Descrizione

Piccola comunità di pianura, di origine moderna, ha un’economia di tipo prettamente agricolo. Gli alzanesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra il nucleo urbano minore Bar Milano, alcune case sparse, nonché nella località di Cascina Beltrama, isola amministrativa tra i comuni di Isola Sant’Antonio e Molino dei Torti. Il territorio, reso fertile dall’abbondanza di corsi d’acqua, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato sorge in una zona pianeggiante e alluvionale.

Piccola comunità di pianura, di origine moderna, ha un’economia di tipo prettamente agricolo. Gli alzanesi, il cui indice di vecchiaia è particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra il nucleo urbano minore Bar Milano, alcune case sparse, nonché nella località di Cascina Beltrama, isola amministrativa tra i comuni di Isola Sant’Antonio e Molino dei Torti. Il territorio, reso fertile dall’abbondanza di corsi d’acqua, ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L’abitato sorge in una zona pianeggiante e alluvionale.

Storia

Del toponimo, il determinato sembra derivare dai termini medievali di “Acianus”, “Açanus”, “Azanus”, tutti da ricondurre al prediale ATTIANUS, oppure da ATIUS. Vi è anche la variante “Arcianus”, da cui l’attuale termine avrebbe rotacizzato la “l”. Le sue origini risalgono all’età moderna e la sua storia è sempre stata fortemente legata a quella del vicino comune di Molino dei Torti, con cui formò un’unica entità, dal nome di Molino Alzano, per un ventennio circa: precisamente dal 1928 al 1946. In precedenza era chiamata semplicemente Alzano, in cui la famiglia dei Torti (da cui prende il nome il borgo vicino) possedeva un castello fortificato che divenne conquista da parte degli spagnoli nella metà del XVIII secolo. Di questo maniero non vi è rimasta traccia: venne distrutto nel 1824. Nella storia di questo comune occupano un ruolo importante, sebbene dal carattere tragico, le inondazioni dei vicini fiumi in piena, portatrici di danni e di profondi cambiamenti naturali. Il patrimonio storico-architettonico non risulta molto ricco. Tra le vestigia del passato figura la cinquecentesca parrocchiale dedicata alla Madonna.

Del toponimo, il determinato sembra derivare dai termini medievali di “Acianus”, “Açanus”, “Azanus”, tutti da ricondurre al prediale ATTIANUS, oppure da ATIUS. Vi è anche la variante “Arcianus”, da cui l’attuale termine avrebbe rotacizzato la “l”. Le sue origini risalgono all’età moderna e la sua storia è sempre stata fortemente legata a quella del vicino comune di Molino dei Torti, con cui formò un’unica entità, dal nome di Molino Alzano, per un ventennio circa: precisamente dal 1928 al 1946. In precedenza era chiamata semplicemente Alzano, in cui la famiglia dei Torti (da cui prende il nome il borgo vicino) possedeva un castello fortificato che divenne conquista da parte degli spagnoli nella metà del XVIII secolo. Di questo maniero non vi è rimasta traccia: venne distrutto nel 1824. Nella storia di questo comune occupano un ruolo importante, sebbene dal carattere tragico, le inondazioni dei vicini fiumi in piena, portatrici di danni e di profondi cambiamenti naturali. Il patrimonio storico-architettonico non risulta molto ricco. Tra le vestigia del passato figura la cinquecentesca parrocchiale dedicata alla Madonna.

Economia

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi e frutta; si pratica anche l’allevamento di avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, edile e metallurgico. Anche il terziario è poco sviluppato: accanto a una rete distributiva, in grado di soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione, non si registrano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Viste le dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle destinate al funzionamento dei normali servizi municipali e postali. Nell’economia locale l’agricoltura conserva un ruolo importante: si producono cereali, frumento, ortaggi e frutta; si pratica anche l’allevamento di avicoli. L’industria è costituita da piccole aziende che operano nei comparti: alimentare, edile e metallurgico. Anche il terziario è poco sviluppato: accanto a una rete distributiva, in grado di soddisfare sufficientemente le esigenze primarie della popolazione, non si registrano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Mancano scuole di ogni ordine e grado compresa una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario sul posto non è assicurato nemmeno il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non costituisce un luogo di forte richiamo turistico, sebbene offra a chiunque vi si rechi la possibilità di degustare le proprie specialità gastronomiche e di godere della tranquillità dell’ambiente naturale. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, anche per motivi di studio. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche o eventi di particolare rilievo che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa patronale, in occasione della Natività di Maria, si celebra la quarta domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il 16 agosto.

Non costituisce un luogo di forte richiamo turistico, sebbene offra a chiunque vi si rechi la possibilità di degustare le proprie specialità gastronomiche e di godere della tranquillità dell’ambiente naturale. È poco frequentata per lavoro, in quanto le sue attività produttive non consentono di assorbire neppure tutta la manodopera locale, costretta ogni giorno a raggiungere il capoluogo provinciale e le altre aree più sviluppate. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per usufruire dei servizi non disponibili sul posto, anche per motivi di studio. Non si segnalano manifestazioni folcloristiche o eventi di particolare rilievo che potrebbero allietare il borgo e richiamare visitatori dai dintorni. La festa patronale, in occasione della Natività di Maria, si celebra la quarta domenica di settembre. Il giorno di astensione dal lavoro è il 16 agosto.

Località

Cascina Beltrama

Cascina Beltrama

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Alzano Scrivia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.