Descrizione

Piccola comunità collinare, di origine medievale, con un’economia basata esclusivamente sulla produzione agricola e vitivinicola. È nota per i suoi alberi ultracentenari. La popolazione dei berzanesi, il cui indice di vecchiaia è da primato, si divide tra il capoluogo comunale, gli aggregati urbani minori di Chiesa, Inselmina, Magostino, Valbona e un esiguo numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 200 a un massimo di 426 metri sul livello del mare. Analogamente l’abitato, posto su un’altura circondato da lunghi filari di vigneti, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Piccola comunità collinare, di origine medievale, con un’economia basata esclusivamente sulla produzione agricola e vitivinicola. È nota per i suoi alberi ultracentenari. La popolazione dei berzanesi, il cui indice di vecchiaia è da primato, si divide tra il capoluogo comunale, gli aggregati urbani minori di Chiesa, Inselmina, Magostino, Valbona e un esiguo numero di case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 200 a un massimo di 426 metri sul livello del mare. Analogamente l’abitato, posto su un’altura circondato da lunghi filari di vigneti, ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare.

Storia

La sua denominazione, riscontrabile in passato nei termini “Brexanus”, “Berizanus”, “Berzanus”, “Bericanus”, deriva dal prediale con suffisso -ANUS, applicato al nome virile BERCIUS o al nome romano “Briccius” nonché alle sue varianti “Britius”, “Brittius”, “Brictius” e “Brutius”. Poche sono le notizie relative alle sue prime vicende storiche. Sorta durante il periodo medievale, fu possedimento, in quella stessa epoca, del vicino comune di Tortona fino al 1818, anno in cui venne ristabilita la sua indipendenza. Circa un secolo dopo, nel 1928, durante il periodo fascista, con l’aggregazione al comune di Volpedo, fu di nuovo posta sotto una giurisdizione esterna. La sua piena autonomia sopraggiunse quasi vent’anni più tardi, nel 1947. Poche sono le testimonianze storico-architettoniche di cui occorre far menzione: tra gli emblemi del suo passato figura senz’altro l’antico palazzo Bussetti Boniforte di Cortemagno, a cui è annessa la cappella gentilizia.

La sua denominazione, riscontrabile in passato nei termini “Brexanus”, “Berizanus”, “Berzanus”, “Bericanus”, deriva dal prediale con suffisso -ANUS, applicato al nome virile BERCIUS o al nome romano “Briccius” nonché alle sue varianti “Britius”, “Brittius”, “Brictius” e “Brutius”. Poche sono le notizie relative alle sue prime vicende storiche. Sorta durante il periodo medievale, fu possedimento, in quella stessa epoca, del vicino comune di Tortona fino al 1818, anno in cui venne ristabilita la sua indipendenza. Circa un secolo dopo, nel 1928, durante il periodo fascista, con l’aggregazione al comune di Volpedo, fu di nuovo posta sotto una giurisdizione esterna. La sua piena autonomia sopraggiunse quasi vent’anni più tardi, nel 1947. Poche sono le testimonianze storico-architettoniche di cui occorre far menzione: tra gli emblemi del suo passato figura senz’altro l’antico palazzo Bussetti Boniforte di Cortemagno, a cui è annessa la cappella gentilizia.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza esercitate dal sindaco. Il settore primario, su cui si fonda tutta l’economia locale, è presente con la coltivazione della vite (dalla quale si ricavano pregiati vini Doc e Docg), cereali, frumento, frutta e foraggi. Accanto al lavoro dei campi è praticato anche l’allevamento di avicoli. Il settore economico secondario è scarsamente sviluppato: le uniche attività produttive locali sono costituite da aziende che operano nel comparto edile. Il terziario riesce appena a soddisfare le esigenze primarie della popolazione; mancano servizi maggiormente qualificati, come quello bancario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie costringono la popolazione a rivolgersi ai comuni limitrofi anche per i servizi di base.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Per l’assenza sul posto della stazione dei carabinieri, le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza esercitate dal sindaco. Il settore primario, su cui si fonda tutta l’economia locale, è presente con la coltivazione della vite (dalla quale si ricavano pregiati vini Doc e Docg), cereali, frumento, frutta e foraggi. Accanto al lavoro dei campi è praticato anche l’allevamento di avicoli. Il settore economico secondario è scarsamente sviluppato: le uniche attività produttive locali sono costituite da aziende che operano nel comparto edile. Il terziario riesce appena a soddisfare le esigenze primarie della popolazione; mancano servizi maggiormente qualificati, come quello bancario. Non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Mancano scuole di ogni ordine e grado, compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie costringono la popolazione a rivolgersi ai comuni limitrofi anche per i servizi di base.

Relazioni

Non rappresenta una meta di rilevante afflusso turistico, pur offrendo ai suoi visitatori la possibilità di effettuarvi delle escursioni all’insegna del riposo e del contatto con una natura incontaminata, caratterizzata, tra l’altro, da affascinanti alberi ultracentenari. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere le aree limitrofi più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, anche per motivi di studio. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche o di carattere religioso che potrebbero allietare il borgo e contribuire a richiamare visitatori dai dintorni. La festa in onore dei Patroni, Santa Maria Maddalena e San Giacomo, si celebra la terza domenica di ottobre.

Non rappresenta una meta di rilevante afflusso turistico, pur offrendo ai suoi visitatori la possibilità di effettuarvi delle escursioni all’insegna del riposo e del contatto con una natura incontaminata, caratterizzata, tra l’altro, da affascinanti alberi ultracentenari. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere le aree limitrofi più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, anche per motivi di studio. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche o di carattere religioso che potrebbero allietare il borgo e contribuire a richiamare visitatori dai dintorni. La festa in onore dei Patroni, Santa Maria Maddalena e San Giacomo, si celebra la terza domenica di ottobre.

Località

Cappelletti, Chiesa, Inselmina, Magostino, Valbona

Cappelletti, Chiesa, Inselmina, Magostino, Valbona

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Berzano di Tortona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.