Descrizione

Comune collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. Gli acquavivesi, con un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, reso particolarmente fertile e produttivo per la presenza di sorgive e caratterizzato da una abbondante e rigogliosa vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge arroccato su di un irto colle con vista panoramica sulla valle superiore del fiume di Platani e del supporto di Cammarata, è interessato da forte espansione edilizia.

Comune collinare, di origine antica, che basa la sua economia sulle tradizionali attività agricole. Gli acquavivesi, con un indice di vecchiaia chiaramente superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in numerose case sparse. Il territorio, reso particolarmente fertile e produttivo per la presenza di sorgive e caratterizzato da una abbondante e rigogliosa vegetazione boschiva, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che sorge arroccato su di un irto colle con vista panoramica sulla valle superiore del fiume di Platani e del supporto di Cammarata, è interessato da forte espansione edilizia.

Storia

Per quanto concerne l’origine del toponimo, è noto che il nome fu Acquaviva fino all’anno 1862. Deve il suo nome alle numerose sorgenti che si riversano nel vicino fiume Plàtani, idronimo di origine greca, da “plátanis”, ‘platano. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del primo nucleo urbano risalgono al XVII secolo e precisamente all’anno 1653, quando il nobile Francesco Spadafora ottenne la “licentia populandi”, per popolare le terre del casale di Mechionesi. Le origini dell’insediamento, però, affondano le radici in tempi più antichi; infatti, in base ai reperti archeologici, si suppone che la zona, nel X secolo, fosse occupata da popolazioni arabe. Successivamente la giurisdizione del feudo fu esercitata da numerosi signori feudali, tra cui Francesco Abarca, che ne acquistò la proprietà nell’anno 1680, e il nipote Michele Olivieri, che l’ottenne per eredità. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano menzione: la chiesa madre, dedicata a Santa Maria della Luce, costruita nel XVII secolo, che presenta un pregevole prospetto tardo-rinascimentale e custodisce notevoli opere d’arte del Gugliazza; la Torre dell’Orologio, eretta verso la fine del 1800, caratterizzata da una linea austera ed elegante. Poco lontano dal centro abitato si trova il sito archeologico di contrada Vignazza, che conserva tombe Neolitiche del 1400 a.C.

Per quanto concerne l’origine del toponimo, è noto che il nome fu Acquaviva fino all’anno 1862. Deve il suo nome alle numerose sorgenti che si riversano nel vicino fiume Plàtani, idronimo di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=GRECA'>greca</a>, da “plátanis”, ‘platano. Le attestazioni documentate certe a proposito della costituzione del primo nucleo urbano risalgono al XVII secolo e precisamente all’anno 1653, quando il nobile Francesco Spadafora ottenne la “licentia populandi”, per popolare le terre del casale di Mechionesi. Le origini dell’insediamento, però, affondano le radici in tempi più antichi; infatti, in base ai reperti archeologici, si suppone che la zona, nel X secolo, fosse occupata da popolazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=ARABE'>arabe</a>. Successivamente la giurisdizione del feudo fu esercitata da numerosi signori feudali, tra cui Francesco Abarca, che ne acquistò la proprietà nell’anno 1680, e il nipote Michele Olivieri, che l’ottenne per eredità. Tra le testimonianze storico-architettoniche della cultura dei secoli passati, che costituiscono il suo patrimonio artistico, meritano menzione: la chiesa madre, dedicata a Santa Maria della Luce, costruita nel XVII secolo, che presenta un pregevole prospetto tardo-rinascimentale e custodisce notevoli opere d’arte del Gugliazza; la Torre dell’Orologio, eretta verso la fine del 1800, caratterizzata da una linea austera ed elegante. Poco lontano dal centro abitato si trova il sito archeologico di contrada Vignazza, che conserva tombe <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=NEOLITICHE'>Neolitiche</a> del 1400 a.C.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivo, agrumeti e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini e ovini. Vanto della produzione locale sono anche le mandorle e i pistacchi. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno, dell’industria metallurgica e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; per l’istruzione secondaria di secondo grado è necessario rivolgersi altrove. Per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Il settore primario, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è presente con la coltivazione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, viti, olivo, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SIC&parola=AGRUMETI'>agrumeti</a> e altri frutteti nonché con l’allevamento di bovini e ovini. Vanto della produzione locale sono anche le mandorle e i pistacchi. Il settore economico secondario è costituito da aziende di piccole e medie dimensioni che operano prevalentemente nei comparti: alimentare, dell’abbigliamento, della lavorazione del legno, dell’industria metallurgica e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell’insieme dei servizi più qualificati, che comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non dispone di strutture di una certa rilevanza: sociali, sportive e per il tempo libero. Le strutture scolastiche locali garantiscono la frequenza delle scuole dell’obbligo; per l’istruzione secondaria di secondo grado è necessario rivolgersi altrove. Per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca civica. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valorizzazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale che, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica e particolarmente interessante dal punto di vista archeologico, si trova in una favorevole posizione geografica, che permette di raggiungere facilmente affascinanti siti naturalistici: la Riserva Naturale monte Cammarata e la Riserva Naturale monte Conca. Altro motivo di richiamo è la sua gastronomia: il “Pollo alla nissena” è una delle specialità del luogo. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si ricordano: la fiera del bestiame, a luglio, e la festa della Madonna delle Grazie, ad agosto. La festa patronale, in onore del Santissimo Crocifisso, si celebra la terza domenica di settembre.

La mancanza di strutture ricettive non permette una piena valorizzazione delle potenzialità turistiche del comprensorio comunale che, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica e particolarmente interessante dal punto di vista archeologico, si trova in una favorevole posizione geografica, che permette di raggiungere facilmente affascinanti siti naturalistici: la Riserva Naturale monte Cammarata e la Riserva Naturale monte Conca. Altro motivo di richiamo è la sua gastronomia: il “Pollo alla nissena” è una delle specialità del luogo. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni si ricordano: la fiera del bestiame, a luglio, e la festa della Madonna delle Grazie, ad agosto. La festa patronale, in onore del Santissimo Crocifisso, si celebra la terza domenica di settembre.

Località

Stazione di Acquaviva Platani

Stazione di Acquaviva Platani

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Acquaviva Platani rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.