Descrizione

Cittadina di impronta medievale arroccata su di un colle; ha sviluppato armonicamente tutti i settori produttivi, stabilendo un felice connubio tra vecchio e nuovo; il vivace artigianato, che è riuscito ad imporre i suoi eleganti manufatti sul difficile mercato delle ceramiche artistiche e dei vetri istoriati, rappresenta una delle principali risorse economiche. La distribuzione della comunità degli atriani, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è in linea con la tendenza all'insediamento sparso prevalsa nei fondovalle, sulle colline e nelle aree pianeggianti delle province adriatiche abruzzesi: alle abitazioni concentrate in alcuni minuscoli aggregati urbani, nel capoluogo comunale e nelle località di Casoli, Fontanelle, San Giacomo, Santa Margherita e Treciminiere, corrisponde un numero non molto inferiore di abitazioni sparse nell'agro atriano. Il territorio comunale, delimitato dalla valle del torrente Piomba a sud, si estende in un'area collinare dal profilo dolcemente ondulato, bagnata da numerosi rigagnoli e da copiose sorgenti con virtù medicamentose; l'abitato è circondato da alcuni dei più suggestivi calanchi della regione -aride, aspre e profonde spaccature del terreno argilloso prodotte dagli agenti atmosferici e dalle acque di scorrimento superficiale-.

Cittadina di impronta medievale arroccata su di un colle; ha sviluppato armonicamente tutti i settori produttivi, stabilendo un felice connubio tra vecchio e nuovo; il vivace artigianato, che è riuscito ad imporre i suoi eleganti manufatti sul difficile mercato delle ceramiche artistiche e dei vetri istoriati, rappresenta una delle principali risorse economiche. La distribuzione della comunità degli atriani, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è in linea con la tendenza all'insediamento sparso prevalsa nei fondovalle, sulle colline e nelle aree pianeggianti delle province adriatiche abruzzesi: alle abitazioni concentrate in alcuni minuscoli aggregati urbani, nel capoluogo comunale e nelle località di Casoli, Fontanelle, San Giacomo, Santa Margherita e Treciminiere, corrisponde un numero non molto inferiore di abitazioni sparse nell'agro atriano. Il territorio comunale, delimitato dalla valle del torrente Piomba a sud, si estende in un'area collinare dal profilo dolcemente ondulato, bagnata da numerosi rigagnoli e da copiose sorgenti con virtù medicamentose; l'abitato è circondato da alcuni dei più suggestivi calanchi della regione -aride, aspre e profonde spaccature del terreno argilloso prodotte dagli agenti atmosferici e dalle acque di scorrimento superficiale-.

Storia

HATRIA è il nome dell'illustre colonia fondata da Roma tra il 289 e il 283 a.C. nel territorio popolato anticamente dalla tribù dei sabini. Dopo aver conosciuto fasti e splendore in epoca imperiale essa precipitò nell'oscurità e nella decadenza durante le invasioni barbariche ma riacquistò ben presto importanza nel ducato longobardo di Spoleto e poi nel regno dei franchi. Di questa importante piazzaforte, sede di diocesi dal 1251, si impadronirono nel Trecento gli Acquaviva, che, con il titolo di duchi, la tennero, fra alterne vicende, fino al 1775, quando fu reintegrata nel regio demanio. La cattedrale romanica di Santa Maria Assunta, che rappresenta il fulcro architettonico del centro storico -interessato nelle varie epoche da una straordinaria fioritura di chiese in stili diversi-, fu mirabilmente affrescata da Andrea Delitio e conserva il più grande organo abruzzese. Oltre al sontuoso palazzo trecentesco degli Acquaviva, attuale sede del municipio, meritano di essere ricordate le chiese coeve di S. Domenico e di Sant'Agostino.

HATRIA è il nome dell'illustre colonia fondata da Roma tra il 289 e il 283 a.C. nel territorio popolato anticamente dalla tribù dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=SABINI'>sabini</a>. Dopo aver conosciuto fasti e splendore in epoca imperiale essa precipitò nell'oscurità e nella decadenza durante le invasioni barbariche ma riacquistò ben presto importanza nel ducato <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=LONGOBARDO'>longobardo</a> di Spoleto e poi nel regno dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=FRANCHI'>franchi</a>. Di questa importante piazzaforte, sede di diocesi dal 1251, si impadronirono nel Trecento gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ACQUAVIVA'>Acquaviva</a>, che, con il titolo di duchi, la tennero, fra alterne vicende, fino al 1775, quando fu reintegrata nel regio demanio. La cattedrale romanica di Santa Maria Assunta, che rappresenta il fulcro architettonico del centro storico -interessato nelle varie epoche da una straordinaria fioritura di chiese in stili diversi-, fu mirabilmente affrescata da Andrea Delitio e conserva il più grande organo abruzzese. Oltre al sontuoso palazzo trecentesco degli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ACQUAVIVA'>Acquaviva</a>, attuale sede del municipio, meritano di essere ricordate le chiese coeve di S. Domenico e di Sant'Agostino.

Economia

La notevole apertura nei confronti del nuovo ha favorito l'affermazione dell'industria e del terziario, senza tarpare le ali al settore primario: la coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo si mantiene infatti su buoni livelli produttivi e qualitativi. La maggior parte delle attività industriali sono germogliate sul terreno fecondo di una lunga tradizione artigiana: le attività di trasformazione dei prodotti della terra, la produzione di mobili, di capi di abbigliamento e di materiali edili per lo più conservano dell'artigianato la dimensione e il modesto contenuto tecnologico. Il settore commerciale e quello dei servizi mostrano una genuina intraprendenza: il primo ha sviluppato una rete ricca e articolata di distribuzione, il secondo si è arricchito della presenza qualificante del credito e delle assicurazioni. Poche lacune nel sistema locale delle infrastrutture. Il comune, sede di pubblici uffici giudiziari e finanziari, è dotato di case di riposo e di orfanotrofi, di un liceo classico, di un istituto tecnico commerciale e di un istituto professionale per l'artigianato; vanta un museo capitolare allestito nel chiostro della cattedrale, alcune biblioteche ed una sala cinematografica; possiede un discreto apparato ricettivo che conta anche un'azienda agrituristica; abbonda di impianti sportivi (un palazzetto dello sport, una piscina coperta, un bocciodromo, palestre, alcuni campi da tennis e di calcio a disposizione della squadra locale Hatria) ed è un punto di riferimento per le strutture sanitarie, che annoverano un ospedale, un poliambulatorio specialistico, un centro per la salute mentale, un istituto di riabilitazione e un consultorio familiare.

La notevole apertura nei confronti del nuovo ha favorito l'affermazione dell'industria e del terziario, senza tarpare le ali al settore primario: la coltivazione di cereali, ortaggi, vite e olivo si mantiene infatti su buoni livelli produttivi e qualitativi. La maggior parte delle attività industriali sono germogliate sul terreno fecondo di una lunga tradizione artigiana: le attività di trasformazione dei prodotti della terra, la produzione di mobili, di capi di abbigliamento e di materiali edili per lo più conservano dell'artigianato la dimensione e il modesto contenuto tecnologico. Il settore commerciale e quello dei servizi mostrano una genuina intraprendenza: il primo ha sviluppato una rete ricca e articolata di distribuzione, il secondo si è arricchito della presenza qualificante del credito e delle assicurazioni. Poche lacune nel sistema locale delle infrastrutture. Il comune, sede di pubblici uffici giudiziari e finanziari, è dotato di case di riposo e di orfanotrofi, di un liceo classico, di un istituto tecnico commerciale e di un istituto professionale per l'artigianato; vanta un museo capitolare allestito nel chiostro della cattedrale, alcune biblioteche ed una sala cinematografica; possiede un discreto apparato ricettivo che conta anche un'azienda agrituristica; abbonda di impianti sportivi (un palazzetto dello sport, una piscina coperta, un bocciodromo, palestre, alcuni campi da tennis e di calcio a disposizione della squadra locale Hatria) ed è un punto di riferimento per le strutture sanitarie, che annoverano un ospedale, un poliambulatorio specialistico, un centro per la salute mentale, un istituto di riabilitazione e un consultorio familiare.

Relazioni

Il ricco patrimonio architettonico e le numerose attrattive paesistiche fanno di questa cittadina un'apprezzata meta turistica facilmente raggiungibile dalle stazioni balneari teramane e pescaresi. La festa della Patrona Santa Reparata si celebra il lunedì successivo alla Domenica in Albis.

Il ricco patrimonio architettonico e le numerose attrattive paesistiche fanno di questa cittadina un'apprezzata meta turistica facilmente raggiungibile dalle stazioni balneari teramane e pescaresi. La festa della Patrona Santa Reparata si celebra il lunedì successivo alla Domenica in Albis.

Località

Casoli, Colle Petitto, Conicella, Fontanelle, Fornace, Medoro, Pizzancapa, San Giacomo, San Giusta, Santa Margherita, Stradone Vomano, Treciminiere

Casoli, Colle Petitto, Conicella, Fontanelle, Fornace, Medoro, Pizzancapa, San Giacomo, San Giusta, Santa Margherita, Stradone Vomano, Treciminiere

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Atri rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.