Descrizione

Centro medievale la cui popolazione, caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si ripartisce in numerose località tra le quali: Caccialupi, Puntone, Quattro Strade, Santa Colomba. La sua economa si basa su un'intensa produzione artigianale ed industriale. Nello stemma comunale una precedente immagine più tradizionale di leone (con una tinca nella zampa) fu sostituita nel 1860 da un ariete color oro saliente su un mazzo di spighe di grano a testimoniare, in quegli anni, la diffusa pratica della pastorizia accanto alla rinnovata fertilità dei campi che, dopo il prosciugamento delle zone paludose, consentì ai bientinesi un notevole sviluppo dell'attività agricola, favorita dal profilo pianeggiante del territorio.  

Centro medievale la cui popolazione, caratterizzata da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si ripartisce in numerose località tra le quali: Caccialupi, Puntone, Quattro Strade, Santa Colomba. La sua economa si basa su un'intensa produzione artigianale ed industriale. Nello stemma comunale una precedente immagine più tradizionale di leone (con una tinca nella zampa) fu sostituita nel 1860 da un ariete color oro saliente su un mazzo di spighe di grano a testimoniare, in quegli anni, la diffusa pratica della pastorizia accanto alla rinnovata fertilità dei campi che, dopo il prosciugamento delle zone paludose, consentì ai bientinesi un notevole sviluppo dell'attività agricola, favorita dal profilo pianeggiante del territorio.  

Storia

Le origini molto antiche, nell'Alto Medioevo, sono testimoniate dalla menzione in un documento che risale al 793, ma per ritrovare notizie di qualche rilevanza bisogna fare un salto nel sec. XII allorché, nell'anno 1117, il marchese di Toscana Rodobone vendette il territorio al vescovo di Pisa, con una cessione che fu confermata dall'imperatore Corrado II (1138). Nel secolo successivo il controllo passò in un primo tempo alla repubblica di Pisa ed in seguito, dal 1285, al comune di Lucca. Nel 1402 infine le sorti dei Bientinesi si legarono a quelle dei fiorentini e della repubblica di Firenze - unica eccezione la breve parentesi sotto Carlo VIII nel 1494 - fino al compimento dell'unità d'Italia. Attualmente le antiche vestigia si limitano a qualche resto delle fortificazioni medievali nell'abitato e ad un pulpito, che risale al 1400, conservato nella Chiesa dell'Assunta, ricostruita nel sec. XIII; l'antico castello, ricordato nello scritto del 793, fu definitivamente distrutto (già diroccato) nel 1640 in concomitanza con l'ampliamento della Chiesa dell'Assunta. La torre campanaria, particolare curioso, è frutto del restauro infedele di un torrione della cinta muraria. Nell'antichità nella zona stagnava un lago, ora bonificato. La vocazione rurale, sopravvissuta anche alla bonifica, appare negli ultimi anni superata da una mentalità imprenditoriale ed industriale.  

Le origini molto antiche, nell'Alto Medioevo, sono testimoniate dalla menzione in un documento che risale al 793, ma per ritrovare notizie di qualche rilevanza bisogna fare un salto nel sec. XII allorché, nell'anno 1117, il marchese di Toscana Rodobone vendette il territorio al vescovo di Pisa, con una cessione che fu confermata dall'imperatore Corrado II (1138). Nel secolo successivo il controllo passò in un primo tempo alla repubblica di Pisa ed in seguito, dal 1285, al comune di Lucca. Nel 1402 infine le sorti dei Bientinesi si legarono a quelle dei fiorentini e della repubblica di Firenze - unica eccezione la breve parentesi sotto Carlo VIII nel 1494 - fino al compimento dell'unità d'Italia. Attualmente le antiche vestigia si limitano a qualche resto delle fortificazioni medievali nell'abitato e ad un pulpito, che risale al 1400, conservato nella Chiesa dell'Assunta, ricostruita nel sec. XIII; l'antico castello, ricordato nello scritto del 793, fu definitivamente distrutto (già diroccato) nel 1640 in concomitanza con l'ampliamento della Chiesa dell'Assunta. La torre campanaria, particolare curioso, è frutto del restauro infedele di un torrione della cinta muraria. Nell'antichità nella zona stagnava un lago, ora bonificato. La vocazione rurale, sopravvissuta anche alla bonifica, appare negli ultimi anni superata da una mentalità imprenditoriale ed industriale.  

Economia

La principale fonte di reddito deriva dal settore industriale incentrato nel comparto manifatturiero sviluppato soprattutto nei due rami dell'arredamento (mobili, lampadari, antiquariato) e del vestiario, mentre connessi all'artigianato sono gli ombrellifici e le attività volte alla lavorazione del ferro e delle pelli (vai tomaifici e un borsettificio). Alle produzioni industriali ed artigianali è collegato il terziario che può contare anche su valori di risparmio elevati e sulla presenza di una locale banca. L'agricoltura non è rilevante ed il turismo non è sviluppato. Le strutture socio-assistenziali comprendono un distretto sanitario e un poliambulatorio. Le scuole consentono esclusivamente il compimento degli studi dell'obbligo. È attiva una televisione privata ("Telemondo").  

La principale fonte di reddito deriva dal settore industriale incentrato nel comparto manifatturiero sviluppato soprattutto nei due rami dell'arredamento (mobili, lampadari, antiquariato) e del vestiario, mentre connessi all'artigianato sono gli ombrellifici e le attività volte alla lavorazione del ferro e delle pelli (vai tomaifici e un borsettificio). Alle produzioni industriali ed artigianali è collegato il terziario che può contare anche su valori di risparmio elevati e sulla presenza di una locale banca. L'agricoltura non è rilevante ed il turismo non è sviluppato. Le strutture socio-assistenziali comprendono un distretto sanitario e un poliambulatorio. Le scuole consentono esclusivamente il compimento degli studi dell'obbligo. È attiva una televisione privata ("Telemondo").  

Relazioni

I rapporti con i centri vicini, favoriti da una buona rete di comunicazioni, sono particolarmente intensi e danno origine a notevoli flussi in uscita verso l'A11, determinati dalla necessità di raggiungere sedi di lavoro, di studio e di servizi amministrativi. In loco una certa attrazione viene esercitata dalla Mostra-Mercato dell'Antiquariato, legata al comparto artigianal-industriale, che si svolge ogni quarto sabato e domenica del mese. Il sabato, domenica, lunedì e martedì di Pentecoste si tiene la tradizionale fiera. La festa patronale, in onore di S. Valentino, si celebra il giorno della Pentecoste.

I rapporti con i centri vicini, favoriti da una buona rete di comunicazioni, sono particolarmente intensi e danno origine a notevoli flussi in uscita verso l'A11, determinati dalla necessità di raggiungere sedi di lavoro, di studio e di servizi amministrativi. In loco una certa attrazione viene esercitata dalla Mostra-Mercato dell'Antiquariato, legata al comparto artigianal-industriale, che si svolge ogni quarto sabato e domenica del mese. Il sabato, domenica, lunedì e martedì di Pentecoste si tiene la tradizionale fiera. La festa patronale, in onore di S. Valentino, si celebra il giorno della Pentecoste.

Località

Bosco di Piccione, Caccialupi, Case Via del Puntone, Puntone, Quattro Strade, Santa Colomba

Bosco di Piccione, Caccialupi, Case Via del Puntone, Puntone, Quattro Strade, Santa Colomba

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bientina rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.