Descrizione

Comune di pianura, di origine romana, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole. Gli alagnesi, che presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che non fa registrare segni evidenti di espansione edilizia. Il territorio, al centro di una zona riccamente irrigata (la cui bonifica risale ai monaci dell'abbazia di Morimondo), disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti; di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Comune di pianura, di origine romana, la cui economia si fonda essenzialmente sulle attività agricole. Gli alagnesi, che presentano un indice di vecchiaia poco più alto della media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che non fa registrare segni evidenti di espansione edilizia. Il territorio, al centro di una zona riccamente irrigata (la cui bonifica risale ai monaci dell'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ABBAZIADIMORIMONDO'>abbazia di Morimondo</a>), disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti; di questa caratteristica orografica risente l'abitato, che presenta un andamento plano-altimetrico pianeggiante.

Storia

Situata all'incrocio delle principali vie di transito e di scambio della Lombardia, ha goduto, nei secoli, di tutti i vantaggi e svantaggi legati a questa sua posizione strategica. Deve probabilmente il nome alla tribù degli alani, cavalieri nomadi dell'Europa orientale, che nel 464 d.C. invasero dapprima il Bergamasco e successivamente il Pavese, per poi riprendere la marcia verso il Piemonte. Le sue antiche origini sono testimoniate soprattutto da Plinio, che ne parla lodandone la rinomata produzione e il commercio di lini, che la resero famosa già in epoca romana. Alla caduta dell'impero romano subì le invasioni barbariche seguendo le vicende di tutta la Lomellina che, dopo il dominio dei goti e dei longobardi, fu istituita prima in ducato, poi in "judiciaria" e, infine, in contea dell'impero germanico. Annessa nella seconda metà del XII secolo al comune di Pavia, nel 1360 fu ceduta, con l'intera Lomellina, dall'arcivescovo Giovanni Visconti al duca di Milano Galeazzo II Visconti. Nel corso del Quattrocento entrò tra i possedimenti dei Malaspina, signori di Fortunago, e successivamente dei marchesi D'Adda. Terminate le guerre di successione con tutta la Lomellina entrò a far parte del regno dei Savoia, ritornando a far parte del distretto provinciale di Pavia soltanto con la costituzione del Regno d'Italia. Tra i monumenti spiccano: il castello malaspiniano, la chiesa parrocchiale, dedicata a San Germano e costruita nei primi anni dell'Ottocento, e la chiesetta di San Giuseppe.

Situata all'incrocio delle principali vie di transito e di scambio della Lombardia, ha goduto, nei secoli, di tutti i vantaggi e svantaggi legati a questa sua posizione strategica. Deve probabilmente il nome alla tribù degli alani, cavalieri nomadi dell'Europa orientale, che nel 464 d.C. invasero dapprima il Bergamasco e successivamente il Pavese, per poi riprendere la marcia verso il Piemonte. Le sue antiche origini sono testimoniate soprattutto da Plinio, che ne parla lodandone la rinomata produzione e il commercio di lini, che la resero famosa già in epoca romana. Alla caduta dell'impero romano subì le invasioni barbariche seguendo le vicende di tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a> che, dopo il dominio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GOTI'>goti</a> e dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LONGOBARDI'>longobardi</a>, fu istituita prima in ducato, poi in "judiciaria" e, infine, in contea dell'impero germanico. Annessa nella seconda metà del XII secolo al comune di Pavia, nel 1360 fu ceduta, con l'intera <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a>, dall'arcivescovo Giovanni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> al duca di Milano Galeazzo II <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Nel corso del Quattrocento entrò tra i possedimenti dei Malaspina, signori di Fortunago, e successivamente dei marchesi D'Adda. Terminate le guerre di successione con tutta la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LOMELLINA'>Lomellina</a> entrò a far parte del regno dei Savoia, ritornando a far parte del distretto provinciale di Pavia soltanto con la costituzione del Regno d'Italia. Tra i monumenti spiccano: il castello malaspiniano, la chiesa parrocchiale, dedicata a San Germano e costruita nei primi anni dell'Ottocento, e la chiesetta di San Giuseppe.

Economia

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La principale fonte di reddito per la popolazione continua ad essere l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e alberi da frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini e suini. L'industria è rappresentata solamente da un piccolissimo stabilimento estrattivo e da altrettanto piccole imprese edili, affiancate da una falegnameria. Modesta è pure la presenza del terziario, che si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei servizi essenziali. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur offrendo un modesto servizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni é necessario rivolgersi altrove.

Fatta eccezione per gli uffici deputati al funzionamento dei consueti servizi municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. La principale fonte di reddito per la popolazione continua ad essere l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si coltivano cereali, frumento, ortaggi e alberi da frutta; è praticato anche l'allevamento di bovini e suini. L'industria è rappresentata solamente da un piccolissimo stabilimento estrattivo e da altrettanto piccole imprese edili, affiancate da una falegnameria. Modesta è pure la presenza del terziario, che si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dei servizi essenziali. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo; nelle scuole del posto si impartisce soltanto l'istruzione elementare; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur offrendo un modesto servizio di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni é necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Ai turisti che vi giungono, diretti soprattutto al Parco della Valle del Ticino, si accompagnano ben poche presenze esterne nel mondo del lavoro, visto che né l'agricoltura né tanto meno l'industria e il terziario hanno raggiunto livelli tali da consentire un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, a causa della limitata presenza di scuole e delle carenze riscontrabili nei servizi, si intensificano in occasione di un appuntamento tradizionale, la fiera di primavera. La festa del Patrono, San Germano, si celebra la prima domenica di agosto. Ha dato i natali a Ciro Pollini (1784-1833) che, laureatosi in medicina, si dedicò allo studio della botanica, che insegnò a Verona insieme ad agraria.

Ai turisti che vi giungono, diretti soprattutto al Parco della Valle del Ticino, si accompagnano ben poche presenze esterne nel mondo del lavoro, visto che né l'agricoltura né tanto meno l'industria e il terziario hanno raggiunto livelli tali da consentire un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti con i comuni vicini, solitamente non rilevanti, a causa della limitata presenza di scuole e delle carenze riscontrabili nei servizi, si intensificano in occasione di un appuntamento tradizionale, la fiera di primavera. La festa del Patrono, San Germano, si celebra la prima domenica di agosto. Ha dato i natali a Ciro Pollini (1784-1833) che, laureatosi in medicina, si dedicò allo studio della botanica, che insegnò a Verona insieme ad agraria.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Alagna rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.