Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, che vede nel clima salubre, nelle ampie visioni panoramiche aperte sul lago Maggiore e nei fitti boschi, un ormai secolare richiamo turistico. I beesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Albagnano e Pian Nava e in poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 500 e i 958 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da crescita edilizia, è in bella posizione panoramica con numerose ville e giardini; il suo centro storico è formato da edifici risalenti ai primi del Settecento che richiamano l’impianto delle corti contadine. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta una fontana d’argento zampillante, fondata su un terreno erboso e accostata da una pecora raffigurata nell’atto di bere in un rigagnolo proveniente dalla fontana stessa.

Comune di montagna, di origine antica, che vede nel clima salubre, nelle ampie visioni panoramiche aperte sul <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAGOMAGGIORE'>lago Maggiore</a> e nei fitti boschi, un ormai secolare richiamo turistico. I beesi, che presentano un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Albagnano e Pian Nava e in poche case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, comprese tra i 500 e i 958 metri sul livello del mare. L’abitato, interessato da crescita edilizia, è in bella posizione panoramica con numerose ville e giardini; il suo centro storico è formato da edifici risalenti ai primi del Settecento che richiamano l’impianto delle corti contadine. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si rappresenta una fontana d’argento zampillante, fondata su un terreno erboso e accostata da una pecora raffigurata nell’atto di bere in un rigagnolo proveniente dalla fontana stessa.

Storia

La sua esistenza è documentata a partire dai primi secoli dopo l’anno Mille. Il toponimo è attestato in un documento notarile del 10 dicembre 1175. Non è possibile, tuttavia, addurre documentazione medievale che possa confermare l’ipotesi di qualche studioso, che vede nel toponimo la continuazione del latino beta, ‘barbabietola’, in esito plurale. Non si hanno notizie circa le sue prime vicende. Tra le testimonianze storico-architettoniche si segnala: l’oratorio della Madonna della Neve, costruito e inaugurato nel 1928; la chiesa parrocchiale di Santa Croce, che divenne parrocchia nel 1848, staccandosi dalla matrice di San Martino di Vignone. Nella seconda metà del XIX secolo, la chiesa fu ampliata con la costruzione di due navate laterali (con altari dell’Angelo Custode e della Madonna degli Angeli) e del portico. Inaugurata nel 1921, possiede sei pregevoli vetrate e una Via Crucis in bronzo. Degne di nota sono anche le cappelle e i dipinti murali, sparsi nei boschi e a ridosso degli abitati, che raccontano il forte senso del sacro posseduto dalla cultura contadina tradizionale. Costruite per volontà individuale o comunitaria, erano meta di processioni e luoghi di preghiera individuale.

La sua esistenza è documentata a partire dai primi secoli dopo l’anno Mille. Il toponimo è attestato in un documento notarile del 10 dicembre 1175. Non è possibile, tuttavia, addurre documentazione medievale che possa confermare l’ipotesi di qualche studioso, che vede nel toponimo la continuazione del latino beta, ‘barbabietola’, in esito plurale. Non si hanno notizie circa le sue prime vicende. Tra le testimonianze storico-architettoniche si segnala: l’oratorio della Madonna della Neve, costruito e inaugurato nel 1928; la chiesa parrocchiale di Santa Croce, che divenne parrocchia nel 1848, staccandosi dalla matrice di San Martino di Vignone. Nella seconda metà del XIX secolo, la chiesa fu ampliata con la costruzione di due navate laterali (con altari dell’Angelo Custode e della Madonna degli Angeli) e del portico. Inaugurata nel 1921, possiede sei pregevoli vetrate e una Via Crucis in bronzo. Degne di nota sono anche le cappelle e i dipinti murali, sparsi nei boschi e a ridosso degli abitati, che raccontano il forte senso del sacro posseduto dalla cultura contadina tradizionale. Costruite per volontà individuale o comunitaria, erano meta di processioni e luoghi di preghiera individuale.

Economia

È sede di Pro Loco. Nel quadro economico locale, le tradizionali attività agricole, un tempo molto floride, sono quasi del tutto scomparse; si pratica l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico e della lavorazione del legno ma non garantisce soddisfacenti opportunità di lavoro. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una discreta rete distributiva si aggiunge ai vari servizi che costituiscono il panorama del terziario. È priva di strutture sociali e culturali di un certo rilievo; sono però presenti quelle sportive con alcuni campi da tennis. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Nel quadro economico locale, le tradizionali attività agricole, un tempo molto floride, sono quasi del tutto scomparse; si pratica l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è rappresentato da piccole aziende che operano nei comparti alimentare, edile, metallurgico e della lavorazione del legno ma non garantisce soddisfacenti opportunità di lavoro. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario; una discreta rete distributiva si aggiunge ai vari servizi che costituiscono il panorama del terziario. È priva di strutture sociali e culturali di un certo rilievo; sono però presenti quelle sportive con alcuni campi da tennis. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La salubrità del clima, la dolcezza del paesaggio e la possibilità di effettuare numerose escursioni, sono motivo di richiamo turistico. Interessante è la passeggiata sul monte Cimolo, dalla cui sommità si gode di una stupenda veduta sul lago e sulla Valle Intrasca. Le numerose feste tradizionali forniscono validi momenti di sport e di svago. I giardini privati, le ville signorili e i parchi pubblici ospitano un ricco patrimonio floristico che giustifica la ricorrenza, nel mese di maggio, della “mostra mercato della floricoltura locale”. Altri appuntamenti da menzionare sono: la festa della cappella Sciuvlino, a luglio; la festa parrocchiale con processione serale, la mostra di pittura, la corsa campestre “Giro del monte Cimolo”, la festa dell’oratorio di Pian Nava, ad agosto; la festa degli alpini presso la Casa dell’Alpino e la festa alla cappella della Madonna degli Alpini, a settembre; la sagra delle castagne e del dolce, ad ottobre, e, a dicembre, arrivo di Babbo Natale e fiaccolata di Natale. La festa patronale, dedicata all’Esaltazione della Santissima Croce, si celebra il 14 settembre.

La salubrità del clima, la dolcezza del paesaggio e la possibilità di effettuare numerose escursioni, sono motivo di richiamo turistico. Interessante è la passeggiata sul monte Cimolo, dalla cui sommità si gode di una stupenda veduta sul lago e sulla Valle Intrasca. Le numerose feste tradizionali forniscono validi momenti di sport e di svago. I giardini privati, le ville signorili e i parchi pubblici ospitano un ricco patrimonio floristico che giustifica la ricorrenza, nel mese di maggio, della “mostra mercato della floricoltura locale”. Altri appuntamenti da menzionare sono: la festa della cappella Sciuvlino, a luglio; la festa parrocchiale con processione serale, la mostra di pittura, la corsa campestre “Giro del monte Cimolo”, la festa dell’oratorio di Pian Nava, ad agosto; la festa degli alpini presso la Casa dell’Alpino e la festa alla cappella della Madonna degli Alpini, a settembre; la sagra delle castagne e del dolce, ad ottobre, e, a dicembre, arrivo di Babbo Natale e fiaccolata di Natale. La festa patronale, dedicata all’Esaltazione della Santissima Croce, si celebra il 14 settembre.

Località

Albagnano, Pian Nava

Albagnano, Pian Nava

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bee rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.