Descrizione

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei barianesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede quasi tutta nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Morengo del comune omonimo; poche decine di persone vivono nel nucleo di Cascina Corsa e in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con minime differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1979, è diviso in due da una fascia, simboleggiante il fiume Serio, che bagna il confine orientale del paese; nella prima parte, a sfondo rosso, sono raffigurati tre gatti, simbolo dell'astuzia e della furbizia; sullo sfondo grigio del secondo campo spiccano tre pannocchie, simbolo dell'economia locale, basata prevalentemente sull'agricoltura.

Centro di pianura, di origine antica, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale. La comunità dei barianesi, con un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiede quasi tutta nel capoluogo comunale, contiguo alla località di Morengo del comune omonimo; poche decine di persone vivono nel nucleo di Cascina Corsa e in alcune case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico molto regolare, con minime differenze di altitudine, che determinano nell'abitato, interessato da una forte crescita edilizia, un andamento plano-altimetrico completamente pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con decreto del 1979, è diviso in due da una fascia, simboleggiante il fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Serio</a>, che bagna il confine orientale del paese; nella prima parte, a sfondo rosso, sono raffigurati tre gatti, simbolo dell'astuzia e della furbizia; sullo sfondo grigio del secondo campo spiccano tre pannocchie, simbolo dell'economia locale, basata prevalentemente sull'agricoltura.

Storia

Abitata sicuramente in epoca romana, secondo la tradizione sarebbe stata fondata dagli orobi, che le avrebbero dato il nome di Barra. Il toponimo deriva forse dal gentilizio latino BARIUS o BARELLIUS. Dopo la caduta dell'impero romano si aprì alle invasioni barbariche, subendo inevitabili saccheggi. Citata per la prima volta in un documento della seconda metà del IX secolo, registrò insediamenti di longobardi. Insieme ai territori di Morengo e Camisano, fece parte dei possedimenti dei vescovi di Cremona, che la infeudarono ad alcune nobili famiglie locali, fra cui pare non corressero rapporti particolarmente amichevoli. A lungo travagliata dagli aspri conflitti tra i guelfi e i ghibellini, condivise le sorti del resto del Bergamasco, venendo assorbita, nella prima metà del Quattrocento, nei domini della Repubblica di Venezia, sotto la quale conobbe un periodo di relativa tranquillità, interrotta a più riprese da eventi tristi e da violenze, come quelle subite in occasione della devastante invasione dell'esercito spagnolo, agli inizi del XVII secolo. Alla dominazione della Serenissima, protrattasi fino al trattato di Campoformio, del 1797, seguì quella degli Asburgo, sotto i quali restò fino al 1859, sia pure con la parentesi napoleonica. Il patrimonio architettonico annovera vari edifici di culto, tra cui spiccano: la settecentesca chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, in cui si conserva un pulpito di grande pregio; il chiostro e l'oratorio della Beata Vergine del Carmelo, residui di un antico convento carmelitano, nella località di Neveri, e l'oratorio dell'Annunciata, in località Cassinetta.

Abitata sicuramente in epoca romana, secondo la tradizione sarebbe stata fondata dagli orobi, che le avrebbero dato il nome di Barra. Il toponimo deriva forse dal gentilizio latino BARIUS o BARELLIUS. Dopo la caduta dell'impero romano si aprì alle invasioni barbariche, subendo inevitabili saccheggi. Citata per la prima volta in un documento della seconda metà del IX secolo, registrò insediamenti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>. Insieme ai territori di Morengo e Camisano, fece parte dei possedimenti dei vescovi di Cremona, che la infeudarono ad alcune nobili famiglie locali, fra cui pare non corressero rapporti particolarmente amichevoli. A lungo travagliata dagli aspri conflitti tra i guelfi e i ghibellini, condivise le sorti del resto del Bergamasco, venendo assorbita, nella prima metà del Quattrocento, nei domini della Repubblica di Venezia, sotto la quale conobbe un periodo di relativa tranquillità, interrotta a più riprese da eventi tristi e da violenze, come quelle subite in occasione della devastante invasione dell'esercito spagnolo, agli inizi del XVII secolo. Alla dominazione della Serenissima, protrattasi fino al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TRATTATODICAMPOFORMIO'>trattato di Campoformio</a>, del 1797, seguì quella degli Asburgo, sotto i quali restò fino al 1859, sia pure con la parentesi napoleonica. Il patrimonio architettonico annovera vari edifici di culto, tra cui spiccano: la settecentesca chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, in cui si conserva un pulpito di grande pregio; il chiostro e l'oratorio della Beata Vergine del Carmelo, residui di un antico convento carmelitano, nella località di Neveri, e l'oratorio dell'Annunciata, in località Cassinetta.

Economia

L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si avvale, tra l'altro, di proficue coltivazioni di cereali e foraggi; diffuso è l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è, tuttavia, quello industriale, con buona presenza di fabbriche tessili, affiancate da numerose aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, chimico, del legno e della fusione di ghisa. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei barianesi giustificano la presenza del servizio bancario che, unitamente alla rete commerciale, concorre a disegnare un quadro del terziario nel complesso poco sviluppato ma nel quale compare anche l'attività radiotelevisiva. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, si avvale, tra l'altro, di proficue coltivazioni di cereali e foraggi; diffuso è l'allevamento di bovini, suini e avicoli. Il settore che offre maggiori opportunità di occupazione è, tuttavia, quello industriale, con buona presenza di fabbriche <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILI'>tessili</a>, affiancate da numerose aziende che operano nei comparti edile, metalmeccanico, chimico, del legno e della fusione di ghisa. Il livello del reddito e la capacità di risparmio dei barianesi giustificano la presenza del servizio bancario che, unitamente alla rete commerciale, concorre a disegnare un quadro del terziario nel complesso poco sviluppato ma nel quale compare anche l'attività radiotelevisiva. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico; per altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti e soprattutto di amanti della natura, attratti dalla possibilità di effettuare interessanti escursioni nel Parco naturale del Sèrio, é molto frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza delle industrie, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non disponibili sul posto, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Ogni anno, nel mese di ottobre, la vita del centro viene movimentata dalla sagra del pesce, che richiama molti visitatori dai dintorni. La festa dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, si celebra il 19 giugno.

Meta di un significativo movimento di turisti e soprattutto di amanti della natura, attratti dalla possibilità di effettuare interessanti escursioni nel Parco naturale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SERIO'>Sèrio</a>, é molto frequentata anche per lavoro, grazie alle sue attività produttive e in particolare alla presenza delle industrie, che consentono un notevole assorbimento di manodopera. I rapporti con i comuni vicini, ai quali gli abitanti si rivolgono per frequentare gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado e usufruire dei servizi non disponibili sul posto, sono piuttosto intensi e favoriti da un agevole sistema di collegamenti. Ogni anno, nel mese di ottobre, la vita del centro viene movimentata dalla sagra del pesce, che richiama molti visitatori dai dintorni. La festa dei Patroni, i Santi Gervasio e Protasio, si celebra il 19 giugno.

Località

Cascina Corsa

Cascina Corsa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bariano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.