Descrizione

Comune di montagna, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. Gli adraresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Gazzenda, Costa, Berlinghetti e Bellini nonché in numerose case sparse; scarsa consistenza hanno invece gli insediamenti nelle località di San Fermo -contigua alla località omonima del comune di Grone- e di Fornace -contigua alla località Campomatto del comune di Sarnico. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare e presenta variazioni altimetriche molto accentuate, spingendosi fino ai 1.334 metri del monte Bronzone. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Comune di montagna, di origine medioevale, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. Gli adraresi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale e, in minor misura, nelle località di Gazzenda, Costa, Berlinghetti e Bellini nonché in numerose case sparse; scarsa consistenza hanno invece gli insediamenti nelle località di San Fermo -contigua alla località omonima del comune di Grone- e di Fornace -contigua alla località Campomatto del comune di Sarnico. Il territorio disegna un profilo geometrico irregolare e presenta variazioni altimetriche molto accentuate, spingendosi fino ai 1.334 metri del monte Bronzone. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Storia

Abitata probabilmente fin da epoca antica, secondo alcuni deriva la prima parte del toponimo dal gentilizio romano ATRIUS o LATRIUS (ma vi è chi lo lo fa derivare da atr-ARIA, 'terra di colore nero', dal latino ATER, 'nero'). La sua esistenza è documentata solo dopo il primo millennio dell'era cristiana, quando fu eretto il castello. Sul finire del XIV secolo fu un importante avamposto difensivo dei guelfi, che, guidati nella lotta contro i ghibellini dall'adrarese Giovanni Fermo degli Alessandri, si distinsero per la ferocia con cui misero a ferro e a fuoco alcuni comuni vicini come Villongo, Parzanica e Entratico. Risale al periodo, peraltro felice, della dominazione della Serenissima la separazione, nel 1668, dalla località San Rocco, nota anche come Contrada di Dentro (oggi Adrara San Rocco), con cui fino ad allora aveva formato un unico comune, di cui costituiva la località Piazza: una separazione travagliata, che poté dirsi compiuta soltanto nel 1754. Successivamente all'originario nome fu aggiunto il riferimento al Santo Patrono. Un adrarese, Pietro Giuseppe Bresciani, si distinse nel XIX secolo nella vittoriosa lotta contro la dominazione austro-ungarica. Nell'architettura sacra ha un posto di rilievo la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino di Tours, che dell'originaria architettura quattrocentesca conserva il campanile mentre la facciata e l'interno sono frutto di rifacimenti effettuati nel '600 e nel '700; dei secoli XVII e XIX sono alcune pregiate tele conservate al suo interno. Secentesche sono la chiesa di San Carlo, in località Collepiano, e quella di Costa; in località Mascherpinga sorgono la chiesetta di San Giuseppe e l'antico santuario di Monte Oliveto, dedicato all'Assunta. Nel capoluogo comunale, oltre ai resti del castello, sul poggio Ducone (o Dacone), si erge l'antichissimo palazzo degli Alessandri.

Abitata probabilmente fin da epoca antica, secondo alcuni deriva la prima parte del toponimo dal gentilizio romano ATRIUS o LATRIUS (ma vi è chi lo lo fa derivare da atr-ARIA, 'terra di colore nero', dal latino ATER, 'nero'). La sua esistenza è documentata solo dopo il primo millennio dell'era cristiana, quando fu eretto il castello. Sul finire del XIV secolo fu un importante avamposto difensivo dei guelfi, che, guidati nella lotta contro i ghibellini dall'adrarese Giovanni Fermo degli Alessandri, si distinsero per la ferocia con cui misero a ferro e a fuoco alcuni comuni vicini come Villongo, Parzanica e Entratico. Risale al periodo, peraltro felice, della dominazione della Serenissima la separazione, nel 1668, dalla località San Rocco, nota anche come Contrada di Dentro (oggi Adrara San Rocco), con cui fino ad allora aveva formato un unico comune, di cui costituiva la località Piazza: una separazione travagliata, che poté dirsi compiuta soltanto nel 1754. Successivamente all'originario nome fu aggiunto il riferimento al Santo Patrono. Un adrarese, Pietro Giuseppe Bresciani, si distinse nel XIX secolo nella vittoriosa lotta contro la dominazione austro-ungarica. Nell'architettura sacra ha un posto di rilievo la chiesa parrocchiale dedicata a San Martino di Tours, che dell'originaria architettura quattrocentesca conserva il campanile mentre la facciata e l'interno sono frutto di rifacimenti effettuati nel '600 e nel '700; dei secoli XVII e XIX sono alcune pregiate tele conservate al suo interno. Secentesche sono la chiesa di San Carlo, in località Collepiano, e quella di Costa; in località Mascherpinga sorgono la chiesetta di San Giuseppe e l'antico santuario di Monte Oliveto, dedicato all'Assunta. Nel capoluogo comunale, oltre ai resti del castello, sul poggio Ducone (o Dacone), si erge l'antichissimo palazzo degli Alessandri.

Economia

L'economia, legata per tradizione alla coltivazione di cereali e viti nonché all'allevamento, vede il settore secondario ben rappresentato dalle aziende operanti nei comparti tessile, meccanico, edile, della lavorazione del legno e, soprattutto, in quello della fabbricazione di articoli in gomma, che impiega più di trecento addetti. La rete commerciale è di dimensioni adeguate a soddisfare le esigenze primarie della comunità. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: sono presenti le scuole materna, elementare e media ma non si registra la presenza di particolari strutture sociali o destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

L'economia, legata per tradizione alla coltivazione di cereali e viti nonché all'allevamento, vede il settore secondario ben rappresentato dalle aziende operanti nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, meccanico, edile, della lavorazione del legno e, soprattutto, in quello della fabbricazione di articoli in gomma, che impiega più di trecento addetti. La rete commerciale è di dimensioni adeguate a soddisfare le esigenze primarie della comunità. L'offerta dei servizi pubblici è commisurata alle dimensioni del comune: sono presenti le scuole materna, elementare e media ma non si registra la presenza di particolari strutture sociali o destinate all'arricchimento culturale, quali biblioteche o musei. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Abbastanza frequentata per lavoro, in particolare per la presenza dell'industria della gomma, nella stagione fredda richiama appassionati dello sci da tutta la regione, che alimentano un turismo a carattere giornaliero. I rapporti con i centri vicini sono determinati essenzialmente dalla necessità di accedere alle strutture sanitarie e burocratico-amministrative non disponibili sul posto e di completare il corso degli studi. Il calendario delle manifestazioni ricorrenti prevede la festa dell'Assunzione, si svolge presso il santuario di Monte Oliveto, e, in aprile, "Adrara Insieme". La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

Abbastanza frequentata per lavoro, in particolare per la presenza dell'industria della gomma, nella stagione fredda richiama appassionati dello sci da tutta la regione, che alimentano un turismo a carattere giornaliero. I rapporti con i centri vicini sono determinati essenzialmente dalla necessità di accedere alle strutture sanitarie e burocratico-amministrative non disponibili sul posto e di completare il corso degli studi. Il calendario delle manifestazioni ricorrenti prevede la festa dell'Assunzione, si svolge presso il santuario di Monte Oliveto, e, in aprile, "Adrara Insieme". La festa del Patrono, San Martino, si celebra l'11 novembre.

Località

Bellini, Berlinghetti, Costa, Gazzenda

Bellini, Berlinghetti, Costa, Gazzenda

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Adrara San Martino rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.