Descrizione
"Comune sparso" di pianura, con sede in località Gazzo, ricorda antiche origini. Le attività su cui si fonda la sua economia sono da ricercare nel primario e nel secondario. La comunità dei bigarellesi mostra un indice di vecchiaia di poco superiore alla media e abita non soltanto nel capoluogo comunale ma anche in località come Bazza, Bigarello, Stradella e Corte Magnalupa. Il territorio non fa registrare variazioni altimetriche ma si presenta con un paesaggio piatto e regolare, adagiato sulla sinistra del fiume Mincio; è attraversato da una serie di canali, che hanno donato alla zona ricchezza e fertilità, trasformando in un insieme di campi, adatti alla coltivazione, quella che un tempo era un'area particolarmente paludosa. L'abitato conserva alcuni edifici rustici del passato ma si sta sviluppando con un gruppo di nuove costruzioni, frutto del fenomeno di espansione edilizia cui il comune assiste. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è suddiviso in quattro sezioni. Nella prima, a sfondo rosso, spiccano cinque spighe di grano d'oro; nella seconda e terza sezione, d'oro, si raffigura una torre rossa merlata alla guelfa e posta sulla verde pianura; la quarta sezione, infine, riproduce, in campo azzurro, due stelle d'oro a otto raggi.
Storia
Le prime tracce della presenza di raggruppamenti umani nella zona risalgono al periodo delle palafitte, mentre il toponimo deriva, secondo una certa interpretazione, da BIGA, il carro a due ruote dei romani, oppure da "bica", con cui si indica un mucchio di covoni; un'ultima interpretazione riporta al cognome di origine veneta "Bigarella". Quel che è certo è che sin dall'alto Medioevo esisteva sul posto una pieve e che già nel '200 era in atto una discreta espansione economica e demografica, tanto che sorse un nuovo nucleo abitato accanto alla struttura più antica. La sua posizione in territorio di confine la rese oggetto delle mire di varie signorie, fra le quali quella dei Canossa e l'altra degli Scaligeri di Verona. In seguito divenne possedimento del casato mantovano dei Gonzaga e, nei primi del '700, l'intero territorio fu assorbito nell'Impero austriaco, come sottoposto al ducato di Milano. La dipendenza dall'Impero austriaco durò fin verso la fine del XVIII secolo, quando la zona venne invasa dall'esercito francese, in occasione del primo intervento di Napoleone in Italia. Terminata la conquista francese, tornò a far parte dei possedimenti austriaci del Lombardo-Veneto. Della storia contemporanea si ricorda, infine, il rovinoso bombardamento del 1945 che causò, fra l'altro, la distruzione dell'archivio municipale. Sul suo territorio sorgono importanti edifici che testimoniano l'impegno che nelle varie epoche storiche è stato dedicato all'arte sacra e civile: nel capoluogo comunale si trova la settecentesca parrocchiale dei Santi Giovanni e Paolo; nella località di Stradella si trova l'antica chiesa di Santa Maria Carpeneta, edificata nel '400 ed in seguito ristrutturata, mentre a Bazza sorge la cappella di Sant'Antonio Abate, con elementi in stile barocco. Degno di menzione è il Palazzo del Vicario, ancora ben conservato.
Economia
Fra gli uffici presenti compaiono quelli consueti (municipali e postali) e quelli della stazione dei carabinieri. La maggiore fonte di reddito per la popolazione locale è costituita ancora dall'agricoltura, specializzata nella coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite e frutta. Anche l'allevamento occupa un suo spazio non irrilevante nell'economia del luogo: si allevano, infatti, bovini e suini. Il secondario è rappresentato nei comparti alimentare, tessile, dell'abbigliamento, chimico, edile, automobilistico (in particolare della costruzione di locomotive). Il terziario offre soltanto una rete distributiva in grado di soddisfare le principali richieste della comunità. Tra i servizi culturali si segnala quello offerto dalla biblioteca. Le uniche scuole presenti sono le materne e le elementari e piuttosto carente si mostra la capacità ricettiva, che garantisce la sola ristorazione. È comunque garantito il servizio farmaceutico.
Relazioni
Poco frequentata per turismo e per lavoro, detiene rapporti non rilevanti con il circondario, se si escludono quelli derivanti dalla necessità di usufruire dei servizi e uffici non presenti sul posto. Ciò contribuisce a determinare un quotidiano pendolarismo verso il vicino capoluogo di provincia, dovuto anche alla mancanza di istituti di istruzione secondaria. Non si registra l'organizzazione di manifestazioni di tipo folclorico o culturale, tendenti alla promozione del comune. La festa dei Patroni, i Santi Giovanni e Paolo, si celebra il 26 giugno.
Località
Bazza, Corte Brusca, Corte Carpanete, Corte Castellazzo, Corte Magnalupa, Corte Roverina, Corte Sostegno, Dosso Kelder, Gazzo, Stradella
- Popolazione 2.087
- Lat 45° 10' 41,26'' 45.17812778
- Long 10° 53' 48,22'' 10.89672778
- CAP 46030
- Prefisso 0376
- Codice ISTAT 020004
- Codice Catasto A866
- Altitudine slm 23 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2388 - Superficie 26.96 Km2
- Densità 77,41 ab/Km2
- Sismicità Zona 3
- Alba 04:37
- Tramonto 19:50
- Beniamino Morselli
- Piazza Repubblica, 8
- 46030 (MN) Lombardia
- comune.sangiorgio-bigarello@pec.regione.lombardia.it
- www.comune.sangiorgiobigarello.mn.it/
- 80004610202