Descrizione

Comune di montagna, di origine medievale, la cui popolazione è dedita, oltre che ad attività agricole, anche al commercio ed all'artigianato. I bugliesi presentano un indice di vecchiaia nella media e, oltre che nel capoluogo comunale, abitano in altre due località : Ronco e Villapinta. Il territorio comunale, che si sviluppa su un ampio terrazzo a mezza costa, presenta il caratteristico paesaggio montano, con forti variazioni altimetriche, ricco di boschi di castagno e latifoglie, frammentato in vigneti coltivati su terrazzamenti. L'abitato, che gode, grazie alla sua posizione geografica, di un'insolita mitezza del clima, domina la sponda destra dell'Adda. Il discreto sviluppo economico ha favorito anche una notevole espansione edilizia che da qualche anno sta interessando il nucleo urbano. Sullo sfondo celeste dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un cervo d'oro posto su di un monte. Il cervo rappresenta il patrimonio faunistico del comune; la montagna sottostante è il Monte Disgrazia che, con i suoi perenni ghiacciai, alpeggi e boschi sottostanti, costituisce il patrimonio naturale e culturale dell'intera comunità.  

Comune di montagna, di origine medievale, la cui popolazione è dedita, oltre che ad attività agricole, anche al commercio ed all'artigianato. I bugliesi presentano un indice di vecchiaia nella media e, oltre che nel capoluogo comunale, abitano in altre due località : Ronco e Villapinta. Il territorio comunale, che si sviluppa su un ampio terrazzo a mezza costa, presenta il caratteristico paesaggio montano, con forti variazioni altimetriche, ricco di boschi di castagno e latifoglie, frammentato in vigneti coltivati su terrazzamenti. L'abitato, che gode, grazie alla sua posizione geografica, di un'insolita mitezza del clima, domina la sponda destra dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a>. Il discreto sviluppo economico ha favorito anche una notevole espansione edilizia che da qualche anno sta interessando il nucleo urbano. Sullo sfondo celeste dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia un cervo d'oro posto su di un monte. Il cervo rappresenta il patrimonio faunistico del comune; la montagna sottostante è il Monte Disgrazia che, con i suoi perenni ghiacciai, alpeggi e boschi sottostanti, costituisce il patrimonio naturale e culturale dell'intera comunità.  

Storia

Il suo nome deriva da un termine del dialetto locale, ''bui'', ovvero fontana. Fu per vario tempo una "corte", concessione imperiale agli ecclesiastici, appartenendo nel IX secolo ai vescovi di Como e, successivamente al vescovo di Coira. Nella seconda metà del '300 partecipò, insieme ad altri paesi della Valtellina, alla rivolta contro i Visconti, diventando poi un feudo della potente famiglia dei Parravicini. La comunità di Buglio viene menzionata nella cronaca del viaggio episcopale del 1589 compiuto in quelle terre dal vescovo di Como. Con una storia abbastanza anonima, viene ricordata soprattutto per le pagine scritte durante la seconda guerra mondiale e legate alla Resistenza. L'11 giugno 1944 la 40° Brigata partigiana Garibaldi ''Matteotti'', aveva occupato la sede comunale, dopo aver deposto il podestà; ad essa nei giorni successivi si erano uniti un centinaio di giovani milanesi; l'unica arma pesante che possedevano era una mitragliatrice e infatti non sopravvissero all'attacco sferrato il 16 giugno dalle forze nazi-fasciste. Ci furono molti morti, anche fra i civili. Essi sono ricordati da una lapide posta all'ingresso dell'abitato. La parrocchiale dei Santi Fedele e Girolamo, edificata prima del '400, mostra un'architettura sobria, formata com'è ad una sola navata con otto cappelle. Nella frazione di Villapinta, nella chiesetta dedicata ai Santi Pietro e Gregorio Magno, si possono ammirare affreschi dipinti tra il XV e il XVI secolo.  

Il suo nome deriva da un termine del dialetto locale, ''bui'', ovvero fontana. Fu per vario tempo una "corte", concessione imperiale agli ecclesiastici, appartenendo nel IX secolo ai vescovi di Como e, successivamente al vescovo di Coira. Nella seconda metà del '300 partecipò, insieme ad altri paesi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, alla rivolta contro i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, diventando poi un feudo della potente famiglia dei Parravicini. La comunità di Buglio viene menzionata nella cronaca del viaggio episcopale del 1589 compiuto in quelle terre dal vescovo di Como. Con una storia abbastanza anonima, viene ricordata soprattutto per le pagine scritte durante la seconda guerra mondiale e legate alla Resistenza. L'11 giugno 1944 la 40° Brigata partigiana Garibaldi ''Matteotti'', aveva occupato la sede comunale, dopo aver deposto il podestà; ad essa nei giorni successivi si erano uniti un centinaio di giovani milanesi; l'unica arma pesante che possedevano era una mitragliatrice e infatti non sopravvissero all'attacco sferrato il 16 giugno dalle forze nazi-fasciste. Ci furono molti morti, anche fra i civili. Essi sono ricordati da una lapide posta all'ingresso dell'abitato. La parrocchiale dei Santi Fedele e Girolamo, edificata prima del '400, mostra un'architettura sobria, formata com'è ad una sola navata con otto cappelle. Nella frazione di Villapinta, nella chiesetta dedicata ai Santi Pietro e Gregorio Magno, si possono ammirare affreschi dipinti tra il XV e il XVI secolo.  

Economia

Il settore agricolo è storicamente quello cui si è da sempre dedicata la popolazione. Attualmente sono presenti colture di cereali, frutta e viti. L'esposizione a meridione e la mitezza del clima privilegiano la coltura della vite, anche se solo un decimo dei vigneti danno una produzione che rientra nella denominazione di origine controllata. L'allevamento del bestiame è anch'esso abbastanza florido: in prevalenza sono bovini ma non mancano ovini, caprini, suini, equini ed avicoli. Connesse al settore agricolo sono alcune industrie per la lavorazione e conservazione della frutta. Il panorama economico comprende inoltre alcuni insediamenti industriali di piccole e medie dimensioni: un'azienda tessile e alcune fabbriche metalmeccaniche per la produzione di macchine di impiego generale; varie aziende impegnate nella produzione di mobili coprono il settore legato alla trasformazione del legno. Non mancano imprese edili specializzate nella costruzione ed installazione di componenti di impianti per funivie. Sensibile anche la presenza di esercizi commerciali, dediti particolarmente al commercio al dettaglio. Il panorama delle strutture per servizi sociali è meno dinamico: mancano strutture sociali e culturali ed anche la scuola è carente offrendo la possibilità di frequentare solo la materna e le elementari. Poco rilevante risulta la presenza di strutture ricettive; del tutto assente il servizio sanitario.   

Il settore agricolo è storicamente quello cui si è da sempre dedicata la popolazione. Attualmente sono presenti colture di cereali, frutta e viti. L'esposizione a meridione e la mitezza del clima privilegiano la coltura della vite, anche se solo un decimo dei vigneti danno una produzione che rientra nella denominazione di origine controllata. L'allevamento del bestiame è anch'esso abbastanza florido: in prevalenza sono bovini ma non mancano ovini, caprini, suini, equini ed avicoli. Connesse al settore agricolo sono alcune industrie per la lavorazione e conservazione della frutta. Il panorama economico comprende inoltre alcuni insediamenti industriali di piccole e medie dimensioni: un'azienda <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e alcune fabbriche metalmeccaniche per la produzione di macchine di impiego generale; varie aziende impegnate nella produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> coprono il settore legato alla trasformazione del legno. Non mancano imprese edili specializzate nella costruzione ed installazione di componenti di impianti per funivie. Sensibile anche la presenza di esercizi commerciali, dediti particolarmente al commercio al dettaglio. Il panorama delle strutture per servizi sociali è meno dinamico: mancano strutture sociali e culturali ed anche la scuola è carente offrendo la possibilità di frequentare solo la materna e le elementari. Poco rilevante risulta la presenza di strutture ricettive; del tutto assente il servizio sanitario.   

Relazioni

La principale attrattiva è senza dubbio la Costiera dei ''Cecch''. La zona è il luogo ideale per praticare escursioni e ''trekking''. Poco rilevanti i rapporti con i centri vicini, fatta eccezione di un certo pendolarismo in uscita per raggiungere le scuole e i servizi burocratico amministrativi. Il Patrono è S. Fedele, festeggiato il 28 ottobre.  

La principale attrattiva è senza dubbio la Costiera dei ''Cecch''. La zona è il luogo ideale per praticare escursioni e ''trekking''. Poco rilevanti i rapporti con i centri vicini, fatta eccezione di un certo pendolarismo in uscita per raggiungere le scuole e i servizi burocratico amministrativi. Il Patrono è S. Fedele, festeggiato il 28 ottobre.  

Località

Corni Bruciati, Ronco, Villapinta

Corni Bruciati, Ronco, Villapinta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Buglio in Monte rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.