Descrizione

Piccola comunità di pianura, di antica origine, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole. Gli albaredesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione Lombardia, sono distribuiti nel capoluogo comunale -contiguo alla località Campospinoso del comune omonimo- e nelle località di Baselica, Bronzi e Moranda. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche (che vanno da un minimo di 58 metri sul livello del mare a un massimo di 65 metri). L'abitato, che mostra segni evidenti di una forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Piccola comunità di pianura, di antica origine, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole. Gli albaredesi, che presentano un indice di vecchiaia tra i più elevati della regione Lombardia, sono distribuiti nel capoluogo comunale -contiguo alla località Campospinoso del comune omonimo- e nelle località di Baselica, Bronzi e Moranda. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con lievi variazioni altimetriche (che vanno da un minimo di 58 metri sul livello del mare a un massimo di 65 metri). L'abitato, che mostra segni evidenti di una forte espansione edilizia, presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Deriva la prima parte del toponimo dal latino ARBOR, 'bosco', o ALBULUS, propriamente 'bianchiccio', assai frequente nei dialetti lombardi per designare vari tipi di pioppo, l'albero un tempo più caratteristico e diffuso nella regione; la seconda parte del toponimo, aggiunta con Regio Decreto nel 1863, riflette un nome di famiglia che deriva da un medievale "Arnaboldus", forma latinizzata del personale longobardo "Arnwald". La specificazione deriva dalla famiglia Arnaboldi, che nella zona aveva vasti possedimenti: un esponente di questa nobile casata nel 1831 fu insignito del titolo di conte da Carlo Alberto, re di Sardegna, tramandandolo al più celebre Bernardo Arnaboldi, che fu sindaco di Pavia, deputato e senatore del Regno d'Italia. Seguendo le sorti del territorio lombardo, di cui ha sempre fatto parte, nel corso delle guerre di successione divenne proprietà dei Savoia, che nel 1738, con la pace di Vienna, ottennero i distretti territoriali di Novara, Tortona e delle Langhe e nel 1748, con la pace di Aquisgrana, l'alto Novarese, Voghera e Vigevano; tornò a far parte della provincia pavese solo dopo il 1859. Tra i monumenti degni di nota sono: la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, che conserva pregevoli dipinti (due dei quali ascrivibili alle scuole di Caravaggio e Spagnoletto e uno attribuibile a Guido Reni, pittore bolognese che seppe reagire ai canoni manieristici per ispirarsi agli antichi e, in particolare, a Raffaello); la chiesa parrocchiale di Baselica, in stile barocco, edificata nel XVII secolo; la facciata di un oratorio romanico, databile al XIII secolo, e un palazzo gentilizio a Lago de' Porzi.

Deriva la prima parte del toponimo dal latino ARBOR, 'bosco', o ALBULUS, propriamente 'bianchiccio', assai frequente nei dialetti lombardi per designare vari tipi di pioppo, l'albero un tempo più caratteristico e diffuso nella regione; la seconda parte del toponimo, aggiunta con Regio Decreto nel 1863, riflette un nome di famiglia che deriva da un medievale "Arnaboldus", forma latinizzata del personale longobardo "Arnwald". La specificazione deriva dalla famiglia Arnaboldi, che nella zona aveva vasti possedimenti: un esponente di questa nobile casata nel 1831 fu insignito del titolo di conte da Carlo Alberto, re di Sardegna, tramandandolo al più celebre Bernardo Arnaboldi, che fu sindaco di Pavia, deputato e senatore del Regno d'Italia. Seguendo le sorti del territorio lombardo, di cui ha sempre fatto parte, nel corso delle guerre di successione divenne proprietà dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SAVOIA'>Savoia</a>, che nel 1738, con la pace di Vienna, ottennero i distretti territoriali di Novara, Tortona e delle Langhe e nel 1748, con la pace di Aquisgrana, l'alto Novarese, Voghera e Vigevano; tornò a far parte della provincia pavese solo dopo il 1859. Tra i monumenti degni di nota sono: la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, che conserva pregevoli dipinti (due dei quali ascrivibili alle scuole di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CARAVAGGIO'>Caravaggio</a> e Spagnoletto e uno attribuibile a Guido Reni, pittore bolognese che seppe reagire ai canoni manieristici per ispirarsi agli antichi e, in particolare, a Raffaello); la chiesa parrocchiale di Baselica, in stile barocco, edificata nel XVII secolo; la facciata di un oratorio romanico, databile al XIII secolo, e un palazzo gentilizio a Lago de' Porzi.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di strutture particolarmente significative: le uniche attività del genere che si svolgono sul posto sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, per l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri, il sindaco è chiamato a svolgere, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale poggia fondamentalmente sull'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, riccamente irrigato: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite; è praticato anche l'allevamento di bovini. Le attività industriali, limitate ai comparti estrattivo e metalmeccanico, affiancati da una piccola fabbrica di mobili e da un'altrettanto piccola impresa edile, sono poco rilevanti e alquanto modesta è anche la presenza del terziario, costituito unicamente da una rete distributiva (appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dai servizi essenziali. Non presenta strutture sociali di rilievo e mancano anche scuole di ogni ordine e grado e strutture destinate all'arricchimento culturale. La struttura ricettiva non offre possibilità di soggiorno e l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i sevizi sanitari di base.

Dal punto di vista burocratico non si registra la presenza di strutture particolarmente significative: le uniche attività del genere che si svolgono sul posto sono quelle connesse al funzionamento dell'ufficio postale e del municipio e, per l'assenza, sul posto, di una stazione dei carabinieri, il sindaco è chiamato a svolgere, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia locale poggia fondamentalmente sull'agricoltura, favorita dalle caratteristiche del terreno, riccamente irrigato: si coltivano cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite; è praticato anche l'allevamento di bovini. Le attività industriali, limitate ai comparti estrattivo e metalmeccanico, affiancati da una piccola fabbrica di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> e da un'altrettanto piccola impresa edile, sono poco rilevanti e alquanto modesta è anche la presenza del terziario, costituito unicamente da una rete distributiva (appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dai servizi essenziali. Non presenta strutture sociali di rilievo e mancano anche scuole di ogni ordine e grado e strutture destinate all'arricchimento culturale. La struttura ricettiva non offre possibilità di soggiorno e l'assenza di una farmacia rende necessario rivolgersi altrove anche per i sevizi sanitari di base.

Relazioni

Priva di attrattive in grado di farne una meta turistica e di adeguate strutture produttive, non offre né ai suoi abitanti né tanto meno a maestranze esterne particolari opportunità di lavoro. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, a causa dell'assenza di scuole e del modestissimo livello dei servizi, si intensificano in occasione del carnevale, durante il quale vengono degustati i tipici prodotti locali. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra la terza domenica di settembre.

Priva di attrattive in grado di farne una meta turistica e di adeguate strutture produttive, non offre né ai suoi abitanti né tanto meno a maestranze esterne particolari opportunità di lavoro. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, a causa dell'assenza di scuole e del modestissimo livello dei servizi, si intensificano in occasione del carnevale, durante il quale vengono degustati i tipici prodotti locali. La festa del Patrono, San Giovanni Battista, si celebra la terza domenica di settembre.

Località

Albaredo, Baselica, Bronzi Sotto, Moranda

Albaredo, Baselica, Bronzi Sotto, Moranda

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Albaredo Arnaboldi rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.