Descrizione
Comune di pianura, di origine antica, con una economia di tipo agricolo e industriale. Gli asiglianesi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si distribuiscono nel capoluogo comunale e nelle località di Sabbioni, oltre che in numerose case sparse. Il territorio, comprendente anche i nuclei urbani Campostrino e Scuole, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. Di questa caratteristiche orografiche risente l’abitato, che ha un profilo geometrico pianeggiante. Questa zona è particolarmente ricca di acque, grazie alla presenza del fiume Ronego, anticamente navigabile, dal quale si dipartono numerosi canali che irrigano e rendono molto produttive le campagne circostanti.
Storia
Il toponimo sembra derivare da una radice preindoeuropea e l’antico insediamento si doveva collocare su un’altura affiorante dalla pianura paludosa. Probabilmente in età romana il centro apparteneva alla colonia di Este assieme alla vicina Poiana, a Noventa e al Colognese, come sembrerebbero confermare alcune iscrizioni che si riferiscono a coloni giunti nella zona dopo la battaglia di Anzio. Nel Medioevo l’abitato fu munito di un castello, di cui oggi è difficile localizzare l’ubicazione, citato nel 1220 tra i castelli vescovili che godevano di speciali esenzioni; probabilmente distrutto nel 1311, il castello era stato oggetto di contesa durante il dominio degli Ezzelini. Fu teatro della vicenda di Angelica Pigafetta, citata nel 1568 dal Sant’Uffizio dell’Inquisizione, nell’ambito dello sviluppo della cultura filoprotestante diffusasi in modo capillare nel Basso Vicentino durante il XVI secolo. La sua storia seguente non mostra avvenimenti di rilievo. Non ospita edifici di particolare interesse artistico o storico, fatta eccezione per la parrocchiale dedicata a San Martino, edificata presumibilmente in epoca antecedente al XIV secolo e per la chiesa dedicata alla Madonna del Carmine, presso cui nei secoli passati esisteva un monastero e che fece parte delle proprietà della famiglia Mocenigo.
Economia
Oltre che degli uffici comunali e postali, è sede di Pro Loco. Il sindaco svolge, all’occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza, poiché manca sul posto la stazione dei carabinieri. La sua economia si basa soprattutto sull’agricoltura, favorita dalle particolari condizioni ambientali e soprattutto dalla grande abbondanza di acque: è molto sviluppata la coltivazione di cereali, in particolare di frumento, di foraggi, ortaggi e viti. L’allevamento è importante soprattutto per quanto riguarda il comparto bovino, suino e avicolo. Collaterale è l’attività industriale lattiero-casearia; sono presenti sul territorio anche aziende di maglieria e abbigliamento, di calzature, di mobili. Il terziario si compone di una rete commerciale e dell’insieme di servizi sufficienti per le esigenze primarie della popolazione; è presente il servizio bancario. Non si registra la presenza di strutture sociali degne di nota. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale e sono assenti anche strutture sportive. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.
Relazioni
Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di godere dell’aria salubre, della tranquillità del posto e delle bellezze dell’ambiente naturale. Vi si registra una tendenza centrifuga dovuta essenzialmente alle ridotte dimensioni dell’abitato e un fenomeno di pendolarismo per motivi di lavoro e alla mancanza di servizi ed infrastrutture. Inoltre non si segnalano molti eventi ricorrenti nell’ambito fieristico e folcloristico, del tipo di quelli che solitamente hanno una notevole capacità attrattiva nei confronti del circondario; tra le manifestazioni si segnala la “festa del Radicchio”, una esposizione di radicchio locale, animata da dibattiti e conferenze sulla cultura del radicchio, a dicembre. La Patrona, Madonna di Monte Berico, si festeggia l’8 settembre.
Località
Campostrino, Chiesa, Sabbioni, Scuole
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Asigliano Veneto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 848
- Lat 45° 18' 12,67'' 45.30351944
- Long 11° 26' 45,58'' 11.44599444
- CAP 36020
- Prefisso 0444
- Codice ISTAT 024010
- Codice Catasto A467
- Altitudine slm 17 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/10 al 15/04 per 14 ore/giorno E/2456 - Superficie 8.03 Km2
- Densità 105,60 ab/Km2
- Sismicità Zona 4
- Alba 04:38
- Tramonto 19:44
- Fabrizio Ceccato
- Via IV Novembre 3
- 36020 (VI) Veneto
- asiglianoveneto.vi@cert.ip-veneto.net
- d.vencato@unionecomunibassovicentino.it
- www.comune.asiglianoveneto.vi.it/web/asiglianoveneto
- 00466650249
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