Descrizione

Centro collinare, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale (specializzato nei comparti metalmeccanico e tessile) e incrementato i servizi. Gli albanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alle località Seriate e Torre de' Roveri dei comuni omonimi e Madonna delle Rose del comune di Brusaporto- e, in numero assai esiguo, nelle località di Brugali (contigua anch'essa alla località Torre de' Roveri del comune omonimo), Ca' Longa e Carbonera oltre che in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, meno evidenti nell'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, che presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo partito: nel primo campo, a sfondo giallo, si raffigura una stella argentea a sei punte; nella seconda parte, a sfondo rosso, spicca l'effigie di Sant'Alessandro, in armatura dorata.

Centro collinare, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole, ha sviluppato il tessuto industriale (specializzato nei comparti metalmeccanico e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>) e incrementato i servizi. Gli albanesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alle località Seriate e Torre de' Roveri dei comuni omonimi e Madonna delle Rose del comune di Brusaporto- e, in numero assai esiguo, nelle località di Brugali (contigua anch'essa alla località Torre de' Roveri del comune omonimo), Ca' Longa e Carbonera oltre che in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, meno evidenti nell'abitato, interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia, che presenta un andamento plano-altimetrico tipico collinare. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo partito: nel primo campo, a sfondo giallo, si raffigura una stella argentea a sei punte; nella seconda parte, a sfondo rosso, spicca l'effigie di Sant'Alessandro, in armatura dorata.

Storia

Secondo la tradizione fu fondata da un nobile romano di nome Albo: da ALBANUS deriverebbe appunto la prima parte del toponimo (mentre l'omaggio a Sant'Alessandro, martire bergamasco, risale al 1863) ma la sua esistenza è documentata solo a partire dal X secolo (sono infatti del 962 e del 993 i più antichi documenti che la menzionano). Di fede guelfa, i suoi abitanti parteciparono ai conflitti medioevali tra i sostenitori degli interessi imperiali e i fautori del papato subendo diversi saccheggi e incendi fra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo. Come tutti i comuni della zona dal 1428 fu assoggettata alla repubblica di Venezia, di cui fu gran collaterale, prima di accedere alla porpora cardinalizia, il conte Girolamo Albani. Non pochi furono gli albanesi che nel XIX secolo diedero il loro contributo patriottico alle lotte risorgimentali contro l'invasore austriaco. Risale al XVIII secolo la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano, ultimata nel 1809; più antica la chiesetta di San Giorgio, edificata nel secolo XII sull'omonimo colle e più volte rimaneggiata, in particolare dopo un devastante uragano che nel 1873 ne divelse il campanile, non più ricostruito. Nell'architettura sacra spiccano anche il santuario della Madonna delle Rose, costruito dopo l'epidemia di colera del 1885 al posto di una preesistente cappelletta eretta nel XV sul luogo dell'apparizione della Madonna, mentre l'architettura civile è nobilitata dal neoclassico palazzo Salvi già Simoni, con dipinti del Guadagnini e del Carnelli, e da una casa del secolo XVIII costruita probabilmente sui resti di un castello medievale.

Secondo la tradizione fu fondata da un nobile romano di nome Albo: da ALBANUS deriverebbe appunto la prima parte del toponimo (mentre l'omaggio a Sant'Alessandro, martire bergamasco, risale al 1863) ma la sua esistenza è documentata solo a partire dal X secolo (sono infatti del 962 e del 993 i più antichi documenti che la menzionano). Di fede guelfa, i suoi abitanti parteciparono ai conflitti medioevali tra i sostenitori degli interessi imperiali e i fautori del papato subendo diversi saccheggi e incendi fra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo. Come tutti i comuni della zona dal 1428 fu assoggettata alla repubblica di Venezia, di cui fu gran collaterale, prima di accedere alla porpora cardinalizia, il conte Girolamo Albani. Non pochi furono gli albanesi che nel XIX secolo diedero il loro contributo patriottico alle lotte risorgimentali contro l'invasore austriaco. Risale al XVIII secolo la chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano, ultimata nel 1809; più antica la chiesetta di San Giorgio, edificata nel secolo XII sull'omonimo colle e più volte rimaneggiata, in particolare dopo un devastante uragano che nel 1873 ne divelse il campanile, non più ricostruito. Nell'architettura sacra spiccano anche il santuario della Madonna delle Rose, costruito dopo l'epidemia di colera del 1885 al posto di una preesistente cappelletta eretta nel XV sul luogo dell'apparizione della Madonna, mentre l'architettura civile è nobilitata dal neoclassico palazzo Salvi già Simoni, con dipinti del Guadagnini e del Carnelli, e da una casa del secolo XVIII costruita probabilmente sui resti di un castello medievale.

Economia

La tradizionale vocazione agricola, che vede in primo piano la coltivazione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e viti, alimenta l'industria lattiero casearia, che dà lavoro a oltre cento addetti. Importante è anche l'allevamento. Il settore secondario, principale risorsa della popolazione, è rappresentato anche dai mobilifici e dai comparti metalmeccanico, tessile, farmaceutico, edile, della lavorazione del legno. Il servizio bancario e le attività di consulenza informatica sono indice di un sistema economico avanzato; la rete commerciale è di dimensioni tali da soddisfare le esigenze fondamentali della comunità, che può contare inoltre su servizi quali l'asilo nido, le scuole materne, elementari e medie e la biblioteca. Le strutture ricettive offrono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

La tradizionale vocazione agricola, che vede in primo piano la coltivazione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi e viti, alimenta l'industria lattiero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CASEARIA'>casearia</a>, che dà lavoro a oltre cento addetti. Importante è anche l'allevamento. Il settore secondario, principale risorsa della popolazione, è rappresentato anche dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILIFICI'>mobilifici</a> e dai comparti metalmeccanico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, farmaceutico, edile, della lavorazione del legno. Il servizio bancario e le attività di consulenza informatica sono indice di un sistema economico avanzato; la rete commerciale è di dimensioni tali da soddisfare le esigenze fondamentali della comunità, che può contare inoltre su servizi quali l'asilo nido, le scuole materne, elementari e medie e la biblioteca. Le strutture ricettive offrono la possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Non può essere considerata una meta turistica ma è molto frequentata per lavoro. Particolarmente intensi sono i rapporti con l'esterno, facilitati indubbiamente dalla vicinanza con Bergamo e stimolati dal ben più ampio ventaglio di possibilità che il capoluogo di provincia offre per quanto riguarda i servizi sanitari di base, il completamento degli studi, l'espletamento di pratiche burocratiche e soprattutto la rete commerciale. Il 4 gennaio e l'ultima domenica di maggio, in ricordo di due apparizioni miracolose della Madonna, si svolge presso il santuario della Madonna delle Rose una celebrazione religiosa e il 25 aprile viene celebrata la festa di San Giorgio. Motivo di attrazione è la stagione teatrale nel mese di marzo. La festa dei Patroni, i Santi Cornelio e Cipriano, si celebra il 16 settembre.

Non può essere considerata una meta turistica ma è molto frequentata per lavoro. Particolarmente intensi sono i rapporti con l'esterno, facilitati indubbiamente dalla vicinanza con Bergamo e stimolati dal ben più ampio ventaglio di possibilità che il capoluogo di provincia offre per quanto riguarda i servizi sanitari di base, il completamento degli studi, l'espletamento di pratiche burocratiche e soprattutto la rete commerciale. Il 4 gennaio e l'ultima domenica di maggio, in ricordo di due apparizioni miracolose della Madonna, si svolge presso il santuario della Madonna delle Rose una celebrazione religiosa e il 25 aprile viene celebrata la festa di San Giorgio. Motivo di attrazione è la stagione teatrale nel mese di marzo. La festa dei Patroni, i Santi Cornelio e Cipriano, si celebra il 16 settembre.

Località

Brugali, Ca' Longa

Brugali, Ca' Longa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Albano Sant'Alessandro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.