Descrizione

Cittadina di pianura, di antiche origini, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica; la sua economia si fonda soprattutto sull'industria: si registra, infatti, un sensibile calo degli addetti al settore agricolo; discreta è la presenza di servizi. Gli aresini, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Rho e Terrazzano del comune di Rho, Via Trento del comune di Bollate e Garbagnate Milanese del comune omonimo- interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate; l'abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura una tenda da campo barbarica a evocare la fondazione di Arese nel 507 promossa da re Alessio; le spighe poste a risaltare su campo azzurro simboleggiano l'abbondanza.

Cittadina di pianura, di antiche origini, cui è stato concesso il titolo di Città con Decreto del Presidente della Repubblica; la sua economia si fonda soprattutto sull'industria: si registra, infatti, un sensibile calo degli addetti al settore agricolo; discreta è la presenza di servizi. Gli aresini, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alle località Rho e Terrazzano del comune di Rho, Via Trento del comune di Bollate e Garbagnate Milanese del comune omonimo- interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate; l'abitato presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Regio Decreto, raffigura una tenda da campo barbarica a evocare la fondazione di Arese nel 507 promossa da re Alessio; le spighe poste a risaltare su campo azzurro simboleggiano l'abbondanza.

Storia

Sebbene i primi insediamenti nella zona, stando al rinvenimento di una necropoli, sembrino risalire alle popolazioni celtiche, il nucleo originario da cui si sviluppò il borgo viene riportato agli ungari che, a partire dal 507 d.C., iniziarono l'invasione del territorio milanese. In onore del loro re, Alessio, l'abitato fu chiamato Alessium, trasformato nel corso dei secoli in Arescium, Aresium e infine Arescio, da cui si passò alla denominazione attuale. Non manca però chi fa risalire il toponimo ai nomi romani ARRIUS o ARISIUM o alla nobile famiglia degli Arese che, fin dal XIV secolo, ebbe possedimenti in questi luoghi. Dotata di fortificazioni in epoca carolingia, seguì nei secoli successivi le vicende del vicino capoluogo lombardo, tormentato dalle guerre contro l'imperatore Federico Barbarossa e il nipote Federico II e da quelle tra i Visconti e i Torriani. Durante la dominazione spagnola, nel corso della quale gli Arese acquistarono un grande prestigio, fu infeudata al marchese Manriquez de Mendoza e, inclusa nella podesteria di Bollate fino all'invasione austriaca, acquistò l'autonomia amministrativa con l'avvento dell'Unità d'Italia, dopo un'attiva partecipazione ai moti risorgimentali del 1848 e, in particolare, alle Cinque Giornate di Milano. Il patrimonio artistico-monumentale annovera: la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Pietro e Paolo, costruita verso la fine dell'Ottocento, la villa Settala-Marietti-Ricotti del XVIII secolo, la chiesa di San Bernardino da Siena, in località Valera, e il cinquecentesco oratorio dedicato all'Annunciazione della Madonna, in località Torretta.

Sebbene i primi insediamenti nella zona, stando al rinvenimento di una necropoli, sembrino risalire alle popolazioni celtiche, il nucleo originario da cui si sviluppò il borgo viene riportato agli ungari che, a partire dal 507 d.C., iniziarono l'invasione del territorio milanese. In onore del loro re, Alessio, l'abitato fu chiamato Alessium, trasformato nel corso dei secoli in Arescium, Aresium e infine Arescio, da cui si passò alla denominazione attuale. Non manca però chi fa risalire il toponimo ai nomi romani ARRIUS o ARISIUM o alla nobile famiglia degli Arese che, fin dal XIV secolo, ebbe possedimenti in questi luoghi. Dotata di fortificazioni in epoca carolingia, seguì nei secoli successivi le vicende del vicino capoluogo lombardo, tormentato dalle guerre contro l'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> e il nipote Federico II e da quelle tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TORRIANI'>Torriani</a>. Durante la dominazione spagnola, nel corso della quale gli Arese acquistarono un grande prestigio, fu infeudata al marchese Manriquez de Mendoza e, inclusa nella podesteria di Bollate fino all'invasione austriaca, acquistò l'autonomia amministrativa con l'avvento dell'Unità d'Italia, dopo un'attiva partecipazione ai moti risorgimentali del 1848 e, in particolare, alle <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CINQUEGIORNATEDIMILANO'>Cinque Giornate di Milano</a>. Il patrimonio artistico-monumentale annovera: la chiesa parrocchiale, intitolata ai Santi Pietro e Paolo, costruita verso la fine dell'Ottocento, la villa Settala-Marietti-Ricotti del XVIII secolo, la chiesa di San Bernardino da Siena, in località Valera, e il cinquecentesco oratorio dedicato all'Annunciazione della Madonna, in località Torretta.

Economia

L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno e basata su coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutteti e vite, come pure l'allevamento bovino, ha decisamente perso terreno rispetto al settore industriale: il suo sviluppo é legato soprattutto al comparto automobilistico (vi è infatti lo stabilimento dell'Alfa Romeo) ma non mancano imprese edili, mobilifici e fabbriche del vetro e di giocattoli. Il terziario si compone di una buona rete distributiva (basata soprattutto sul commercio all'ingrosso) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, sono presenti il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Non si registra la presenza di servizi pubblici particolarmente significativi e di strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo e includono un liceo scientifico e un liceo artistico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo storico di una delle più note case automobilistiche italiane. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

L'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno e basata su coltivazioni di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, frutteti e vite, come pure l'allevamento bovino, ha decisamente perso terreno rispetto al settore industriale: il suo sviluppo é legato soprattutto al comparto automobilistico (vi è infatti lo stabilimento dell'Alfa Romeo) ma non mancano imprese edili, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a> e fabbriche del vetro e di giocattoli. Il terziario si compone di una buona rete distributiva (basata soprattutto sul commercio all'ingrosso) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, sono presenti il servizio bancario e attività di consulenza informatica. Non si registra la presenza di servizi pubblici particolarmente significativi e di strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche permettono di frequentare le classi dell'obbligo e includono un liceo scientifico e un liceo artistico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo storico di una delle più note case automobilistiche italiane. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, a causa della mancanza di attrattive significative, è al centro di intensi rapporti con i comuni vicini, grazie al suo sviluppo industriale, che consente un buon assorbimento di manodopera, e alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti tradizionali, che sono soliti richiamare numerosi visitatori, meritano di essere citate: la festa di Sant'Antonio a gennaio, la festa di San Giovanni Bosco, che ha luogo l'ultima domenica della stesso mese, il carnevale, la festa di Maria Ausiliatrice, che si svolge la quarta domenica di maggio, la ricorrenza di San Giovanni e Aresestate, con varie manifestazioni, a giugno. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Sebbene non figuri tra i poli turistici della zona, a causa della mancanza di attrattive significative, è al centro di intensi rapporti con i comuni vicini, grazie al suo sviluppo industriale, che consente un buon assorbimento di manodopera, e alla presenza degli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado. Tra gli appuntamenti tradizionali, che sono soliti richiamare numerosi visitatori, meritano di essere citate: la festa di Sant'Antonio a gennaio, la festa di San Giovanni Bosco, che ha luogo l'ultima domenica della stesso mese, il carnevale, la festa di Maria Ausiliatrice, che si svolge la quarta domenica di maggio, la ricorrenza di San Giovanni e Aresestate, con varie manifestazioni, a giugno. La festa dei Patroni, i Santi Pietro e Paolo, si celebra il 29 giugno.

Località

Cascina Cinci, Cascina Papis

Cascina Cinci, Cascina Papis

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.