Descrizione

Piccola comunità  di montagna le cui origini risalgono in epoca medievale. Con una modestissima economia, incentrata sull'allevamento sia nel settore industriale che in quello agricolo, presenta, come alti centri della Valtellina, un forte sviluppo edilizio che crea altresì lavoro nell'indotto. Sviluppa il suo territorio nella valle del Bitto, in un paesaggio di ampi pascoli e fitte abetaie, con la popolazione concentrata tra Albaredo, sede del municipio, la località San Marco (Passo di), al confine con la provincia di Bergamo, e altre case sparse. La piccola comunità degli albaredesi presenta un indice di vecchiaia nella media.  Il profilo geometrico del territorio comunale appare molto irregolare con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 573 metri sul livello del mare a un massimo di 2.431.  

Piccola comunità  di montagna le cui origini risalgono in epoca medievale. Con una modestissima economia, incentrata sull'allevamento sia nel settore industriale che in quello agricolo, presenta, come alti centri della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VALTELLINA'>Valtellina</a>, un forte sviluppo edilizio che crea altresì lavoro nell'indotto. Sviluppa il suo territorio nella valle del Bitto, in un paesaggio di ampi pascoli e fitte abetaie, con la popolazione concentrata tra Albaredo, sede del municipio, la località San Marco (Passo di), al confine con la provincia di Bergamo, e altre case sparse. La piccola comunità degli albaredesi presenta un indice di vecchiaia nella media.  Il profilo geometrico del territorio comunale appare molto irregolare con variazioni altimetriche che vanno da un minimo di 573 metri sul livello del mare a un massimo di 2.431.  

Storia

L'evoluzione storica e le fortune economiche del paese, noto nel Medioevo con il nome di "Alberetum", furono per vari secoli indissolubilmente legate alla antica strada Priula. Infatti nacque e si sviluppò su questo importante snodo commerciale,  tuttora visibile in parte poco più a valle dell'attuale strada provinciale. La Priula, realizzata alla fine del 1500, partiva da Bergamo e, attraversando la Val Brembana e il Passo di San Marco, collegava le terre dei grigioni (che dominarono la regione dal 1512 al 1797) con la Repubblica di Venezia. L'importanza economica della strada cominciò a scemare nel periodo in cui gli austriaci sostituirono gli spagnoli nel predominio sullo Stato di Milano e fu abbandonata quando, durante il diciannovesimo secolo, furono costruite nuove e più agevoli strade che fiancheggiavano il vicino lago di Como. La chiesa di San Rocco fu edificata nel 1250 ed è senza dubbio l'edificio più importante del paese. Nel suo interno si trovano pregevoli paramenti sacri del Settecento, balaustre e altari di marmo, nonché una statua lignea collocata sull'altare maggiore rappresentante la Madonna di Montenero, venerata nel santuario dell'omonimo centro in provincia di Livorno. La maggior parte degli altari ed arredi, unitamente all'immagine della Vergine,  sono doni di emigranti. Infatti, soprattutto nel XVII e XVIII secolo, molti abitanti, costretti a lasciare la loro terra, trovarono lavoro nel porto di Livorno, formando una corporazione di lavoratori portuali.  

L'evoluzione storica e le fortune economiche del paese, noto nel Medioevo con il nome di "Alberetum", furono per vari secoli indissolubilmente legate alla antica strada Priula. Infatti nacque e si sviluppò su questo importante snodo commerciale,  tuttora visibile in parte poco più a valle dell'attuale strada provinciale. La Priula, realizzata alla fine del 1500, partiva da Bergamo e, attraversando la Val Brembana e il Passo di San Marco, collegava le terre dei grigioni (che dominarono la regione dal 1512 al 1797) con la Repubblica di Venezia. L'importanza economica della strada cominciò a scemare nel periodo in cui gli austriaci sostituirono gli spagnoli nel predominio sullo Stato di Milano e fu abbandonata quando, durante il diciannovesimo secolo, furono costruite nuove e più agevoli strade che fiancheggiavano il vicino <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LAGODICOMO'>lago di Como</a>. La chiesa di San Rocco fu edificata nel 1250 ed è senza dubbio l'edificio più importante del paese. Nel suo interno si trovano pregevoli paramenti sacri del Settecento, balaustre e altari di marmo, nonché una statua lignea collocata sull'altare maggiore rappresentante la Madonna di Montenero, venerata nel santuario dell'omonimo centro in provincia di Livorno. La maggior parte degli altari ed arredi, unitamente all'immagine della Vergine,  sono doni di emigranti. Infatti, soprattutto nel XVII e XVIII secolo, molti abitanti, costretti a lasciare la loro terra, trovarono lavoro nel porto di Livorno, formando una corporazione di lavoratori portuali.  

Economia

L'economia, piuttosto povera, è da sempre legata all'allevamento di avicoli, bovini e caprini. Intorno ad esso si sviluppa sia l'agricoltura che l'industria. Nell'agricoltura, praticamente inesistenti le colture intensive, trova spazio la produzione di foraggi destinati all'allevamento. Il tessuto industriale comprende principalmente aziende legate alla trasformazione dei prodotti lattiero-caseari (pregiato  il Bitto, formaggio locale) e, legate all'espansione edilizia, alcune industrie ed imprese edili. Nonostante la vicinanza del parco delle Orobie, l'aria salubre e la tranquillità dei posti, il turismo non partecipa in maniera rilevante alla produzione del reddito data la scarsa capacità ricettiva dovuta alla modesta consistenza delle strutture ricettive e di ristoro; la mancanza di stazioni invernali ne limita comunque lo sviluppo ai soli mesi estivi. D'altronde anche per i residenti sono quasi inesistenti i pubblici esercizi e i centri sportivi. Le strutture scolastiche consentono la frequenza della sola scuola materna ed elementare. Quelle sanitarie sono inesistenti: bisogna recarsi a Morbegno per raggiungere la più vicina farmacia e l'ospedale.  

L'economia, piuttosto povera, è da sempre legata all'allevamento di avicoli, bovini e caprini. Intorno ad esso si sviluppa sia l'agricoltura che l'industria. Nell'agricoltura, praticamente inesistenti le colture intensive, trova spazio la produzione di foraggi destinati all'allevamento. Il tessuto industriale comprende principalmente aziende legate alla trasformazione dei prodotti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARI'>lattiero-caseari</a> (pregiato  il Bitto, formaggio locale) e, legate all'espansione edilizia, alcune industrie ed imprese edili. Nonostante la vicinanza del parco delle Orobie, l'aria salubre e la tranquillità dei posti, il turismo non partecipa in maniera rilevante alla produzione del reddito data la scarsa capacità ricettiva dovuta alla modesta consistenza delle strutture ricettive e di ristoro; la mancanza di stazioni invernali ne limita comunque lo sviluppo ai soli mesi estivi. D'altronde anche per i residenti sono quasi inesistenti i pubblici esercizi e i centri sportivi. Le strutture scolastiche consentono la frequenza della sola scuola materna ed elementare. Quelle sanitarie sono inesistenti: bisogna recarsi a Morbegno per raggiungere la più vicina farmacia e l'ospedale.  

Relazioni

La mancanza di strutture e di eventi di richiamo ha via via ridotto le relazioni con i centri vicini, nonostante la presenza del Parco delle Orobie con il suo paesaggio suggestivo. Il centro si ripopola solo d'estate, quando gli albaredesi emigrati ritornano a passare le vacanze nel paese natio. I rapporti con i centri limitrofi sono, quindi, complessivamente scarsi, sebbene la località ne  dipenda per le scuole e per l'assistenza sanitaria; sotto questo aspetto rivestono un'importanza rilevante il vicino centro di Morbegno, in particolare per la sanità e per le strutture burocratico-amministrative, ed il capoluogo di provincia, per i servizi e uffici di livello più elevato. Momento di richiamo e di incontro fra le popolazioni della valle del Bitto è la festa che si celebra il 16 agosto in onore del Santo Patrono, San Rocco.  

La mancanza di strutture e di eventi di richiamo ha via via ridotto le relazioni con i centri vicini, nonostante la presenza del Parco delle Orobie con il suo paesaggio suggestivo. Il centro si ripopola solo d'estate, quando gli albaredesi emigrati ritornano a passare le vacanze nel paese natio. I rapporti con i centri limitrofi sono, quindi, complessivamente scarsi, sebbene la località ne  dipenda per le scuole e per l'assistenza sanitaria; sotto questo aspetto rivestono un'importanza rilevante il vicino centro di Morbegno, in particolare per la sanità e per le strutture burocratico-amministrative, ed il capoluogo di provincia, per i servizi e uffici di livello più elevato. Momento di richiamo e di incontro fra le popolazioni della valle del Bitto è la festa che si celebra il 16 agosto in onore del Santo Patrono, San Rocco.  

Località

Albaredo

Albaredo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Albaredo per San Marco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.