Descrizione

Comune collinare, di origine molto antica ma di impianto medievale, che affianca alla tradizionale vocazione agricola un discreto sviluppo industriale. La comunità degli annonesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è raccolta esclusivamente nel capoluogo comunale, che fa registrare un processo di forte espansione edilizia. Il suo territorio, dal profilo dolce, mostra un'escursione altimetrica praticamente irrilevante e si stende tra i rilievi collinari e il vicino lago, il tutto circondato da una lussureggiante vegetazione boschiva, che rende ancora più gradevole il paesaggio all'occhio dei visitatori; l'abitato, che mantiene il suo aspetto originario nelle vie anguste, ha un andamento plano-altimetrico abbastanza regolare; si estende su un promontorio che, con la prospiciente punta di Isella, nel comune di Civate, forma una strettoia quasi al centro dello specchio lacustre. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato: la prima parte rappresenta un castello di colore rosso, merlato alla ghibellina, recante sulla cortina un'anatra selvatica al naturale; la seconda reca l'immagine del lago, circondato da una catena di monti, al naturale.

Comune collinare, di origine molto antica ma di impianto medievale, che affianca alla tradizionale vocazione agricola un discreto sviluppo industriale. La comunità degli annonesi, che presenta un indice di vecchiaia nella media, è raccolta esclusivamente nel capoluogo comunale, che fa registrare un processo di forte espansione edilizia. Il suo territorio, dal profilo dolce, mostra un'escursione altimetrica praticamente irrilevante e si stende tra i rilievi collinari e il vicino lago, il tutto circondato da una lussureggiante vegetazione boschiva, che rende ancora più gradevole il paesaggio all'occhio dei visitatori; l'abitato, che mantiene il suo aspetto originario nelle vie anguste, ha un andamento plano-altimetrico abbastanza regolare; si estende su un promontorio che, con la prospiciente punta di Isella, nel comune di Civate, forma una strettoia quasi al centro dello specchio lacustre. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è troncato: la prima parte rappresenta un castello di colore rosso, merlato alla ghibellina, recante sulla cortina un'anatra selvatica al naturale; la seconda reca l'immagine del lago, circondato da una catena di monti, al naturale.

Storia

Non si hanno fonti certe circa l'origine del luogo ma si conosce l'epoca dei primi insediamenti umani sul territorio comunale: si trattava di primitive popolazioni palafitticole stanziatesi sulle rive dei laghi briantei almeno tre millenni prima di Cristo. Esse diedero vita alla cosiddetta "civiltà di Polada", sorta in piena età del bronzo. Durante il Medioevo, con l'avvento dei longobardi, il territorio comunale entrò a far parte del contado della Martesana e successivamente della pieve di Oggiono, sottoposta alla giurisdizione feudale della vicina Garlate. Una famiglia locale, gli Annoni, esercitò i diritti sul borgo fortificato: questo nobile casato, composto da feudatari e valvassori, fu inserito nella Matricola delle probabili cariche cardinalizie del periodo ambrosiano. Agli inizi del '500 il territorio fu vittima dell'invasione di Gian Giacomo Medici, un avventuriero senza scrupoli che, dopo aver occupato il castello di Monguzzo spadroneggiando sull'intero territorio, rase al suolo l'abitato che aveva ospitato le soldatesche della Valchiavenna accorse in aiuto della popolazione locale. La proprietà passò poi ai d'Adda verso la metà del XVI secolo; circa un secolo più tardi fu la popolazione ad affrancarsi, per riscatto, dal giogo feudale. Di particolare rilievo nel patrimonio storico e architettonico è l'oratorio di S. Giorgio, che conserva al suo interno dipinti del Cinquecento; l'attiguo campanile risale invece al Trecento. Non meno interessante risulta la chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine, costruita nel secolo scorso in proporzioni tali da contenere l'intera popolazione locale; l'edificio, realizzato su progetto dell'architetto Bovara di Lecco, conserva al suo interno un polittico di scuola fiamminga del XVI secolo.

Non si hanno fonti certe circa l'origine del luogo ma si conosce l'epoca dei primi insediamenti umani sul territorio comunale: si trattava di primitive popolazioni palafitticole stanziatesi sulle rive dei laghi briantei almeno tre millenni prima di Cristo. Esse diedero vita alla cosiddetta "civiltà di Polada", sorta in piena età del bronzo. Durante il Medioevo, con l'avvento dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, il territorio comunale entrò a far parte del contado della Martesana e successivamente della pieve di Oggiono, sottoposta alla giurisdizione feudale della vicina Garlate. Una famiglia locale, gli Annoni, esercitò i diritti sul borgo fortificato: questo nobile casato, composto da feudatari e valvassori, fu inserito nella Matricola delle probabili cariche cardinalizie del periodo ambrosiano. Agli inizi del '500 il territorio fu vittima dell'invasione di Gian Giacomo Medici, un avventuriero senza scrupoli che, dopo aver occupato il castello di Monguzzo spadroneggiando sull'intero territorio, rase al suolo l'abitato che aveva ospitato le soldatesche della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALCHIAVENNA'>Valchiavenna</a> accorse in aiuto della popolazione locale. La proprietà passò poi ai d'Adda verso la metà del XVI secolo; circa un secolo più tardi fu la popolazione ad affrancarsi, per riscatto, dal giogo feudale. Di particolare rilievo nel patrimonio storico e architettonico è l'oratorio di S. Giorgio, che conserva al suo interno dipinti del Cinquecento; l'attiguo campanile risale invece al Trecento. Non meno interessante risulta la chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Vergine, costruita nel secolo scorso in proporzioni tali da contenere l'intera popolazione locale; l'edificio, realizzato su progetto dell'architetto Bovara di Lecco, conserva al suo interno un polittico di scuola fiamminga del XVI secolo.

Economia

Fra le fonti di reddito è l'agricoltura: si coltivano in prevalenza cereali (in particolare frumento) mentre la zootecnia si basa soprattutto sull'allevamento ovino, sebbene non manchino bovini e suini. Una quota più rilevante della popolazione attiva è impiegata nelle attività del settore industriale, dalla metalmeccanica all'industria cartaria, dal tessile alla lavorazione del vetro. La presenza del lago dà alimento ad una modesta attività di cantieristica navale; l'edilizia completa il quadro delle attività industriali. Lo sviluppo del terziario ha portato alla nascita di servizi particolarmente indicativi della vivacità del sistema produttivo, come la consulenza informatica. Tra le strutture culturali figura una biblioteca mentre negli istituti scolastici del posto si impartisce l'istruzione primaria.

Fra le fonti di reddito è l'agricoltura: si coltivano in prevalenza cereali (in particolare frumento) mentre la zootecnia si basa soprattutto sull'allevamento ovino, sebbene non manchino bovini e suini. Una quota più rilevante della popolazione attiva è impiegata nelle attività del settore industriale, dalla metalmeccanica all'industria cartaria, dal <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> alla lavorazione del vetro. La presenza del lago dà alimento ad una modesta attività di cantieristica navale; l'edilizia completa il quadro delle attività industriali. Lo sviluppo del terziario ha portato alla nascita di servizi particolarmente indicativi della vivacità del sistema produttivo, come la consulenza informatica. Tra le strutture culturali figura una biblioteca mentre negli istituti scolastici del posto si impartisce l'istruzione primaria.

Relazioni

Le attrattive paesaggistiche, la presenza del lago e la vicinanza degli altri bacini lacuali di maggiore notorietà danno origine ad un modesto flusso turistico; la maggior parte delle relazioni con i centri vicini, nel complesso non particolarmente rilevanti, è dovuta tuttavia ai rapporti di dipendenza nei confronti di questi ultimi per le incombenze amministrative e per alcuni servizi, in special modo quelli sanitari. Non si registrano particolari appuntamenti di folclore durante l'anno. L'unica ricorrenza di tipo religioso è la festa dedicata al Patrono, S. Giorgio, che si celebra il 23 aprile.

Le attrattive paesaggistiche, la presenza del lago e la vicinanza degli altri bacini lacuali di maggiore notorietà danno origine ad un modesto flusso turistico; la maggior parte delle relazioni con i centri vicini, nel complesso non particolarmente rilevanti, è dovuta tuttavia ai rapporti di dipendenza nei confronti di questi ultimi per le incombenze amministrative e per alcuni servizi, in special modo quelli sanitari. Non si registrano particolari appuntamenti di folclore durante l'anno. L'unica ricorrenza di tipo religioso è la festa dedicata al Patrono, S. Giorgio, che si celebra il 23 aprile.

Località

Lago di Annone

Lago di Annone

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Annone di Brianza rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.