Descrizione

Centro di collina sorto probabilmente nell'alto Medioevo in una zona popolata fin dalla preistoria; la sua economia, ancora a base rurale, contempla, però, anche un discreto numero di iniziative industriali nonché svariati esercizi commerciali. La comunità degli alannesi fa registrare un indice di vecchiaia di poco superiore ai normali valori e risiede in larga misura in abitazioni sparse; della sua tendenza alla dispersione sono un'ulteriore conferma i numerosi agglomerati urbani minori (Candelora, Ciafalone, Coccialonga, Fascitelli, Fraticelli, Macerine, Petricchi, Prati, Ragnitelli, Sant'Emidio, Tarantolà, Tavernola e Villa d'Orazio) che fanno corona alle località di Feliciantonio, Oratorio e Ticchione, al capoluogo comunale e alla sua moderna appendice, Alanno Scalo. Il territorio comunale si estende in un'area collinare dal profilo solo dolcemente ondulato e abbondantemente irrigata da canali e rigagnoli; i suoi unici confini naturali sono rappresentati dal bacino torrentizio del Cigno e dal medio corso del fiume Pescara, che tracciano rispettivamente il limite orientale e meridionale del comprensorio alannese. Per evidente assonanza con il toponimo, nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è rappresentata un'ala destra.

Centro di collina sorto probabilmente nell'alto Medioevo in una zona popolata fin dalla preistoria; la sua economia, ancora a base rurale, contempla, però, anche un discreto numero di iniziative industriali nonché svariati esercizi commerciali. La comunità degli alannesi fa registrare un indice di vecchiaia di poco superiore ai normali valori e risiede in larga misura in abitazioni sparse; della sua tendenza alla dispersione sono un'ulteriore conferma i numerosi agglomerati urbani minori (Candelora, Ciafalone, Coccialonga, Fascitelli, Fraticelli, Macerine, Petricchi, Prati, Ragnitelli, Sant'Emidio, Tarantolà, Tavernola e Villa d'Orazio) che fanno corona alle località di Feliciantonio, Oratorio e Ticchione, al capoluogo comunale e alla sua moderna appendice, Alanno Scalo. Il territorio comunale si estende in un'area collinare dal profilo solo dolcemente ondulato e abbondantemente irrigata da canali e rigagnoli; i suoi unici confini naturali sono rappresentati dal bacino torrentizio del Cigno e dal medio corso del fiume Pescara, che tracciano rispettivamente il limite orientale e meridionale del comprensorio alannese. Per evidente assonanza con il toponimo, nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è rappresentata un'ala destra.

Storia

In diversi punti del territorio comunale sono emerse tracce di insediamenti risalenti all'età del bronzo ma per il periodo successivo, fino al IX secolo d.C., non esistono prove documentarie della presenza di stanziamenti: la prima menzione del borgo, che ebbe fin dalle origini una compatta struttura fortificata, è contenuta, infatti, in un privilegio imperiale dell'884. L'abbazia di S. Clemente a Casauria vi esercitò per un lungo periodo di tempo un saldo controllo; in seguito alla sua decadenza, il borgo fu annesso al regio demanio e conobbe la signoria dei D'Aquino, dei Caracciolo e dei Leognani-Fieramosca. La parrocchiale è posteriore al sisma del 1915, devastante per il patrimonio architettonico del centro storico, che conserva tuttavia un aspetto medievale. Sopravvivono i resti della cinta muraria risalente al IV o V secolo d.C. e, poco distante dall'abitato, l'armonioso oratorio della Madonna delle Grazie, con una semplice facciata preceduta da un portico, un portale in stile rinascimentale e un interno artisticamente affrescato e stuccato.

In diversi punti del territorio comunale sono emerse tracce di insediamenti risalenti all'età del bronzo ma per il periodo successivo, fino al IX secolo d.C., non esistono prove documentarie della presenza di stanziamenti: la prima menzione del borgo, che ebbe fin dalle origini una compatta struttura fortificata, è contenuta, infatti, in un privilegio imperiale dell'884. L'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=ABBAZIADISCLEMENTEACASAURIA'>abbazia di S. Clemente a Casauria</a> vi esercitò per un lungo periodo di tempo un saldo controllo; in seguito alla sua decadenza, il borgo fu annesso al regio demanio e conobbe la signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=DAQUINO'>D'Aquino</a>, dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=ABR&parola=CARACCIOLO'>Caracciolo</a> e dei Leognani-Fieramosca. La parrocchiale è posteriore al sisma del 1915, devastante per il patrimonio architettonico del centro storico, che conserva tuttavia un aspetto medievale. Sopravvivono i resti della cinta muraria risalente al IV o V secolo d.C. e, poco distante dall'abitato, l'armonioso oratorio della Madonna delle Grazie, con una semplice facciata preceduta da un portico, un portale in stile rinascimentale e un interno artisticamente affrescato e stuccato.

Economia

Pur rimanendo alieno da ritmi frenetici di vita e radicato nel tessuto delle proprie tradizioni, il comune si è aperto da tempo al progresso: accanto all'agricoltura, che con le produzioni cerealicole e viticole continua a rappresentare una fonte insostituibile di sussistenza, si colloca un discreto numero di stabilimenti industriali, attivi soprattutto nel ramo farmaceutico e in quelli manifatturieri della carta e dei materiali da costruzione, favoriti dalle risorse del sottosuolo e concentrati nel fondovalle del Pescara, dove importanti tracciati viari assicurano il trasporto rapido delle merci. Un certo dinamismo si manifesta anche nel settore del commercio e in quello dei servizi, che hanno fatto registrare l'affermazione del credito e delle assicurazioni. Vivace e operosa, la comunità fa sentire la sua voce attraverso un periodico locale ed è artefice della crescita progressiva del sistema delle infrastrutture. Il comune, che non ospita importanti sedi burocratico-amministrative, dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di un istituto tecnico agrario; è dotato, inoltre, di una casa di riposo, di un discreto apparato ricettivo e di svariati impianti sportivi -un campo di calcio a disposizione delle squadre locali (Alanno Associazione Sportiva e Alanno Scalo Unione Sportiva), campi di bocce e palestre- mentre le sue strutture sanitarie non soddisfano pienamente la domanda di servizi qualificati.

Pur rimanendo alieno da ritmi frenetici di vita e radicato nel tessuto delle proprie tradizioni, il comune si è aperto da tempo al progresso: accanto all'agricoltura, che con le produzioni cerealicole e viticole continua a rappresentare una fonte insostituibile di sussistenza, si colloca un discreto numero di stabilimenti industriali, attivi soprattutto nel ramo farmaceutico e in quelli manifatturieri della carta e dei materiali da costruzione, favoriti dalle risorse del sottosuolo e concentrati nel fondovalle del Pescara, dove importanti tracciati viari assicurano il trasporto rapido delle merci. Un certo dinamismo si manifesta anche nel settore del commercio e in quello dei servizi, che hanno fatto registrare l'affermazione del credito e delle assicurazioni. Vivace e operosa, la comunità fa sentire la sua voce attraverso un periodico locale ed è artefice della crescita progressiva del sistema delle infrastrutture. Il comune, che non ospita importanti sedi burocratico-amministrative, dispone di scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado e di un istituto tecnico agrario; è dotato, inoltre, di una casa di riposo, di un discreto apparato ricettivo e di svariati impianti sportivi -un campo di calcio a disposizione delle squadre locali (Alanno Associazione Sportiva e Alanno Scalo Unione Sportiva), campi di bocce e palestre- mentre le sue strutture sanitarie non soddisfano pienamente la domanda di servizi qualificati.

Relazioni

Sfiorato piuttosto marginalmente dal movimento turistico, il comune intrattiene con il suo circondario una fitta trama di rapporti dovuti alla coesione interna e all'omogeneità socio-economica che contraddistingue la valle del Pescara. Oltre alla mostra dell'agricoltura, che in ottobre richiama un certo numero di visitatori dai comuni limitrofi, anche la festa del borgo e la sagra delle lenticchie nel secondo fine settimana di settembre è un momento di aggregazione sentito e intensamente vissuto. La festa del Patrono S. Biagio si celebra il 3 febbraio. Il comune è gemellato con Sulzburg (Germania).

Sfiorato piuttosto marginalmente dal movimento turistico, il comune intrattiene con il suo circondario una fitta trama di rapporti dovuti alla coesione interna e all'omogeneità socio-economica che contraddistingue la valle del Pescara. Oltre alla mostra dell'agricoltura, che in ottobre richiama un certo numero di visitatori dai comuni limitrofi, anche la festa del borgo e la sagra delle lenticchie nel secondo fine settimana di settembre è un momento di aggregazione sentito e intensamente vissuto. La festa del Patrono S. Biagio si celebra il 3 febbraio. Il comune è gemellato con Sulzburg (Germania).

Località

Alanno Scalo, Candelora, Case Tondo, Ciafalone, Coccialonga, Fascitelli, Feliciantonio, Fraticelli, Macerine, Oratorio, Petricchi, Prati, Ragnitelli, Sant'Emidio, Tarantolà, Tavernola, Ticchione, Villa Aurora, Villa d'Orazio

Alanno Scalo, Candelora, Case Tondo, Ciafalone, Coccialonga, Fascitelli, Feliciantonio, Fraticelli, Macerine, Oratorio, Petricchi, Prati, Ragnitelli, Sant'Emidio, Tarantolà, Tavernola, Ticchione, Villa Aurora, Villa d'Orazio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Alanno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.