Descrizione

Comune di montagna, di origini antiche, la cui economia è caratterizzata dalla coesistenza di attività agricole, industriali, commerciali; vi si svolge inoltre un'importante attività turistica estiva ed invernale. I ballabiesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, anche se un esiguo numero di abitanti vive nella località Balisio. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con notevoli variazioni altimetriche. Posto in un'ampia conca alle pendici della Grignetta e al limite della Valsassina e del bacino di Licero, l'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, malgrado le notevoli differenze di quota delle varie zona del territorio comunale, ha un andamento plano-altimetrico non accidentato. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è semipartito, troncato: la prima parte, rossa, reca un'aquila nera; la seconda, d'argento, rappresenta una torre rossa, merlata alla ghibellina (poggiata su un monte verde), che attraversa due alabarde d'oro, addossate e decussate; la terza, d'oro, raffigura un leone azzurro.

Comune di montagna, di origini antiche, la cui economia è caratterizzata dalla coesistenza di attività agricole, industriali, commerciali; vi si svolge inoltre un'importante attività turistica estiva ed invernale. I ballabiesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, anche se un esiguo numero di abitanti vive nella località Balisio. Il territorio è caratterizzato da un profilo geometrico irregolare, con notevoli variazioni altimetriche. Posto in un'ampia conca alle pendici della Grignetta e al limite della Valsassina e del bacino di Licero, l'abitato, che fa registrare una forte espansione edilizia, malgrado le notevoli differenze di quota delle varie zona del territorio comunale, ha un andamento plano-altimetrico non accidentato. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è semipartito, troncato: la prima parte, rossa, reca un'aquila nera; la seconda, d'argento, rappresenta una torre rossa, merlata alla ghibellina (poggiata su un monte verde), che attraversa due alabarde d'oro, addossate e decussate; la terza, d'oro, raffigura un leone azzurro.

Storia

Sede sin dall'antichità di orobi, insubri, etruschi e successivamente stanziamento di galli, romani e longobardi, finì poi per condividere le sorti della vicina Lecco; la presenza di popolazioni orobiche o celtiche è giustificata dall'etimo del toponimo, che secondo alcuni studiosi deriva da "Vallabi", 'luogo degli orobi', oppure da "bala", ossia 'villaggio' e "bi", inteso come 'baita'. Agli albori del primo millennio fu unita alla pieve di Lecco e con quest'ultima, appartenuta ai conti di Lecco dal IX secolo, passò poi sotto il dominio della repubblica milanese. Tutto il territorio ricoprì, durante il Medioevo, un importante ruolo difensivo, come si evince da documenti dell'epoca che illustrano l'efficiente sistema di fortificazioni. Passato dal dominio dei Medici a quello degli Sforza, nella prima metà del '500 il territorio fu assoggettato al governo spagnolo che, contravvenendo ad un precedente impegno, lo cedette, nel secolo successivo, a Giulio Monti mentre Lecco e lo stesso borgo venivano venduti al conte Marcellino Airoldi. Durante questo periodo fu funestata da eventi terribili quali la carestia del 1628 e l'arrivo dei lanzichenecchi nell'anno successivo, che portarono distruzione e morte favorendo la diffusione della peste. A causa della sua posizione strategica prese parte attiva nei contrasti scoppiati nel XVIII secolo tra gli Asburgo e i francesi per il controllo della Lombardia, per poi finire unita al ducato di Milano nel 1765. Del ricco sistema di fortilizi, presente su tutto il territorio nel Medioevo, oggi non c'è più traccia fatta eccezione per i resti di un antico maniero. Sul fronte degli edifici religiosi è di grande rilevanza architettonica la settecentesca parrocchiale dell'Assunta, situata nella parte alta dell'abitato.

Sede sin dall'antichità di orobi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=INSUBRI'>insubri</a>, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ETRUSCHI'>etruschi</a> e successivamente stanziamento di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GALLI'>galli</a>, romani e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, finì poi per condividere le sorti della vicina Lecco; la presenza di popolazioni orobiche o celtiche è giustificata dall'etimo del toponimo, che secondo alcuni studiosi deriva da "Vallabi", 'luogo degli orobi', oppure da "bala", ossia 'villaggio' e "bi", inteso come 'baita'. Agli albori del primo millennio fu unita alla pieve di Lecco e con quest'ultima, appartenuta ai conti di Lecco dal IX secolo, passò poi sotto il dominio della repubblica milanese. Tutto il territorio ricoprì, durante il Medioevo, un importante ruolo difensivo, come si evince da documenti dell'epoca che illustrano l'efficiente sistema di fortificazioni. Passato dal dominio dei Medici a quello degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, nella prima metà del '500 il territorio fu assoggettato al governo spagnolo che, contravvenendo ad un precedente impegno, lo cedette, nel secolo successivo, a Giulio Monti mentre Lecco e lo stesso borgo venivano venduti al conte Marcellino Airoldi. Durante questo periodo fu funestata da eventi terribili quali la carestia del 1628 e l'arrivo dei lanzichenecchi nell'anno successivo, che portarono distruzione e morte favorendo la diffusione della peste. A causa della sua posizione strategica prese parte attiva nei contrasti scoppiati nel XVIII secolo tra gli Asburgo e i francesi per il controllo della Lombardia, per poi finire unita al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a> nel 1765. Del ricco sistema di fortilizi, presente su tutto il territorio nel Medioevo, oggi non c'è più traccia fatta eccezione per i resti di un antico maniero. Sul fronte degli edifici religiosi è di grande rilevanza architettonica la settecentesca parrocchiale dell'Assunta, situata nella parte alta dell'abitato.

Economia

Il comune ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza di una stazione di carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è rappresentata dal sindaco. La comunità vive dei proventi dell'agricoltura, dell'allevamento di bovini e caprini, dell'industria specializzata nei comparti alimentare e metallurgico, nella fabbricazione di mobili e nell'edilizia. Fra le attività del terziario è il servizio bancario. L'offerta dei servizi pubblici è limitata: non si registra la presenza di strutture sociali di particolare rilievo. Nelle scuole locali si impartisce solo l'istruzione primaria e le strutture ricettive offrono servizi adeguati alla ristorazione e possibilità di soggiorno. È assicurato il servizio di farmacia.

Il comune ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza di una stazione di carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza, all'occorrenza, è rappresentata dal sindaco. La comunità vive dei proventi dell'agricoltura, dell'allevamento di bovini e caprini, dell'industria specializzata nei comparti alimentare e metallurgico, nella fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e nell'edilizia. Fra le attività del terziario è il servizio bancario. L'offerta dei servizi pubblici è limitata: non si registra la presenza di strutture sociali di particolare rilievo. Nelle scuole locali si impartisce solo l'istruzione primaria e le strutture ricettive offrono servizi adeguati alla ristorazione e possibilità di soggiorno. È assicurato il servizio di farmacia.

Relazioni

Il comune, che può essere considerato un'ambita meta turistica, sia nei mesi estivi che in quelli invernali, intrattiene sufficienti rapporti con i centri limitrofi, ai quali deve rivolgersi sia per il proseguimento degli studi dell'obbligo che per l'istruzione secondaria di secondo grado, per il commercio, per le strutture burocratico-amministrative e per i servizi non reperibili sul posto; in ciò è avvantaggiata anche da un sistema di collegamenti valido e soddisfacente. Il piatto tipico è la polenta taragna, specialità preparata con la farina di granoturco, come una normale polenta; prima che la cottura sia ultimata, vi viene sciolto del taleggio fresco, e viene quindi condita con burro fuso e formaggio parmigiano. La festa del Patrono, S. Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Il comune, che può essere considerato un'ambita meta turistica, sia nei mesi estivi che in quelli invernali, intrattiene sufficienti rapporti con i centri limitrofi, ai quali deve rivolgersi sia per il proseguimento degli studi dell'obbligo che per l'istruzione secondaria di secondo grado, per il commercio, per le strutture burocratico-amministrative e per i servizi non reperibili sul posto; in ciò è avvantaggiata anche da un sistema di collegamenti valido e soddisfacente. Il piatto tipico è la polenta taragna, specialità preparata con la farina di granoturco, come una normale polenta; prima che la cottura sia ultimata, vi viene sciolto del taleggio fresco, e viene quindi condita con burro fuso e formaggio parmigiano. La festa del Patrono, S. Lorenzo, si celebra il 10 agosto.

Località

Balisio, Grigna, Monte Due Mani

Balisio, Grigna, Monte Due Mani

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ballabio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.