Descrizione

Centro collinare, di origine antica, la cui economia si fonda essenzialmente sull’agricoltura. In anni più recenti è stato dato un intenso impulso all’attività industriale e agli scambi commerciali. I baonesi, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località Calaone, Casette, Rivadolmo, Valle San Giorgio, Banze, Branchine, Comezzara, Fontana, Muro, Piombà, Preare, San Biagio. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato è tipico collinare.

Centro collinare, di origine antica, la cui economia si fonda essenzialmente sull’agricoltura. In anni più recenti è stato dato un intenso impulso all’attività industriale e agli scambi commerciali. I baonesi, il cui indice di vecchiaia rientra nella media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località Calaone, Casette, Rivadolmo, Valle San Giorgio, Banze, Branchine, Comezzara, Fontana, Muro, Piombà, Preare, San Biagio. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’andamento plano-altimetrico dell’abitato è tipico collinare.

Storia

Il toponimo, derivato da Bacco, dio del vino celebrato in età pre-romana, e i numerosi reperti archeologici provano che il territorio fu abitato a partire dal VIII secolo a.C. Caduto l’impero romano e terminate le incursioni barbariche, all’inizio del nuovo millennio fu ceduto dal vescovo di Padova al Principe Azzo I, marchese di Este, il quale a sua volta nel 1077 la donò ai Conti Maltraversi di Padova che divennero i Conti da Baone. Nel tredicesimo secolo il suo castello fu distrutto dal tiranno Ezzelino III da Romano. Successivamente divenne comune e fu guidata dalla famiglia locale più potente. La sua storia successiva non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo, seguendo quella del resto della provincia. Il patrimonio artistico, particolarmente ricco e interessante, comprende: la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, costruita nel XVI secolo nell’oratorio privato della famiglia Dottori, in cui si conservano alcune tele attribuite alla scuola di Paolo Veronese; il palazzo della famiglia Dottori e Villa Ca’ Borin, della fine del XVII secolo. In località Calaone si trova la parrocchiale, dedicata a Santa Giustina, costruita nel XVIII secolo al posto di un edificio di culto più antico e in cui si custodisce una statua della santa insieme ai dipinti successivi di Antonio Zanchi e di Giandomenico Tiepolo, e Villa Boldù. Sul Monte Cero si segnala il monastero benedettino di Santa Margherita (fine del XII sec.), mentre nella zona di Valle San Giorgio vi è la parrocchiale dedicata a San Giorgio, pregevole per i resti di un sepolcro romano e di un’effigie del VIII secolo.

Il toponimo, derivato da Bacco, dio del vino celebrato in età pre-romana, e i numerosi reperti archeologici provano che il territorio fu abitato a partire dal VIII secolo a.C. Caduto l’impero romano e terminate le incursioni barbariche, all’inizio del nuovo millennio fu ceduto dal vescovo di Padova al Principe Azzo I, marchese di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ESTE'>Este</a>, il quale a sua volta nel 1077 la donò ai Conti Maltraversi di Padova che divennero i Conti da Baone. Nel tredicesimo secolo il suo castello fu distrutto dal tiranno <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=EZZELINOIIIDAROMANO'>Ezzelino III da Romano</a>. Successivamente divenne comune e fu guidata dalla famiglia locale più potente. La sua storia successiva non evidenzia avvenimenti di particolare rilievo, seguendo quella del resto della provincia. Il patrimonio artistico, particolarmente ricco e interessante, comprende: la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, costruita nel XVI secolo nell’oratorio privato della famiglia Dottori, in cui si conservano alcune tele attribuite alla scuola di Paolo Veronese; il palazzo della famiglia Dottori e Villa Ca’ Borin, della fine del XVII secolo. In località Calaone si trova la parrocchiale, dedicata a Santa Giustina, costruita nel XVIII secolo al posto di un edificio di culto più antico e in cui si custodisce una statua della santa insieme ai dipinti successivi di Antonio Zanchi e di Giandomenico <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=TIEPOLO'>Tiepolo</a>, e Villa Boldù. Sul Monte Cero si segnala il monastero benedettino di Santa Margherita (fine del XII sec.), mentre nella zona di Valle San Giorgio vi è la parrocchiale dedicata a San Giorgio, pregevole per i resti di un sepolcro romano e di un’effigie del VIII secolo.

Economia

A causa dell’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco esercita, all’occorrenza, anche l’autorità di pubblica sicurezza. L’economia è legata per tradizione all’agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, alberi da frutta, ulivi e viti. È praticato anche l’allevamento, in particolare di bovini. In anni più recenti hanno avuto diffusione le piccole e medie imprese industriali e artigianali operanti nei comparti tessile, edile, metalmeccanico, della lavorazione del legno, della fabbricazione di giochi e giocattoli. La rete commerciale, sufficiente alle esigenze fondamentali della comunità, completa il quadro poco sviluppato delle attività terziarie, che comprendono tuttavia il servizio bancario. A parte un museo, non si registra la presenza di particolari strutture culturali di rilievo quali biblioteche. Nelle scuole locali è possibile frequentare le scuole dell’obbligo. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

A causa dell’assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco esercita, all’occorrenza, anche l’autorità di pubblica sicurezza. L’economia è legata per tradizione all’agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, alberi da frutta, ulivi e viti. È praticato anche l’allevamento, in particolare di bovini. In anni più recenti hanno avuto diffusione le piccole e medie imprese industriali e artigianali operanti nei comparti tessile, edile, metalmeccanico, della lavorazione del legno, della fabbricazione di giochi e giocattoli. La rete commerciale, sufficiente alle esigenze fondamentali della comunità, completa il quadro poco sviluppato delle attività terziarie, che comprendono tuttavia il servizio bancario. A parte un museo, non si registra la presenza di particolari strutture culturali di rilievo quali biblioteche. Nelle scuole locali è possibile frequentare le scuole dell’obbligo. Le strutture ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Costituisce una meta piuttosto attraente per i turisti. È, anche, abbastanza frequentata pre lavoro grazie alla presenza di imprese nella zona. La popolazione ha rapporti con il circondario per i servizi sanitari di base, l’espletamento di pratiche burocratiche o il completamento degli studi. Tra gli appuntamenti tradizionali si segnalano: Ovi a Calaon, che si svolge il 31 marzo e consiste nella preparazione e distribuzione delle tradizionali uova pasquali; la sfilata in costumi medievali e l’esibizione dei mestieri d’epoca a maggio; Pan biscotto e Anguria a luglio; la Sagra di San Marta il giorno 27 dello stesso mese; la Sagra di Santa Croce, dal 20 al 23 settembre, e la Festa delle castagne a ottobre. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Costituisce una meta piuttosto attraente per i turisti. È, anche, abbastanza frequentata pre lavoro grazie alla presenza di imprese nella zona. La popolazione ha rapporti con il circondario per i servizi sanitari di base, l’espletamento di pratiche burocratiche o il completamento degli studi. Tra gli appuntamenti tradizionali si segnalano: Ovi a Calaon, che si svolge il 31 marzo e consiste nella preparazione e distribuzione delle tradizionali uova pasquali; la sfilata in costumi medievali e l’esibizione dei mestieri d’epoca a maggio; Pan biscotto e Anguria a luglio; la Sagra di San Marta il giorno 27 dello stesso mese; la Sagra di Santa Croce, dal 20 al 23 settembre, e la Festa delle castagne a ottobre. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Banze, Calaone, Casette, Comezzara, Fontana, Muro, Piombà, Preare, Rivadolmo, San Biagio, Valle San Giorgio

Banze, Calaone, Casette, Comezzara, Fontana, Muro, Piombà, Preare, Rivadolmo, San Biagio, Valle San Giorgio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Baone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.