Descrizione

Comune di montagna, di antica origine, con un'economia di tipo agricolo e industriale. Gli artognesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia. Il territorio comunale, comprendente anche le località di Montecampione, Piazze, Acquebone, Bassinale, Ca' de Gos, Ca' dell'Oi, Co de Ca', Marochello, Piagne, Stalla d'Ercole e numerose case sparse, mostra un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine, e offre un panorama di indiscutibile fascino, con le alture coperte di vegetazione boschiva. L'abitato, situato in uno stretto pianoro, presenta un andamento plano-altimetrico alquanto vario. Lo stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo aureo, una torre rossa munita di due torrette senza merli e, su sfondo rosso, un albero d'oro sradicato.

Comune di montagna, di antica origine, con un'economia di tipo agricolo e industriale. Gli artognesi presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media e sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, che fa registrare una forte espansione edilizia. Il territorio comunale, comprendente anche le località di Montecampione, Piazze, Acquebone, Bassinale, Ca' de Gos, Ca' dell'Oi, Co de Ca', Marochello, Piagne, Stalla d'Ercole e numerose case sparse, mostra un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine, e offre un panorama di indiscutibile fascino, con le alture coperte di vegetazione boschiva. L'abitato, situato in uno stretto pianoro, presenta un andamento plano-altimetrico alquanto vario. Lo stemma comunale, partito, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura, in campo aureo, una torre rossa munita di due torrette senza merli e, su sfondo rosso, un albero d'oro sradicato.

Storia

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoche antiche, come testimoniato dal rinvenimento di numerose iscrizioni romane. Il toponimo, che in passato assunse le forme di Artognis, Artonibus e Artogni, potrebbe derivare dal latino ARTUS, 'ristretto', in riferimento alla conformazione del territorio, o dal gentilizio romano ARTENIUS; non manca però chi si richiama ad una radice "art" e al termine "ogne", plurale di "ogna", che significa 'ontano'. Nel corso del Medioevo fu infeudata ai nobili Federici, seguendo, così, le vicende del resto della Val Camonica. Dopo essere appartenuta al comune di Brescia, passò ai Visconti, entrando a far parte, dal 1427, dei domini della repubblica di Venezia, che vi governò fino alla fine del XVIII secolo, quando fu occupata dagli austriaci. La storia successiva all'annessione al Regno d'Italia non si discosta da quella del resto della provincia. I monumenti principali sono: la quattrocentesca chiesa di Santa Maria Elisabetta, contenente pregevoli affreschi del XVI secolo; la coeva chiesa di Sant'Andrea; la parrocchiale (eretta verso la metà del Settecento) e, a Piazze, la cappella di San Rocco (già esistente nel 1500).

I primi insediamenti nella zona risalgono a epoche antiche, come testimoniato dal rinvenimento di numerose iscrizioni romane. Il toponimo, che in passato assunse le forme di Artognis, Artonibus e Artogni, potrebbe derivare dal latino ARTUS, 'ristretto', in riferimento alla conformazione del territorio, o dal gentilizio romano ARTENIUS; non manca però chi si richiama ad una radice "art" e al termine "ogne", plurale di "ogna", che significa 'ontano'. Nel corso del Medioevo fu infeudata ai nobili Federici, seguendo, così, le vicende del resto della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCAMONICA'>Val Camonica</a>. Dopo essere appartenuta al comune di Brescia, passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, entrando a far parte, dal 1427, dei domini della repubblica di Venezia, che vi governò fino alla fine del XVIII secolo, quando fu occupata dagli austriaci. La storia successiva all'annessione al Regno d'Italia non si discosta da quella del resto della provincia. I monumenti principali sono: la quattrocentesca chiesa di Santa Maria Elisabetta, contenente pregevoli affreschi del XVI secolo; la coeva chiesa di Sant'Andrea; la parrocchiale (eretta verso la metà del Settecento) e, a Piazze, la cappella di San Rocco (già esistente nel 1500).

Economia

Se si escludono una stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, foraggi, vite e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Negli ultimi decenni si è registrato lo sviluppo dell'industria, in particolare di quella metalmeccanica, che offre buone opportunità di occupazione, ma non mancano aziende che operano nei comparti automobilistico, edile, tessile, dell'abbigliamento, del legno, della stampa, dell'editoria e della fabbricazione di mobili e laterizi. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo; è possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico, mentre per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Se si escludono una stazione dei carabinieri e gli uffici deputati al funzionamento dei normali servizi municipali e postali, non ve ne sono altri degni di nota. L'economia locale, che non ha abbandonato l'agricoltura, si avvale, tra l'altro, della produzione di cereali, foraggi, vite e frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Negli ultimi decenni si è registrato lo sviluppo dell'industria, in particolare di quella metalmeccanica, che offre buone opportunità di occupazione, ma non mancano aziende che operano nei comparti automobilistico, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, dell'abbigliamento, del legno, della stampa, dell'editoria e della fabbricazione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e laterizi. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva e dell'insieme dei servizi, tra i quali quello bancario. Tra le strutture sociali si annovera una casa di riposo; è possibile frequentare le scuole dell'obbligo. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. Tra i servizi sanitari è assicurato quello farmaceutico, mentre per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti soprattutto dalle bellezze dell'ambiente naturale, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle industrie e allo sviluppo dei servizi legati all'incremento del turismo, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni limitrofi, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, quali: il Settembre artognese, con il palio delle contrade; la "biciclettata" ecologica e la sfilata di auto storiche, che si svolgono a ottobre. La festa dei Patroni, i Santi Cornelio e Cipriano, viene celebrata il 16 settembre.

Meta di un significativo movimento di turisti, attratti soprattutto dalle bellezze dell'ambiente naturale, è abbastanza frequentata anche per lavoro, grazie alle industrie e allo sviluppo dei servizi legati all'incremento del turismo, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni. I rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni limitrofi, ai quali gli abitanti si rivolgono per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcune manifestazioni tradizionali, quali: il Settembre artognese, con il palio delle contrade; la "biciclettata" ecologica e la sfilata di auto storiche, che si svolgono a ottobre. La festa dei Patroni, i Santi Cornelio e Cipriano, viene celebrata il 16 settembre.

Località

Acquebone, Ca Del'Oi, Dosso Inferiore, Marochello, Montecampione, Piazze, Plagne

Acquebone, Ca Del'Oi, Dosso Inferiore, Marochello, Montecampione, Piazze, Plagne

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Artogne rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.