Descrizione

Centro collinare, di origine antica, la cui economia è basata prevalentemente sulle attività industriali -con una buona presenza dell'industria del mobile sul commercio. Gli almennesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in numerose altre località, di cui le più popolose sono Carosso, Albenza e Barlino. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate -specie in prossimità del monte Albenza- ma meno evidenti nell'abitato, in forte espansione edilizia, che ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo sfondo dello stemma comunale, concesso con decreto del 1960, è azzurro; in esso si rappresenta un leone rampante argentato, appoggiato al fusto di un albero con foglie verdi; il tutto è posto su una campagna, anch'essa verde.

Centro collinare, di origine antica, la cui economia è basata prevalentemente sulle attività industriali -con una buona presenza dell'industria del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a> sul commercio. Gli almennesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, in numerose altre località, di cui le più popolose sono Carosso, Albenza e Barlino. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate -specie in prossimità del monte Albenza- ma meno evidenti nell'abitato, in forte espansione edilizia, che ha un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo sfondo dello stemma comunale, concesso con decreto del 1960, è azzurro; in esso si rappresenta un leone rampante argentato, appoggiato al fusto di un albero con foglie verdi; il tutto è posto su una campagna, anch'essa verde.

Storia

Abitata fin da epoche assai remote, secondo alcuni studiosi deriva la prima parte del toponimo dalla voce ligure "lemos" ('olmo') e secondo altri dall'espressione latina AD LIMEN ('al confine'). Situata lungo un via di comunicazione molto importante in epoca romana, con i longobardi costituì insieme alle attuali Almè, Almenno San Salvatore e Villa D'Almè la città di Lemine, in cui quel popolo ebbe la corte. Subì successivamente la dominazione dei franchi ed entrò nel 975 nei possedimenti dei vescovi di Bergamo. Come tutta la zona, fu teatro in epoca feudale delle contese tra guelfi e ghibellini. Un maggiore equilibrio politico caratterizzò i secoli del governo della Serenissima, cui fu annessa nel XV secolo. In questa fase, forse nel 1598, quello che presumibilmente era il comune di Almenno fu diviso nei abitati attuali, al cui nome furono aggiunti quelli dei rispettivi Patroni con funzione distintiva. Ai veneziani succedettero, fino al 1859, gli austriaci. Il patrimonio storico-artistico annovera, oltre alla settecentesca parrocchiale dedicata a San Bartolomeo e alla Madonna del Carmine (con dipinti, tra gli altri, di Giovan Battista Moroni), le cinquecentesche chiese di Barlino e della Longa, la romanica Rotonda di San Tomè, del XII secolo, e villa Malliani, del XVII secolo.

Abitata fin da epoche assai remote, secondo alcuni studiosi deriva la prima parte del toponimo dalla voce ligure "lemos" ('olmo') e secondo altri dall'espressione latina AD LIMEN ('al confine'). Situata lungo un via di comunicazione molto importante in epoca romana, con i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a> costituì insieme alle attuali Almè, Almenno San Salvatore e Villa D'Almè la città di Lemine, in cui quel popolo ebbe la corte. Subì successivamente la dominazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FRANCHI'>franchi</a> ed entrò nel 975 nei possedimenti dei vescovi di Bergamo. Come tutta la zona, fu teatro in epoca feudale delle contese tra guelfi e ghibellini. Un maggiore equilibrio politico caratterizzò i secoli del governo della Serenissima, cui fu annessa nel XV secolo. In questa fase, forse nel 1598, quello che presumibilmente era il comune di Almenno fu diviso nei abitati attuali, al cui nome furono aggiunti quelli dei rispettivi Patroni con funzione distintiva. Ai veneziani succedettero, fino al 1859, gli austriaci. Il patrimonio storico-artistico annovera, oltre alla settecentesca parrocchiale dedicata a San Bartolomeo e alla Madonna del Carmine (con dipinti, tra gli altri, di Giovan Battista Moroni), le cinquecentesche chiese di Barlino e della Longa, la romanica Rotonda di San Tomè, del XII secolo, e villa Malliani, del XVII secolo.

Economia

L'economia locale conta, per il settore primario, sulle colture di viti, cereali, ortaggi e alberi da frutta (un prodotto tipico è il lampone) e sull'allevamento, per il settore secondario, su un tessuto di piccole e medie imprese industriali e artigianali operanti nei comparti tessile, metalmeccanico, edile e del mobile. Fra i servizi va segnalata la presenza di attività di consulenza informatica, ulteriore indice di sviluppo della comunità, il cui livello di reddito e la cui capacità di risparmio giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale è di dimensioni tali da soddisfare pienamente le esigenze fondamentali della popolazione. È possibile frequentare le scuole materne, elementari e medie. Fra le strutture a carattere culturale e divulgativo spiccano il Museo del Falegname "Tino Sana" e la biblioteca. Le strutture destinate allo sport e al tempo libero annoverano il Campo Golf dell'Albenza e del Golf Club Bergamo, con 27 buche, e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

L'economia locale conta, per il settore primario, sulle colture di viti, cereali, ortaggi e alberi da frutta (un prodotto tipico è il lampone) e sull'allevamento, per il settore secondario, su un tessuto di piccole e medie imprese industriali e artigianali operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, metalmeccanico, edile e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILE'>mobile</a>. Fra i servizi va segnalata la presenza di attività di consulenza informatica, ulteriore indice di sviluppo della comunità, il cui livello di reddito e la cui capacità di risparmio giustificano la presenza del servizio bancario. La rete commerciale è di dimensioni tali da soddisfare pienamente le esigenze fondamentali della popolazione. È possibile frequentare le scuole materne, elementari e medie. Fra le strutture a carattere culturale e divulgativo spiccano il Museo del Falegname "Tino Sana" e la biblioteca. Le strutture destinate allo sport e al tempo libero annoverano il Campo Golf dell'Albenza e del Golf Club Bergamo, con 27 buche, e quelle ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. Le strutture sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Abbastanza frequentata per lavoro, ha rapporti non rilevanti con i comuni vicini. Il calendario delle manifestazioni ricorrenti prevede: il Palio delle Contrade, a maggio; la Sagra del lampone, a luglio; la festa della Madonna del Carmine (terza domenica di luglio); la Sagra di San Tomè, ad agosto; la Sagra del prodotto tipico locale, a settembre e infine la Festa d'Autunno. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto. Dal 1993 è gemellata con la cittadina francese di Brignoles e con quelle spagnole di Valldemossa e Soller, nell'isola di Maiorca.

Abbastanza frequentata per lavoro, ha rapporti non rilevanti con i comuni vicini. Il calendario delle manifestazioni ricorrenti prevede: il Palio delle Contrade, a maggio; la Sagra del lampone, a luglio; la festa della Madonna del Carmine (terza domenica di luglio); la Sagra di San Tomè, ad agosto; la Sagra del prodotto tipico locale, a settembre e infine la Festa d'Autunno. La festa del Patrono, San Bartolomeo, si celebra il 24 agosto. Dal 1993 è gemellata con la cittadina francese di Brignoles e con quelle spagnole di Valldemossa e Soller, nell'isola di Maiorca.

Località

Albenza, Almenno, Barlino, Cacastrone, Camutaglio, Canova, Capochelli, Carobais, Carosso, Casagno, De Rocca, Longoni Nord, Longoni Sud, San Bernardo

Albenza, Almenno, Barlino, Cacastrone, Camutaglio, Canova, Capochelli, Carobais, Carosso, Casagno, De Rocca, Longoni Nord, Longoni Sud, San Bernardo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Almenno San Bartolomeo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.