Descrizione

Comune collinare, di origini romane, la cui economia si avvale del contributo delle attività agricole e industriali. La comunità degli albiolesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Solbiate del comune omonimo- e, in minor misura, nella località Pianazza e in poche case sparse. Il territorio, lambito dal torrente Lura, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina. Le tre montagne disposte al centro dell'insegna comunale, concessa con decreto del 1957, rappresentano i tre colli sui quali è sorto il paese. Nello stemma, partito, figurano anche tre stelle d'oro in campo azzurro e quattro fasce d'argento in campo rosso.

Comune collinare, di origini romane, la cui economia si avvale del contributo delle attività agricole e industriali. La comunità degli albiolesi, che presenta un indice di vecchiaia rientrante nella media, è concentrata per la maggior parte nel capoluogo comunale -contiguo alla località Solbiate del comune omonimo- e, in minor misura, nella località Pianazza e in poche case sparse. Il territorio, lambito dal torrente Lura, disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche appena accennate. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico tipico di collina. Le tre montagne disposte al centro dell'insegna comunale, concessa con decreto del 1957, rappresentano i tre colli sui quali è sorto il paese. Nello stemma, partito, figurano anche tre stelle d'oro in campo azzurro e quattro fasce d'argento in campo rosso.

Storia

Il toponimo si spiega come un derivato da ALVEUS, 'alveo di torrente, pozza d'acqua' e simili, nella forma diminutiva ALVEOLUS. La sua storia è stata legata prima alle sorti di Como poi a quelle di Milano. Como aveva cominciato ad affermarsi dopo aver conquistato il favore di Ugo di Provenza (divenuto re d'Italia alla morte del padre Lotario) per la sua posizione strategica, che le consentì di estendere i propri confini fino all'annessione di alcune pievi vicine; la reazione di Milano fu immediata e sfociò, dopo una guerra durata dieci anni, nella distruzione di Como avvenuta agli inizi del XII secolo. La città fu ricostruita per diventare una roccaforte dell'imperatore Federico Barbarossa impegnato nella lotta contro i comuni della Lega lombarda, cui avrebbe aderito anche Como, che, con la pace di Costanza del 1183, fu riconosciuta indipendente. Albiolo, che era entrata a far parte della pieve di Uggiate retta dai vescovi di Como, intorno alla metà del XIII secolo, in occasione di una risistemazione territoriale, passò sotto la giurisdizione del quartiere comasco di Porta Torre. Successivamente, quando Como dovette sottomettersi ai Visconti, la sua storia si legò alle vicende del capoluogo lombardo. Tipico esempio dell'architettura rurale lombarda del periodo compreso tra l'altomedioevo e il XV secolo è la casa a corte, di cui rimane traccia ad Albiolo; derivata dalla DOMUS romana, la casa a corte si sviluppava su tre piani intorno al porticato sul quale si aprivano ambienti adibiti a stalla o a deposito; il primo piano era l'abitazione vera e propria mentre tutta la parte sovrastante era utilizzata come deposito per il grano. Al XVII secolo risale la chiesa parrocchiale, intitolata all'Annunciazione di Maria, ma di maggiore interesse storico-artistico, per i pregevoli affreschi di scuola lombarda conservati al suo interno, è la chiesa di San Martino.

Il toponimo si spiega come un derivato da ALVEUS, 'alveo di torrente, pozza d'acqua' e simili, nella forma diminutiva ALVEOLUS. La sua storia è stata legata prima alle sorti di Como poi a quelle di Milano. Como aveva cominciato ad affermarsi dopo aver conquistato il favore di Ugo di Provenza (divenuto re d'Italia alla morte del padre Lotario) per la sua posizione strategica, che le consentì di estendere i propri confini fino all'annessione di alcune pievi vicine; la reazione di Milano fu immediata e sfociò, dopo una guerra durata dieci anni, nella distruzione di Como avvenuta agli inizi del XII secolo. La città fu ricostruita per diventare una roccaforte dell'imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> impegnato nella lotta contro i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=COMUNI'>comuni</a> della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LEGALOMBARDA'>Lega lombarda</a>, cui avrebbe aderito anche Como, che, con la pace di Costanza del 1183, fu riconosciuta indipendente. Albiolo, che era entrata a far parte della pieve di Uggiate retta dai vescovi di Como, intorno alla metà del XIII secolo, in occasione di una risistemazione territoriale, passò sotto la giurisdizione del quartiere comasco di Porta Torre. Successivamente, quando Como dovette sottomettersi ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, la sua storia si legò alle vicende del capoluogo lombardo. Tipico esempio dell'architettura rurale lombarda del periodo compreso tra l'altomedioevo e il XV secolo è la casa a corte, di cui rimane traccia ad Albiolo; derivata dalla DOMUS romana, la casa a corte si sviluppava su tre piani intorno al porticato sul quale si aprivano ambienti adibiti a stalla o a deposito; il primo piano era l'abitazione vera e propria mentre tutta la parte sovrastante era utilizzata come deposito per il grano. Al XVII secolo risale la chiesa parrocchiale, intitolata all'Annunciazione di Maria, ma di maggiore interesse storico-artistico, per i pregevoli affreschi di scuola lombarda conservati al suo interno, è la chiesa di San Martino.

Economia

Ospita i soli uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. I settori trainanti dell'economia locale sono rappresentati dall'agricoltura (particolarmente sviluppati sono la coltivazione dei cereali e l'allevamento) e dalle piccole aziende industriali e artigianali, operanti nei comparti tessile e metalmeccanico, cui si affiancano alcune imprese edili di modeste dimensioni. La capacità di risparmio degli albiolesi giustifica la presenza del servizio bancario ma il panorama del terziario risulta comunque poco articolato. Scarsa è pure l'offerta dei servizi all'interno delle infrastrutture locali, fatta eccezione per un asilo nido: le strutture scolastiche garantiscono la sola istruzione primaria; non si registra la presenza di strutture sportive e l'unica struttura culturale disponibile è la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione e quelle sanitarie si limitano al solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Ospita i soli uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, l'autorità di pubblica sicurezza è rappresentata, all'occorrenza, dal sindaco. I settori trainanti dell'economia locale sono rappresentati dall'agricoltura (particolarmente sviluppati sono la coltivazione dei cereali e l'allevamento) e dalle piccole aziende industriali e artigianali, operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a> e metalmeccanico, cui si affiancano alcune imprese edili di modeste dimensioni. La capacità di risparmio degli albiolesi giustifica la presenza del servizio bancario ma il panorama del terziario risulta comunque poco articolato. Scarsa è pure l'offerta dei servizi all'interno delle infrastrutture locali, fatta eccezione per un asilo nido: le strutture scolastiche garantiscono la sola istruzione primaria; non si registra la presenza di strutture sportive e l'unica struttura culturale disponibile è la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione e quelle sanitarie si limitano al solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Le infrastrutture locali, poco sviluppate, rendono necessario lo spostamento verso i comuni vicini, reso più agevole, tra l'altro, da un efficiente sistema di collegamenti: ai maggiori centri della provincia la popolazione si rivolge sia per ragioni di studio, sia per i servizi non disponibili sul posto, ma particolarmente diffuso è il pendolarismo per motivi di lavoro che si estende anche alla vicina Svizzera. Pur non registrando un significativo movimento turistico, attira numerosi visitatori con la sagra di Sant'Anna che si svolge nel mese di luglio. La festa patronale, dedicata all'Annunciazione di Maria, viene celebrata il 25 marzo.

Le infrastrutture locali, poco sviluppate, rendono necessario lo spostamento verso i comuni vicini, reso più agevole, tra l'altro, da un efficiente sistema di collegamenti: ai maggiori centri della provincia la popolazione si rivolge sia per ragioni di studio, sia per i servizi non disponibili sul posto, ma particolarmente diffuso è il pendolarismo per motivi di lavoro che si estende anche alla vicina Svizzera. Pur non registrando un significativo movimento turistico, attira numerosi visitatori con la sagra di Sant'Anna che si svolge nel mese di luglio. La festa patronale, dedicata all'Annunciazione di Maria, viene celebrata il 25 marzo.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Albiolo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.