Descrizione

Comune collinare di origini probabilmente molto antiche, sorretto dalle tradizionali attività rurali, dalla piccola industria e dal commercio. Circa la metà degli apollosani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si raccoglie nel capoluogo comunale, adagiato sul fianco di una collina; il resto della comunità risiede in località San Giovanni, negli aggregati urbani elementari di Cancellonica, Epitaffio, Fornillo, Monte Mauro e Tufariello e in una serie di case sparse sui fondi. Il territorio comunale, percorso da alcuni piccoli corsi d'acqua, è caratterizzato da un profilo geometrico piuttosto irregolare e da un paesaggio vario: alle quote dell'alta collina, sui contrafforti del monte Taburno, sono diffusi boschi misti di carpino, orniello, acero e roverella nonché castagneti di una certa estensione; più in basso, sulle pendici dei poggi e in prossimità dei corsi d'acqua, lo scenario è invece dominato dalle colture agricole e dalla vegetazione riparia (salici, ontani, pioppi, corbezzoli e tamerici). Dalle cime dei rilievi si gode di un ampio panorama, che spazia dall'imponente vetta del monte Taburno, su cui si alternano i boschi e la nuda roccia, alla conca di Benevento, bacino naturale in cui confluiscono alcuni tra i principali corsi d'acqua della regione.

Comune collinare di origini probabilmente molto antiche, sorretto dalle tradizionali attività rurali, dalla piccola industria e dal commercio. Circa la metà degli apollosani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, si raccoglie nel capoluogo comunale, adagiato sul fianco di una collina; il resto della comunità risiede in località San Giovanni, negli aggregati urbani elementari di Cancellonica, Epitaffio, Fornillo, Monte Mauro e Tufariello e in una serie di case sparse sui fondi. Il territorio comunale, percorso da alcuni piccoli corsi d'acqua, è caratterizzato da un profilo geometrico piuttosto irregolare e da un paesaggio vario: alle quote dell'alta collina, sui contrafforti del monte Taburno, sono diffusi boschi misti di carpino, orniello, acero e roverella nonché castagneti di una certa estensione; più in basso, sulle pendici dei poggi e in prossimità dei corsi d'acqua, lo scenario è invece dominato dalle colture agricole e dalla vegetazione riparia (salici, ontani, pioppi, corbezzoli e tamerici). Dalle cime dei rilievi si gode di un ampio panorama, che spazia dall'imponente vetta del monte Taburno, su cui si alternano i boschi e la nuda roccia, alla conca di Benevento, bacino naturale in cui confluiscono alcuni tra i principali corsi d'acqua della regione.

Storia

Di probabile origine preromana, crebbe d'importanza come colonia romana, conquistando la denominazione di URBS. Le prime notizie documentarie sulla sua esistenza risalgono, comunque, all'epoca normanna, quando apparteneva a Ugone infante; quest'ultimo nel 1127 si scontrò con il conte Rainulfo e con il principe di Capua e l'abitato, scampato a un primo assedio, nel 1133 venne conquistato e distrutto. Passò quindi a Tommaso di Fenucchio e in seguito fu concessa in dono ai benedettini di Santa Sofia. Nei primi anni del Duecento fu occupata dall'imperatore Federico II di Svevia e nel 1269 venne ceduta a Emanuele Frangipane come premio della consegna a Carlo d'Angiò di Corradino di Svevia e Federico d'Austria. Dopo essere stata feudo nel XIV secolo della famiglia Della Leonessa, appartenne nei secoli successivi ai Caracciolo, ai Ricca, che la acquistarono nel 1573, ai Piscitelli, di nuovo ai Caracciolo, agli Spinelli (1774) e ai Lancellotti (1861). Il toponimo deriva dall'aggettivo latino LAPILLOSA, ‘pietrosa'. Tra gli edifici religiosi di maggior pregio architettonico spicca la chiesa arcipretale, che racchiude un dipinto settecentesco raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, opera di Giuseppe Castellano. Su un poggio sono inoltre visibili i resti di un castello normanno costruito sulla struttura di una torre di vedetta romana.

Di probabile origine preromana, crebbe d'importanza come colonia romana, conquistando la denominazione di URBS. Le prime notizie documentarie sulla sua esistenza risalgono, comunque, all'epoca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNA'>normanna</a>, quando apparteneva a Ugone infante; quest'ultimo nel 1127 si scontrò con il conte Rainulfo e con il principe di Capua e l'abitato, scampato a un primo assedio, nel 1133 venne conquistato e distrutto. Passò quindi a Tommaso di Fenucchio e in seguito fu concessa in dono ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BENEDETTINI'>benedettini</a> di Santa Sofia. Nei primi anni del Duecento fu occupata dall'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=FEDERICOIIDISVEVIA'>Federico II di Svevia</a> e nel 1269 venne ceduta a Emanuele Frangipane come premio della consegna a Carlo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=DANGIO'>d'Angiò</a> di Corradino di Svevia e Federico d'Austria. Dopo essere stata feudo nel XIV secolo della famiglia Della Leonessa, appartenne nei secoli successivi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>, ai Ricca, che la acquistarono nel 1573, ai Piscitelli, di nuovo ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a>, agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SPINELLI'>Spinelli</a> (1774) e ai Lancellotti (1861). Il toponimo deriva dall'aggettivo latino LAPILLOSA, ‘pietrosa'. Tra gli edifici religiosi di maggior pregio architettonico spicca la chiesa arcipretale, che racchiude un dipinto settecentesco raffigurante la Madonna con Bambino e Santi, opera di Giuseppe Castellano. Su un poggio sono inoltre visibili i resti di un castello <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=NORMANNO'>normanno</a> costruito sulla struttura di una torre di vedetta romana.

Economia

Gli apollosani si dedicano ancora con profitto alle tradizionali attività rurali: l'agricoltura produce buoni raccolti di frumento, uva da vino e frutta mentre la zootecnia è rivolta principalmente all'allevamento di ovini e caprini. Il settore secondario, ancora lontano dall'assumere il ruolo trainante dell'economia locale, annovera piccole imprese di dimensione artigianale, attive soprattutto nei comparti della trasformazione dei prodotti agricoli, della lavorazione dei metalli, del legno e delle confezioni. Il terziario, stimolato da una discreta affluenza turistica, include un buon apparato commerciale e, tra i servizi, agenzie di consulenza informatica. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, fa registrare alcune carenze nella dotazione di servizi e strutture di pubblica utilità: ospita, infatti, le scuole dell'obbligo ma non possiede istituti d'istruzione secondaria di secondo grado né strutture culturali di rilievo; l'apparato ricettivo comprende esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno mentre l'assistenza sanitaria è garantita soltanto dalla farmacia.

Gli apollosani si dedicano ancora con profitto alle tradizionali attività rurali: l'agricoltura produce buoni raccolti di frumento, uva da vino e frutta mentre la zootecnia è rivolta principalmente all'allevamento di ovini e caprini. Il settore secondario, ancora lontano dall'assumere il ruolo trainante dell'economia locale, annovera piccole imprese di dimensione artigianale, attive soprattutto nei comparti della trasformazione dei prodotti agricoli, della lavorazione dei metalli, del legno e delle confezioni. Il terziario, stimolato da una discreta affluenza turistica, include un buon apparato commerciale e, tra i servizi, agenzie di consulenza informatica. Sede degli ordinari uffici municipali e postali, fa registrare alcune carenze nella dotazione di servizi e strutture di pubblica utilità: ospita, infatti, le scuole dell'obbligo ma non possiede istituti d'istruzione secondaria di secondo grado né strutture culturali di rilievo; l'apparato ricettivo comprende esercizi di ristoro e strutture per il soggiorno mentre l'assistenza sanitaria è garantita soltanto dalla farmacia.

Relazioni

La bellezza degli scenari naturali che fanno da cornice all'abitato, base di partenza per escursioni nel cuore del Parco naturale regionale del Taburno-Camposauro, attrae un buon numero di turisti, facendo dell'agro comunale una stazione di soggiorno in via di sviluppo. La gastronomia locale, che può essere gustata in occasione di alcune sagre gastronomiche, come quella del maialetto (agosto), costituisce un ulteriore motivo di richiamo. La festa della Patrona, Sant'Anna, si celebra il 26 luglio.

La bellezza degli scenari naturali che fanno da cornice all'abitato, base di partenza per escursioni nel cuore del Parco naturale regionale del Taburno-Camposauro, attrae un buon numero di turisti, facendo dell'agro comunale una stazione di soggiorno in via di sviluppo. La gastronomia locale, che può essere gustata in occasione di alcune sagre gastronomiche, come quella del maialetto (agosto), costituisce un ulteriore motivo di richiamo. La festa della Patrona, Sant'Anna, si celebra il 26 luglio.

Località

Cancellonica, Epitaffio, Fornillo, Izzi, Izzi-Cerretielli, Monte Mauro, San Giovanni, Tufariello

Cancellonica, Epitaffio, Fornillo, Izzi, Izzi-Cerretielli, Monte Mauro, San Giovanni, Tufariello

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Apollosa rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.