Descrizione

Piccola comunità, di origine medioevale, con un'economia scarsamente sviluppata, incentrata perlopiù su modeste attività industriali e commerciali. La comunità dei bemini presenta un indice di vecchiaia altissimo, decisamente da primato, attribuibile a fattori ambientali e sociali e si concentra nel capoluogo comunale. Il territorio, che mostra notevoli variazioni altimetriche, ha il suo maggior richiamo nel Monte Verobbio, area speciale protetta, ricca di boschi ed estesi pascoli. Il nucleo abitato è sito in una piacevole posizione panoramica, sul versante occidentale delle Alpi Orobie che degradano verso il corso del fiume Adda, ed è arroccato su uno sprone che si affaccia sulle valli create dal fluire dei  fiumi Bitto di Gerola e Bitto di Albaredo. Non vive un periodo di incremento edilizio e si anima periodicamente in estate, quando il richiamo della terra di origine, l'area salubre e il paesaggio suggestivo lo ripopola dei cittadini emigrati. Lo stemma municipale, concesso con Regio Decreto, risulta dominato dall'immagine di un'aquila posta sulla sommità di un monte. Ai lati, due stelle a cinque raggi campeggiano su fondo azzurro.  

Piccola comunità, di origine medioevale, con un'economia scarsamente sviluppata, incentrata perlopiù su modeste attività industriali e commerciali. La comunità dei bemini presenta un indice di vecchiaia altissimo, decisamente da primato, attribuibile a fattori ambientali e sociali e si concentra nel capoluogo comunale. Il territorio, che mostra notevoli variazioni altimetriche, ha il suo maggior richiamo nel Monte Verobbio, area speciale protetta, ricca di boschi ed estesi pascoli. Il nucleo abitato è sito in una piacevole posizione panoramica, sul versante occidentale delle Alpi Orobie che degradano verso il corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a>, ed è arroccato su uno sprone che si affaccia sulle valli create dal fluire dei  fiumi Bitto di Gerola e Bitto di Albaredo. Non vive un periodo di incremento edilizio e si anima periodicamente in estate, quando il richiamo della terra di origine, l'area salubre e il paesaggio suggestivo lo ripopola dei cittadini emigrati. Lo stemma municipale, concesso con Regio Decreto, risulta dominato dall'immagine di un'aquila posta sulla sommità di un monte. Ai lati, due stelle a cinque raggi campeggiano su fondo azzurro.  

Storia

Sebbene non sia mai stata un centro di grosse dimensioni e di importanza strategica, la sua storia va indietro nel tempo sino all'alto Medioevo. La sua vocazione indipendentista risulta da documenti dell'epoca secondo cui nel 1300 divenne un libero comune. Cadde in seguito sotto la dominazione dei Visconti contro i quali combatté insieme ad altri paesi della Valtellina nella seconda metà del XIV secolo. Così ricco di storia e nonostante abbia dato i natali a famiglie illustri, come i Passamonti o i Fontana, cui appartenne lo storico del '700, Carlo Giacinto Fontana, nel corso dei secoli ha assistito ad un progressivo ma incessante impoverimento demografico. Le cronache del tempo, infatti, segnalano un declino costante nel tempo che va dalla fine del XVI secolo, durante il dominio dei grigioni con la presenza di circa 600 abitanti, all'unità di Italia, quando nel censimento del 1861 furono contate 253 anime. Tale decremento è attribuibile alla grande crisi che colpì tutta la zona dal '700 e che portò vaste fasce della popolazione a cercare fortuna nei porti della riviera ligure ed adriatica. La storia della comunità si riscontra nelle vestigia rinvenute nel corso dei secoli. La parrocchiale di S. Bartolomeo, consacrata nel XIV secolo, è stata più volte restaurata nel corso degli anni. Durante i lavori del 1957 vi fu rinvenuta una importante croce astile in bronzo dorato in stile romanico, risalente al XII-XIII secolo, attualmente custodita nel museo civico di Sondrio. Di un qualche interesse è la "Madonna col Bambino e S. Rocco", un affresco votivo risalente ai primi anni del '500, situato sulla strada principale.     

Sebbene non sia mai stata un centro di grosse dimensioni e di importanza strategica, la sua storia va indietro nel tempo sino all'alto Medioevo. La sua vocazione indipendentista risulta da documenti dell'epoca secondo cui nel 1300 divenne un libero comune. Cadde in seguito sotto la dominazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> contro i quali combatté insieme ad altri paesi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a> nella seconda metà del XIV secolo. Così ricco di storia e nonostante abbia dato i natali a famiglie illustri, come i Passamonti o i Fontana, cui appartenne lo storico del '700, Carlo Giacinto Fontana, nel corso dei secoli ha assistito ad un progressivo ma incessante impoverimento demografico. Le cronache del tempo, infatti, segnalano un declino costante nel tempo che va dalla fine del XVI secolo, durante il dominio dei grigioni con la presenza di circa 600 abitanti, all'unità di Italia, quando nel censimento del 1861 furono contate 253 anime. Tale decremento è attribuibile alla grande crisi che colpì tutta la zona dal '700 e che portò vaste fasce della popolazione a cercare fortuna nei porti della riviera ligure ed adriatica. La storia della comunità si riscontra nelle vestigia rinvenute nel corso dei secoli. La parrocchiale di S. Bartolomeo, consacrata nel XIV secolo, è stata più volte restaurata nel corso degli anni. Durante i lavori del 1957 vi fu rinvenuta una importante croce astile in bronzo dorato in stile romanico, risalente al XII-XIII secolo, attualmente custodita nel museo civico di Sondrio. Di un qualche interesse è la "Madonna col Bambino e S. Rocco", un affresco votivo risalente ai primi anni del '500, situato sulla strada principale.     

Economia

Il panorama burocratico-amministrativo locale è alquanto modesto, essendo limitato ai soli servizi del municipio e dell'ufficio postale. Il costante declino demografico con il flusso migratorio che ha per decenni impoverito la comunità della sua forza lavoro, ha reso decisamente povero il panorama economico. L'agricoltura intensiva è praticamente assente, sia nella produzione di colture che nel campo della zootecnia. A livello imprenditoriale, fatta eccezione per alcune imprese che sono impegnate nell'edilizia, non si rilevano attività imprenditoriali o artigianali medio piccole di un certo livello. La situazione non cambia quando si considera il terziario che non ha fatto breccia in questa piccola realtà, come dimostra l'assenza di ogni servizio ad esso collegato, uno fra tutti l'attività bancaria. Di pari passo vanno i servizi socio-culturali che risultano totalmente inesistenti ; si deve inoltre rilevare la mancanza sia di strutture scolastiche a tutti i livelli sia di presidi farmaco-sanitari e non certo rassicurante appare la situazione sul versante delle attività ricettive che sono scarsamente rappresentate.  

Il panorama burocratico-amministrativo locale è alquanto modesto, essendo limitato ai soli servizi del municipio e dell'ufficio postale. Il costante declino demografico con il flusso migratorio che ha per decenni impoverito la comunità della sua forza lavoro, ha reso decisamente povero il panorama economico. L'agricoltura intensiva è praticamente assente, sia nella produzione di colture che nel campo della zootecnia. A livello imprenditoriale, fatta eccezione per alcune imprese che sono impegnate nell'edilizia, non si rilevano attività imprenditoriali o artigianali medio piccole di un certo livello. La situazione non cambia quando si considera il terziario che non ha fatto breccia in questa piccola realtà, come dimostra l'assenza di ogni servizio ad esso collegato, uno fra tutti l'attività bancaria. Di pari passo vanno i servizi socio-culturali che risultano totalmente inesistenti ; si deve inoltre rilevare la mancanza sia di strutture scolastiche a tutti i livelli sia di presidi farmaco-sanitari e non certo rassicurante appare la situazione sul versante delle attività ricettive che sono scarsamente rappresentate.  

Relazioni

I contatti con i centri limitrofi sono dettati dall'esigenza che i bemini hanno di usufruire dei più svariati servizi. La mancanza nel suo territorio di scuole e di uffici burocratico-amministrativi, così come di presidi sanitari, hanno intensificato i rapporti della popolazione con i comuni vicini. Una modestissima affluenza turistica si registra nel periodo estivo ma non è certo sufficiente a modificare lo stato di totale dipendenza dalle altre località più fornite. Il Patrono S. Bartolomeo si festeggia il 24 agosto.  

I contatti con i centri limitrofi sono dettati dall'esigenza che i bemini hanno di usufruire dei più svariati servizi. La mancanza nel suo territorio di scuole e di uffici burocratico-amministrativi, così come di presidi sanitari, hanno intensificato i rapporti della popolazione con i comuni vicini. Una modestissima affluenza turistica si registra nel periodo estivo ma non è certo sufficiente a modificare lo stato di totale dipendenza dalle altre località più fornite. Il Patrono S. Bartolomeo si festeggia il 24 agosto.  

Località

Monte Verobbio

Monte Verobbio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bema rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.