Descrizione

Comune di montagna, di origine medioevale, la cui economia è basata sulle attività agricole e su quelle industriali, con una buona presenza del comparto tessile. Gli adraresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale e, in minor misura, in località Fiaccadori oltre che in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 363 metri sul livello del mare a un massimo di 1.298. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un campanile d'argento sulla cui cupola spicca una croce latina rossa; il tutto è fondato su una montagna verde, che si origina dalla punta dello scudo.

Comune di montagna, di origine medioevale, la cui economia è basata sulle attività agricole e su quelle industriali, con una buona presenza del comparto <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>. Gli adraresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati nel capoluogo comunale e, in minor misura, in località Fiaccadori oltre che in case sparse. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 363 metri sul livello del mare a un massimo di 1.298. L'abitato, che mostra segni evidenti di espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, si raffigura un campanile d'argento sulla cui cupola spicca una croce latina rossa; il tutto è fondato su una montagna verde, che si origina dalla punta dello scudo.

Storia

La tradizione storiografica la vuole abitata fin da epoca antica e fa derivare la prima parte del toponimo dal gentilizio romano ATRIUS (o LATRIUS) o dalla voce atr-ARIA ('terra di colore nero', dal latino ATER, 'nero' appunto): tuttavia se ne hanno notizie certe solo a partire dal X secolo. Nota come Contrada di Dentro, nonché come San Rocco di Adrara, ebbe sorti comuni a quelle dell'attuale Adrara San Martino, con cui formò, fino al 1668 -anno in cui si rese indipendente-, l'unico comune di Adrara, in piena dominazione della Serenissima. Fu necessario quasi un secolo perché la separazione si realizzasse concretamente e fu compiuta solo nel 1754, dopo vicende travagliate, con la divisione di pascoli, legna, fontane e truppe militari in ragione di cinque noni per San Martino e quattro noni per San Rocco. I nomi dei rispettivi Patroni furono quindi aggiunti al comune toponimo originario con funzione distintiva. Accanto ai suggestivi edifici del centro medioevale spicca, fra i monumenti a carattere religioso, la chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco Confessore, della seconda metà del Cinquecento ma oggetto di successivi rimaneggiamenti e arricchita tra l'altro da dipinti di scuola veneta del primo Seicento e da una scultura in legno raffigurante il Cristo morto, realizzata nel 1975 da Alberto Meli; sulle pendici del monte Bondo sorge il santuario dedicato ai Santi Faustino e Giovita, di origine assai antica ma ricostruito nella seconda metà del Settecento, che al suo interno conserva resti di martiri o di eremiti che qui si ritiravano in preghiera.

La tradizione storiografica la vuole abitata fin da epoca antica e fa derivare la prima parte del toponimo dal gentilizio romano ATRIUS (o LATRIUS) o dalla voce atr-ARIA ('terra di colore nero', dal latino ATER, 'nero' appunto): tuttavia se ne hanno notizie certe solo a partire dal X secolo. Nota come Contrada di Dentro, nonché come San Rocco di Adrara, ebbe sorti comuni a quelle dell'attuale Adrara San Martino, con cui formò, fino al 1668 -anno in cui si rese indipendente-, l'unico comune di Adrara, in piena dominazione della Serenissima. Fu necessario quasi un secolo perché la separazione si realizzasse concretamente e fu compiuta solo nel 1754, dopo vicende travagliate, con la divisione di pascoli, legna, fontane e truppe militari in ragione di cinque noni per San Martino e quattro noni per San Rocco. I nomi dei rispettivi Patroni furono quindi aggiunti al comune toponimo originario con funzione distintiva. Accanto ai suggestivi edifici del centro medioevale spicca, fra i monumenti a carattere religioso, la chiesa parrocchiale dedicata a San Rocco Confessore, della seconda metà del Cinquecento ma oggetto di successivi rimaneggiamenti e arricchita tra l'altro da dipinti di scuola veneta del primo Seicento e da una scultura in legno raffigurante il Cristo morto, realizzata nel 1975 da Alberto Meli; sulle pendici del monte Bondo sorge il santuario dedicato ai Santi Faustino e Giovita, di origine assai antica ma ricostruito nella seconda metà del Settecento, che al suo interno conserva resti di martiri o di eremiti che qui si ritiravano in preghiera.

Economia

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia, tradizionalmente agricola e con vocazione vitivinicola, conta anche sull'allevamento nonché sul settore secondario e in particolare sui comparti tessile, edile e della lavorazione del legno, quest'ultimo comprendente anche il tradizionale artigianato artistico. La rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità e l'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: va segnalata la presenza dell'asilo nido; sono presenti le sole scuole materne ed elementari e mancano strutture sociali o culturali di rilievo. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno (agriturismo). Il quadro dei servizi è completato dalla farmacia, non essendo presenti strutture sanitarie di degenza e cura.

Il comune ospita unicamente i consueti uffici municipali e postali; per l'assenza sul posto di una stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all'occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. L'economia, tradizionalmente agricola e con vocazione vitivinicola, conta anche sull'allevamento nonché sul settore secondario e in particolare sui comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, edile e della lavorazione del legno, quest'ultimo comprendente anche il tradizionale artigianato artistico. La rete commerciale è sufficiente al soddisfacimento dei bisogni essenziali della comunità e l'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: va segnalata la presenza dell'asilo nido; sono presenti le sole scuole materne ed elementari e mancano strutture sociali o culturali di rilievo. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno (agriturismo). Il quadro dei servizi è completato dalla farmacia, non essendo presenti strutture sanitarie di degenza e cura.

Relazioni

Affermatasi come meta turistica per chi voglia gustare i prodotti della zona o fare agriturismo, è invece poco frequentata per lavoro. I rapporti con i centri vicini, non rilevanti, sono determinati dalla necessità di fruire dei servizi sanitari di base, di espletare pratiche burocratiche e di completare il corso degli studi. Il calendario delle manifestazioni ricorrenti prevede, la prima domenica di maggio, la festa presso il santuario sul Bondo. Ad aprile si svolge la sagra della trota mentre, la prima domenica di ottobre, ha luogo la sagra del Bronzone, con degustazione delle caldarroste di stagione, giochi, canti e balli tradizionali. Prodotti tipici della gastronomia locale sono la polenta con uccelli e l'anitra con la verza. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Affermatasi come meta turistica per chi voglia gustare i prodotti della zona o fare agriturismo, è invece poco frequentata per lavoro. I rapporti con i centri vicini, non rilevanti, sono determinati dalla necessità di fruire dei servizi sanitari di base, di espletare pratiche burocratiche e di completare il corso degli studi. Il calendario delle manifestazioni ricorrenti prevede, la prima domenica di maggio, la festa presso il santuario sul Bondo. Ad aprile si svolge la sagra della trota mentre, la prima domenica di ottobre, ha luogo la sagra del Bronzone, con degustazione delle caldarroste di stagione, giochi, canti e balli tradizionali. Prodotti tipici della gastronomia locale sono la polenta con uccelli e l'anitra con la verza. La festa del Patrono, San Rocco, si celebra il 16 agosto.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Adrara San Rocco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.