case sparse sul territorio, testimoniano il processo di urbanizzazione estensiva, da cui anche il capoluogo comunale, in fase di espansione lungo le strade di accesso, è interessato. Il profilo geometrico del territorio comunale è caratterizzato dalle curve smussate di morbidi rilievi plasmati dall'intervento dell'uomo, che ne ha fatto una compatta estensione di coltivi. Con andamento serpeggiante il fiume Fino lambisce l'abitato, elevando il tasso di umidità nella zona contigua al fondovalle che, come il resto del comprensorio, gode di un clima mite.

Storia

All'insediamento che in epoca romana prosperò in questa zona, popolata anticamente dai vestini, Plinio si riferisce con il nome di BERETHRA, che contiene precise allusioni alla morfologia del territorio -proviene infatti dal greco BARATRON 'valle stretta e profonda'-; l'abitato, citato per la prima volta nel XII secolo, conobbe un periodo di oscurità e decadenza durante le invasioni barbariche ma risorse in seguito sotto la guida dell'abbazia di Montecassino, degli Acquaviva, dei Fallerio, dei Maiorano, dei Gattola e dei D'Annunzio. L'attenzione e l'ammirazione del visitatore sono suscitate dalla torre medievale, dall'antica badia di S. Salvatore, datata 1472, e dalla parrocchiale di-Santa Maria degli Angeli, costruzione romanica riedificata nel XVIII secolo che conserva un'interessante statua in terracotta della Madonna degli Angeli, tipico prodotto d'arte abruzzese. Nell'agro bisentino è incastonata la chiesa dei Santi Pietro e Paolo.

All'insediamento che in epoca romana prosperò in questa zona, popolata anticamente dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=VESTINI'>vestini</a>, Plinio si riferisce con il nome di BERETHRA, che contiene precise allusioni alla morfologia del territorio -proviene infatti dal greco BARATRON 'valle stretta e profonda'-; l'abitato, citato per la prima volta nel XII secolo, conobbe un periodo di oscurità e decadenza durante le invasioni barbariche ma risorse in seguito sotto la guida dell'abbazia di Montecassino, degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ACQUAVIVA'>Acquaviva</a>, dei Fallerio, dei Maiorano, dei Gattola e dei D'Annunzio. L'attenzione e l'ammirazione del visitatore sono suscitate dalla torre medievale, dall'antica badia di S. Salvatore, datata 1472, e dalla parrocchiale di-Santa Maria degli Angeli, costruzione romanica riedificata nel XVIII secolo che conserva un'interessante statua in terracotta della Madonna degli Angeli, tipico prodotto d'arte abruzzese. Nell'agro bisentino è incastonata la chiesa dei Santi Pietro e Paolo.

Economia

La discreta intraprendenza della comunità bisentina non è riuscita ad incrementare sensibilmente il livello di sviluppo dell'industria e del terziario; il legame che la unisce al suo passato, infatti, ha le caratteristiche del sano attaccamento al proprio retroterra culturale ma anche della chiusura agli stimoli del progresso. La coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo continua a rappresentare un'importante fonte di reddito e di occupazione, affiancata e sostenuta dall'industria agro-alimentare, che ha il suo punto di forza nella produzione del vino Montonico Bianco; alle imprese specializzate nella trasformazione dei prodotti agricoli se ne aggiungono alcune di piccolo taglio attive nel ramo delle confezioni e delle costruzioni. Gli stabilimenti industriali esistenti e la rete di distribuzione locale sono il prodotto di uno spirito imprenditoriale in scala minore, le linee essenziali di un sistema produttivo da incrementare nel futuro anche con l'ausilio dei servizi presenti, come il credito. Il panorama delle infrastrutture denuncia una certa staticità. Il comune è sprovvisto di importanti sedi burocratico-amministrative; con le strutture scolastiche di cui dispone consente soltanto la frequenza della scuola dell'obbligo; possiede un modesto apparato ricettivo che difetta di strutture per il soggiorno; vanta tuttavia una certa varietà di impianti sportivi, che annoverano una piscina scoperta, delle palestre, campi da tennis e di calcio, a disposizione della squadra locale (Bisenti Polisportiva); un consultorio familiare e un laboratorio analisi compongono il quadro dei servizi sanitari offerti alla popolazione locale.

La discreta intraprendenza della comunità bisentina non è riuscita ad incrementare sensibilmente il livello di sviluppo dell'industria e del terziario; il legame che la unisce al suo passato, infatti, ha le caratteristiche del sano attaccamento al proprio retroterra culturale ma anche della chiusura agli stimoli del progresso. La coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo continua a rappresentare un'importante fonte di reddito e di occupazione, affiancata e sostenuta dall'industria agro-alimentare, che ha il suo punto di forza nella produzione del vino Montonico Bianco; alle imprese specializzate nella trasformazione dei prodotti agricoli se ne aggiungono alcune di piccolo taglio attive nel ramo delle confezioni e delle costruzioni. Gli stabilimenti industriali esistenti e la rete di distribuzione locale sono il prodotto di uno spirito imprenditoriale in scala minore, le linee essenziali di un sistema produttivo da incrementare nel futuro anche con l'ausilio dei servizi presenti, come il credito. Il panorama delle infrastrutture denuncia una certa staticità. Il comune è sprovvisto di importanti sedi burocratico-amministrative; con le strutture scolastiche di cui dispone consente soltanto la frequenza della scuola dell'obbligo; possiede un modesto apparato ricettivo che difetta di strutture per il soggiorno; vanta tuttavia una certa varietà di impianti sportivi, che annoverano una piscina scoperta, delle palestre, campi da tennis e di calcio, a disposizione della squadra locale (Bisenti Polisportiva); un consultorio familiare e un laboratorio analisi compongono il quadro dei servizi sanitari offerti alla popolazione locale.

Relazioni

La fama dei luoghi è legata soprattutto ai pregi dei prodotti locali, celebrati da una manifestazione folcloristica di grande richiamo: il "Revival del vino e dell'uva", con una mostra agrituristica, una sfilata di carri allegorici e un festival dei canti della vendemmia, rende omaggio alle virtù del vino Montonico. Il Patrono S. Pasquale si festeggia il 17 maggio.

La fama dei luoghi è legata soprattutto ai pregi dei prodotti locali, celebrati da una manifestazione folcloristica di grande richiamo: il "Revival del vino e dell'uva", con una mostra agrituristica, una sfilata di carri allegorici e un festival dei canti della vendemmia, rende omaggio alle virtù del vino Montonico. Il Patrono S. Pasquale si festeggia il 17 maggio.

Località

Bivio Castelli, Bivio San Nicola, Cardarelli, Cascignoli, Ciariscelli, Falone, Mascimantonio, Mongoni, Troiano, Turchi, Venditti, Zurritto

Bivio Castelli, Bivio San Nicola, Cardarelli, Cascignoli, Ciariscelli, Falone, Mascimantonio, Mongoni, Troiano, Turchi, Venditti, Zurritto

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bisenti rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.