Descrizione

Cittadina di pianura, di origini romane, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. Gli abbiatensi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Castelletto del comune di Albairate-, che fa registrare segni evidenti di espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche poco significative; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nell'insegna municipale, la cui concessione ufficiale è avvenuta con Regio Decreto, si raffigura un leone coronato posto in posizione rampante.

Cittadina di pianura, di origini romane, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato il tessuto industriale e incrementato i servizi. Gli abbiatensi, che presentano un indice di vecchiaia rientrante nella media, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale -contiguo alla località Castelletto del comune di Albairate-, che fa registrare segni evidenti di espansione edilizia. Il territorio disegna un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche poco significative; l'abitato ha un andamento plano-altimetrico pianeggiante. Nell'insegna municipale, la cui concessione ufficiale è avvenuta con Regio Decreto, si raffigura un leone coronato posto in posizione rampante.

Storia

Le sue origini si collocano in epoca romana, come testimonia il rinvenimento di una necropoli databile intorno al V secolo d.C. Chiamata anticamente ABIATUM, dalla "gens Abia", di cui faceva parte il ricco possidente al quale furono assegnate queste terre una volta conquistate dai romani, ha assunto nei secoli le denominazioni di Abiate e Abbiate, fino ad arrivare alla denominazione attuale, che ne sottolinea l'appartenenza alla valle Grassa. Dopo le invasioni barbariche, entrò a far parte dei possedimenti dell'arcivescovo di Milano, passando nel 1354 a Galeazzo II Visconti. Ai Visconti subentrarono gli Sforza, che vi rimasero fino al 1515 quando, seguendo le sorti di tutto il ducato di Milano, fu ceduta al re di Francia, Francesco I di Valois. Acquistata nel 1523 dal nobile Pietro Pusterla, fu in seguito occupata dagli spagnoli e riscattata dai suoi cittadini verso la metà del XVII secolo col pagamento di un'ingente somma di denaro al governatore don Luigi de Benavides, dopo che il predecessore aveva disposto la vendita di alcuni beni nel milanese. Tra i monumenti spiccano: il castello visconteo Castello di Abbiategrasso, i palazzi comunale e Sacchei e le ville Orio-Litta-Visconti-Arese e Sala-Concini, del XVIII secolo, la chiesa di Santa Maria Nuova, della seconda metà del Trecento, le seicentesche chiese di San Rocco e San Bernardino, la chiesa di San Pietro e la Pia Casa degli Incurabili, della seconda metà del 1700 e, in località Castelletto, il settecentesco palazzo Stampa.

Le sue origini si collocano in epoca romana, come testimonia il rinvenimento di una necropoli databile intorno al V secolo d.C. Chiamata anticamente ABIATUM, dalla "gens Abia", di cui faceva parte il ricco possidente al quale furono assegnate queste terre una volta conquistate dai romani, ha assunto nei secoli le denominazioni di Abiate e Abbiate, fino ad arrivare alla denominazione attuale, che ne sottolinea l'appartenenza alla valle Grassa. Dopo le invasioni barbariche, entrò a far parte dei possedimenti dell'arcivescovo di Milano, passando nel 1354 a Galeazzo II <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>. Ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> subentrarono gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a>, che vi rimasero fino al 1515 quando, seguendo le sorti di tutto il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a>, fu ceduta al re di Francia, Francesco I di Valois. Acquistata nel 1523 dal nobile Pietro Pusterla, fu in seguito occupata dagli spagnoli e riscattata dai suoi cittadini verso la metà del XVII secolo col pagamento di un'ingente somma di denaro al governatore don Luigi de Benavides, dopo che il predecessore aveva disposto la vendita di alcuni beni nel milanese. Tra i monumenti spiccano: il castello visconteo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=CASTELLODIABBIATEGRASSO'>Castello di Abbiategrasso</a>, i palazzi comunale e Sacchei e le ville Orio-Litta-Visconti-Arese e Sala-Concini, del XVIII secolo, la chiesa di Santa Maria Nuova, della seconda metà del Trecento, le seicentesche chiese di San Rocco e San Bernardino, la chiesa di San Pietro e la Pia Casa degli Incurabili, della seconda metà del 1700 e, in località Castelletto, il settecentesco palazzo Stampa.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 72. L'economia locale si fonda ancora, in parte, sulle attività agricole, favorite dalle caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento e foraggi; molto sviluppato è l'allevamento di bovini e suini, seguito da quello di avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, lattiero-caseario, edile, meccanico, metallurgico e tessile, affiancate da fabbriche del vetro e di giocattoli, articoli di gomma e materie plastiche, macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali è presente il servizio bancario. Presenta, tra le strutture sociali, due case di riposo. Le strutture scolastiche includono un istituto professionale per il commercio, un istituto tecnico industriale, un istituto tecnico commerciale e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo civico archeologico; alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede, inoltre, la locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono varie farmacie e un ospedale.

È sede del distretto scolastico n. 72. L'economia locale si fonda ancora, in parte, sulle attività agricole, favorite dalle caratteristiche del terreno, che consentono proficue coltivazioni di cereali, frumento e foraggi; molto sviluppato è l'allevamento di bovini e suini, seguito da quello di avicoli. Il tessuto industriale è costituito da numerose aziende che operano nei comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIO'>lattiero-caseario</a>, edile, meccanico, metallurgico e <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, affiancate da fabbriche del vetro e di giocattoli, articoli di gomma e materie plastiche, macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell'insieme dei servizi, tra i quali è presente il servizio bancario. Presenta, tra le strutture sociali, due case di riposo. Le strutture scolastiche includono un istituto professionale per il commercio, un istituto tecnico industriale, un istituto tecnico commerciale e un liceo scientifico, mentre quelle culturali sono rappresentate da una biblioteca e dal museo civico archeologico; alla diffusione della cultura e dell'informazione provvede, inoltre, la locale emittente radiofonica. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno e quelle sanitarie comprendono varie farmacie e un ospedale.

Relazioni

Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività produttive (che consentono un notevole assorbimento di manodopera), le sue attività commerciali, i suoi servizi e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, attira numerosi visitatori grazie alla presenza del Parco della Valle del Ticino e ad alcuni consueti appuntamenti tra cui il carnevale con sfilata di carri e maschere, la fiera di San Giuseppe e il palio e la festa di San Pietro (oltre alla sfilata storica, alla corsa dei cavalli e alla processione, in piazza si dà fuoco ad un pallone di carta: dal volo del pallone si traggono auspici per il raccolto successivo). La festa della Patrona, la Beata Vergine Addolorata, si celebra la terza domenica di ottobre, con una grande fiera agricola e di bestiame, iniziative artistiche e culturali, sfilata di majorettes e bande locali. La cittadina è gemellata con Langres (Francia) e dal 1991 con Ellwangen/Jagst (Germania). Ha dato i natali a Giovanni Maria Visconti.

Al centro di rapporti particolarmente intensi con i comuni vicini, per le sue attività produttive (che consentono un notevole assorbimento di manodopera), le sue attività commerciali, i suoi servizi e gli istituti d'istruzione secondaria di secondo grado, attira numerosi visitatori grazie alla presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PARCODELLAVALLEDELTICINO'>Parco della Valle del Ticino</a> e ad alcuni consueti appuntamenti tra cui il carnevale con sfilata di carri e maschere, la fiera di San Giuseppe e il palio e la festa di San Pietro (oltre alla sfilata storica, alla corsa dei cavalli e alla processione, in piazza si dà fuoco ad un pallone di carta: dal volo del pallone si traggono auspici per il raccolto successivo). La festa della Patrona, la Beata Vergine Addolorata, si celebra la terza domenica di ottobre, con una grande fiera agricola e di bestiame, iniziative artistiche e culturali, sfilata di majorettes e bande locali. La cittadina è gemellata con Langres (Francia) e dal 1991 con Ellwangen/Jagst (Germania). Ha dato i natali a Giovanni Maria <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>.

Località

Baraggetta, Bellotta, Canova di Sopra, Case Rurali, Cavallotta, Cittadina, Mendosio, Meraviglia, Nuova Bassano, San Donato, Scocca

Baraggetta, Bellotta, Canova di Sopra, Case Rurali, Cavallotta, Cittadina, Mendosio, Meraviglia, Nuova Bassano, San Donato, Scocca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Abbiategrasso rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.