Descrizione

Comune di pianura, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, in particolare il comparto metalmeccanico. La comunità degli arzaghesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Ravaglia e Ravaiola nonché in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nella parte superiore dello stemma comunale, concesso con decreto del 1956, è raffigurata, su sfondo oro, la colonna romana spezzata, che rappresenta, insieme al castello raffigurato sullo sfondo azzurro della seconda parte, il simbolo del paese.

Comune di pianura, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale, in particolare il comparto metalmeccanico. La comunità degli arzaghesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Ravaglia e Ravaiola nonché in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. L'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nella parte superiore dello stemma comunale, concesso con decreto del 1956, è raffigurata, su sfondo oro, la colonna romana spezzata, che rappresenta, insieme al castello raffigurato sullo sfondo azzurro della seconda parte, il simbolo del paese.

Storia

Denominata Arsago fino al 1929, deriva il toponimo (secondo alcuni studiosi di origine celtica, per la presenza del suffisso "ago") con ogni probabilità dal latino ARCIUS. Secondo la tradizione fu abitata da liguri, etruschi, celti e romani ma il primo documento che la menziona risale all'ottavo secolo (periodo della dominazione franca): viene indicata come "villa prope Arciacus", fra i possedimenti dell'Abbazia di Nonantola. Successivamente appartenne al vescovo di Cremona e questo legame sopravvive ancora oggi in campo ecclesiastico. Nel corso del Medioevo fu dotata di un castello e fu teatro di tumulti e conflitti tra i sostenitori degli interessi imperiali e i fautori del papato. Condividendo le stesse vicende storiche degli altri comuni appartenenti all'area bergamasca, fu incorporata nel XV secolo nella repubblica di Venezia. Alla dominazione della Serenissima succedette quella austriaca, fino al 1859. Il patrimonio storico-architettonico consta dei resti del castello medievale e di una colonna, abbracciati alla quale i podestà erano tenuti a prestare giuramento di fedeltà, oltre che della chiesa parrocchiale, dedicata a San Lorenzo Martire. Quest'ultima fu costruita a cavallo dei secoli XIX e XX nel luogo in cui si erano succedute le precedenti: la prima, antichissima -la cui esistenza è documentata già per l'undicesimo secolo-, la seconda, settecentesca, della quale l'attuale parrocchiale conserva l'abside, il campanile e alcuni dipinti; completano gli arredi pitture e sculture del XX secolo.

Denominata Arsago fino al 1929, deriva il toponimo (secondo alcuni studiosi di origine celtica, per la presenza del suffisso "ago") con ogni probabilità dal latino ARCIUS. Secondo la tradizione fu abitata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LIGURI'>liguri</a>, etruschi, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CELTI'>celti</a> e romani ma il primo documento che la menziona risale all'ottavo secolo (periodo della dominazione franca): viene indicata come "villa prope Arciacus", fra i possedimenti dell'Abbazia di Nonantola. Successivamente appartenne al vescovo di Cremona e questo legame sopravvive ancora oggi in campo ecclesiastico. Nel corso del Medioevo fu dotata di un castello e fu teatro di tumulti e conflitti tra i sostenitori degli interessi imperiali e i fautori del papato. Condividendo le stesse vicende storiche degli altri comuni appartenenti all'area bergamasca, fu incorporata nel XV secolo nella repubblica di Venezia. Alla dominazione della Serenissima succedette quella austriaca, fino al 1859. Il patrimonio storico-architettonico consta dei resti del castello medievale e di una colonna, abbracciati alla quale i podestà erano tenuti a prestare giuramento di fedeltà, oltre che della chiesa parrocchiale, dedicata a San Lorenzo Martire. Quest'ultima fu costruita a cavallo dei secoli XIX e XX nel luogo in cui si erano succedute le precedenti: la prima, antichissima -la cui esistenza è documentata già per l'undicesimo secolo-, la seconda, settecentesca, della quale l'attuale parrocchiale conserva l'abside, il campanile e alcuni dipinti; completano gli arredi pitture e sculture del XX secolo.

Economia

Il comune ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia, legata per tradizione alle attività agricole e alla pastorizia, riserva tuttora un ruolo di primo piano alla coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi e all'allevamento. Il settore secondario annovera imprese operanti nei comparti metalmeccanico, edile, della lavorazione del legno e della produzione di giocattoli. Il livello, di reddito e la capacità di risparmio degli arzaghesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze fondamentali della comunità. Anche l'offerta dei servizi pubblici riflette le dimensioni del comune: non si segnala la presenza di strutture sociali particolarmente significative o di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei; è possibile frequentare le scuole materna, elementare e media. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Il comune ospita i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia, legata per tradizione alle attività agricole e alla pastorizia, riserva tuttora un ruolo di primo piano alla coltivazione di cereali, ortaggi e foraggi e all'allevamento. Il settore secondario annovera imprese operanti nei comparti metalmeccanico, edile, della lavorazione del legno e della produzione di giocattoli. Il livello, di reddito e la capacità di risparmio degli arzaghesi giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento delle esigenze fondamentali della comunità. Anche l'offerta dei servizi pubblici riflette le dimensioni del comune: non si segnala la presenza di strutture sociali particolarmente significative o di strutture destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei; è possibile frequentare le scuole materna, elementare e media. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Abbastanza frequentata per lavoro, per la presenza degli insediamenti industriali, vive rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, motivati, oltre che dagli scambi commerciali, soprattutto dalla necessità di usufruire dei servizi e delle strutture burocratico-amministrative non disponibili sul posto e di completare il corso degli studi. Ricca di tradizioni popolari, mette in scena ogni anno (la quarta domenica di settembre) una sfilata di costumi contadini dell'Ottocento lungo le strade del centro storico in occasione della Festa del Ringraziamento agricolo. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto con una sagra popolare nel corso della quale sono distribuiti pane e ceci.

Abbastanza frequentata per lavoro, per la presenza degli insediamenti industriali, vive rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, motivati, oltre che dagli scambi commerciali, soprattutto dalla necessità di usufruire dei servizi e delle strutture burocratico-amministrative non disponibili sul posto e di completare il corso degli studi. Ricca di tradizioni popolari, mette in scena ogni anno (la quarta domenica di settembre) una sfilata di costumi contadini dell'Ottocento lungo le strade del centro storico in occasione della Festa del Ringraziamento agricolo. La festa del Patrono, San Lorenzo, si celebra il 10 agosto con una sagra popolare nel corso della quale sono distribuiti pane e ceci.

Località

Ravaglia, Ravaiola

Ravaglia, Ravaiola

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arzago d'Adda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.